Per amor d'onestà chi vi scrive è tenuto ad anticiparvi di aver insistito per poter seguire e recensire questo nuovo titolo, incuriosito fin dal primo annuncio con annesso trailer, datato... svariato tempo fa.
Questo perché la combinazione di animazione classica e CGI, il ritmo forsennato e il design stilosissimo dei personaggi sembravano voler alzare l'asticella della qualità dell'animazione cinese, in piena crescita.

Dopo una campagna di promozione che ha introdotto, uno alla volta, un nutrito e variegato, per quanto spesso stereotipato, cast di personaggi, To Be Hero X è finalmente ai nastri di partenza, uno strano esperimento di coproduzione sino-giapponese che vede la sinergia tra la nipponica Aniplex e il servizio streaming bilibili, una delle piattaforme più conosciute e potenti della Cina.
Un mondo di eroi

Nel prossimo futuro, gli eroi sono acclamati dalla popolazione. Letteralmente. L'ammirazione, la "fede" che i comuni cittadini nutrono nei confronti degli eroi è ciò che concede a questi straordinari individui i loro poteri. Se le persone credono che un eroe possa volare, lui acquisirà il potere del volo.
La premessa è, in effetti, abbastanza interessante e apre un orizzonte di possibilità che, speriamo, verrà opportunamente esplorato più nel dettaglio nei prossimi episodi.
Ogni due anni viene deciso il ranking degli eroi, che competono tra loro per guadagnarsi il favore del pubblico. Chi emergerà vittorioso dalla competizione sarà l'eroe assoluto, X.
A very Nice hero

Nel primo episodio facciamo la conoscenza dell'eroe al decimo posto del ranking, Nice*, la cui grazia e bellezza hanno incantato i fan. Tra cui, purtroppo, non si può contare il giovane pubblicitario Lin Ling, costretto a sobbarcarsi un lavoro infame, alle dipendenze di un capo dispotico, per seguire la campagna promozionale di Nice.

Lin Ling, in realtà, vorrebbe solo potersi dedicare ad ammirare da lontano Moon, la supereroina compagna di Nice, di cui il giovane è perdutamente invaghito. Sconfortato dopo l'ennesimo problema con il suo capo, Lin Ling si ritrova inaspettatamente faccia a faccia proprio con Nice.
Sorprendentemente, però, l'eroe compie un gesto estremo e all'apparenza inspiegabile, costringendo Lin Ling e l'agguerrito entourage di Nice a prendere dei provvedimenti drastici, che cambieranno per sempre la vita del ragazzo.
Chi ben comincia...

Il primo elemento che balza all'occhio, in To Be Hero X, è la scelta di fondere diversi stili e tecniche d'animazione in un flusso caleidoscopico che, molto spesso, richiama quello che è stato fatto dai francesi di Fortiche Production con il magnifico Arcane.
La derivazione stilistica dalla serie tratta da League of Legends è in effetti evidente sia nelle sequenze più frenetiche che nei passaggi da uno stile all'altro con il supporto della colonna sonora, anche se non sempre To Be Hero X risulta fluido, emozionante e armonico come Arcane.
Lo stile e il design dei personaggi è spesso eccessivamente patinato, con il risultato di renderli poco più che bamboline plasticose dai tratti troppo perfetti o, al contrario, troppo grotteschi.
La storia del primo episodio mette in campo diversi elementi intriganti: l'identità dell'eroe oltre le apparenze, in primo luogo, ma anche un primo scorcio di un mondo più complesso e stratificato di quanto non possa sembrare apparentemente. Per quanto non tutto sia sviluppato a dovere e diversi passaggi risultino ancora (volutamente?) solo abbozzati, il cliffhanger finale, che ovviamente non sveleremo, è decisamente intrigante ed efficace.
Non solo Giappone

Prima del commento finale, ovviamente condizionato dall'aver visto solo il primo episodio di una serie che si prospetta ricca di personaggi ed eventi, va fatta un'ultima considerazione a proposito della peculiarità della produzione di To Be Hero X, ultima incarnazione di un brand sempre diretto da Li Haoling, anche autore dello script originale. L'animazione cinese è in forte crescita, con prodotti che seppur poco o per nulla visibili in occidente (come il formidabile Fog Hill of Five Elements) è stata anche in grado di produrre il film d'animazione con il maggior incasso di tutti i tempi, quel Ne Zha 2 che sta anche per essere distribuito nel nostro paese (senza aver mai visto il primo).
Il modello stilistico di riferimento è ovviamente sempre quello nipponico, che è ormai entrato definitivamente nell'immaginario collettivo mondiale grazie alla sua varietà e all'efficacia dei suoi stilemi grafici e narrativi. Ma il fatto che un prodotto come To Be Hero X sia arrivato anche sui nostri schermi, e soprattutto la possibilità che mantenga il livello qualitativo per tutta la sua durata, sono un segnale importante del potenziale di altri Paesi nel settore dell'animazione.
Conclusioni
Se To Be Hero X rappresenta solo l'avanguardia di una new wave cinese dell'animazione seriale. bisogna dire che è un ottimo esordio. Per quanto viziato da una certa "stereotipizzazione" dei personaggi, il primo episodio scorre con piacere e lascia un discreto hype per i successivi. Anche il comparto tecnico è di ottima fattura, pur non raggiungendo i fasti di Arcane, al cui modello, abbastanza dichiaratamente, la serie cinese sembra rimandare. Giudizio positivo, dunque, in attesa del proseguimento della stagione e dello svelamento degli altri eroi.
Perché ci piace
- Ambientazione e concept di base molto intriganti.
- Il cast dei personaggi sembra interessante e ricco di potenziale.
- Tanta carne al fuoco...
Cosa non va
- ... forse troppa.
- Il primo episodio si limita a sfiorare gli elementi più interessanti, legati alla natura degli eroi e all'origine dei loro poteri.