Tin Star 2 arriva su Sky Atlantic - e ci accingiamo a parlarvene in questa recensione degli episodi 2x01 e 2x02 di Tin Star - dopo il finale della prima stagione che aveva lasciato gli spettatori in sospeso con un cliffanger di indubbio impatto: Anna che spara in direzione del padre Jim (Tim Roth) dopo che questi, contro la volontà della moglie Angela, aveva ucciso sulle montagne innevate canadesi Whitey, di cui la ragazza si era innamorata nonostante il giovane fosse colpevole dell'omicidio del fratellino Petey.
L'episodio era stato il culmine di una serie tv che, dopo la promettente prima puntata di Tin Star in cui venivano introdotti contesto e protagonisti, con il passare del tempo aveva progressivamente perso coerenza e capacità di suscitare interesse ed empatia, tra personaggi delineati in maniera molto superficiale, sviluppi narrativi affrettati, dialoghi spesso retorici e sensazionalistici che conducevano ad interpretazioni sopra le righe. Il tutto condito da un goffo tentativo di fondo di ispirarsi al modello della tragedia greca, che finiva però per sfociare negli assai più modesti canoni della soap opera.
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La delusione della prima stagione, l'arrivo della seconda
Pur essendo discretamente realizzata dal punto di vista tecnico e avvalendosi del carisma di un Tim Roth che provava in tutti i modi a sopperire con il mestiere alle evidenti lacune della sceneggiatura, Tin Star aveva tradito le buone premesse iniziali. Nonostante qualche colpo di scena piazzato al momento giusto, la serie britannica del 2017 si era rivelata una delusione, certificata anche dal sensibile calo di ascolti avvenuto nel Regno Unito, dove si era passati dal milione di spettatori della prima puntata ai duecentomila della decima.
È pressoché impossibile raccontare e analizzare la trama dei primi due episodi di Tin Star 2, anche solo a grandi linee, senza svelare la sorte di Jim a chi da quasi un anno e mezzo attende di conoscerla. Quello che possiamo dire evitando di anticipare qualcosa di rilevante, è che questa seconda stagione riparte affidandosi a quella stessa struttura circolare che aveva guidato molte puntate della prima e a strettissimo giro ci svela le conseguenze dello sparo di Anna. Come accaduto nella precedente stagione, gli incipit e i finali delle nuove puntate sono piuttosto incisivi, in grado di destare la curiosità di chi guarda, e qualche colpo di scena è abbastanza riuscito.
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Trama poco credibile e personaggi deboli
A mancare però è tutto ciò che sta in mezzo, la cosa in assoluto più importante, vale a dire uno sviluppo credibile dei rapporti tra i personaggi principali e delle varie linee narrative. Persino i personaggi secondari non convincono: gli agenti di polizia di Little Big Bear Denise e Nick continuano ad essere deboli e poco interessanti, così come lo zio di Whitey, Frank, e la sua compagna Randy, proprietaria dell'omonimo pub della cittadina canadese della provincia di Alberta. Anche in questo inizio di seconda stagione, inoltre, spesso gli inserti ironico-comici non risultano efficaci e alcuni dialoghi che dovrebbero alleggerire quella che vorrebbe essere una tensione drammatica finiscono per sfociare persino nel farsesco.
Risollevare le sorti di una prima stagione con molti problemi, narrativamente confusa e claudicante, incapace di costruire le basi per lo sviluppo di un rapporto empatico tra lo spettatore e le vicende vissute dai personaggi, è tutto fuorché semplice. Dopo aver visto in anteprima gli episodi 2x01 e 2x02 di Tin Star 2, che in Italia va in onda su Sky Atlantic a partire dal 15 febbraio, l'impressione è che ci vorrà un miracolo affinché il creatore della serie Rowan Joffe possa riuscire nell'impresa.
Movieplayer.it
2.5/5