The Walking Dead: Daryl Dixon 3, recensione: si torna al western

Lo spin-off con protagonisti Norman Reedus e Melissa McBride si conferma il migliore del franchise sugli zombi: questa volta si va in Spagna e l'orrore aumenta. Su Sky dall'8 settembre.

Norman Reedus e Melissa McBride sono i protagonisti di The Walking Dead: Daryl Dixon

Lo avevamo detto per le prime due stagioni e la terza lo conferma: lo spin-off di The Walking Dead dedicato a Daryl e Carol è il migliore del franchise sugli zombi. E The Walking Dead: Daryl Dixon 3, dall'8 settembre su Sky, può ora contare su un punto a favore in più: i personaggi interpretati da Norman Reedus e Melissa McBride, ricongiuntisi in Francia, stavolta sono insieme dall'episodio uno. La chimica tra loro è fortissima, tanto che sembra di guardare una coppia rodata di avventurieri, un po' alla Butch Cassidy e Sundance Kid.

Daryl 2B
Norman Reedus è Daryl Dixon

Il paragone con il film western con protagonisti Paul Newman e Robert Redford non è casuale: la serie, ideata da David Zabel, torna infatti alle origini, ripescando a piene mani dalle atmosfere delle prime stagioni e soprattutto dei fumetti di Robert Kirkman. L'aura da spaghetti western era proprio una delle caratteristiche che ha reso così affascinante The Walking Dead. Non solo: in alcuni episodi i protagonisti viaggiano per mare, dimostrando di saper navigare e poter essere perfettamente credibili anche come pirati. Qualunque sia il genere affrontato nei 7 nuovi episodi la costante è una: Daryl e Carol sono una coppia strepitosa.

Il loro viaggio per il continente europeo continua: questa volta li ritroviamo in Spagna. Qui gli zombi sono sempre presenti, ma la vecchia Europa ha trovato il modo di utilizzarli in modo macabro: in una scena geniale, i reali spagnoli si divertono a teatro, guardando uno spettacolo in cui alcuni mostri truccati e vestiti come cantanti d'opera si dimenano legati a dei fili. Un'altra grande intuizione dopo gli zombi bioluminescenti degli episodi precedenti. Scott Gimple e Greg Nicotero in produzione fanno sul serio: oltre al genere è tornata anche la critica sociale. E il trucco prostetico d'effetto.

Daryl e Carol trovano una nuova forza

In The Walking Dead: Daryl Dixon il senso di tragedia imminente è sempre dietro l'angolo. D'altra parte gli attori interpretano questi personaggi da ormai 15 anni ed è stato reso noto che la quarta stagione, attualmente in lavorazione, sarà l'ultima. Gli sceneggiatori poi sono sadici: danno a Reedus e McBride una serie infinita di scene significative, in cui si scambiano frasi memorabili e sguardi così intensi che ogni volta ci fanno credere possa essere l'ultimo. Come nel primo episodio, in cui si cita esplicitamente il poeta tedesco Rilke, con la frase: "Ho morti, e li ho lasciati andare". Se non è cattiveria questa.

Invece, nonostante il mondo sia sempre più devastato, duro e cattivo, i due, proprio perché possono contare l'uno sull'altra, trovano una nuova forza, una nuova spinta vitale. Lo dice lo stesso protagonista: "Ho trovato una forza combattiva in me, che non sapevo di avere. Continuiamo così: non arrendiamoci mai". L'obbiettivo ora è tornare in America, in patria. Ma non sarà facile. Conosceranno nuovi sopravvissuti e una cultura completamente diversa dalla loro. Deryl e Carol trovano infatti rifugio nella comunità di Solaz Del Mar, che all'inizio non li accoglie nel modo migliore. Peggio: il leader è Fede (interpretato da Óscar Jaenada), che diventa presto un vero e proprio antagonista.

I più amati dai fan

The Walking Dead: una scena con Melissa McBride nell'episodio The Damned
Melissa McBride è Carol

C'è un motivo se Daryl e Carol sono i più amati dai fan: si meritano tutto questo affetto. Il loro arco narrativo è stato quello più interessante, perché sono cambiati moltissimo da quando li abbiamo conosciuti la prima volta. Da criminale senza scrupoli, l'uomo è diventato un antieroe sensibile, che si prende cura degli altri. Mentre da moglie picchiata e maltrattata, Carol è ora tostissisma. È quasi come se, sopravvivendo insieme, si fossero scambiati delle qualità, completandosi a vicenda. È per questo che sono una grande coppia: tra loro non c'è una relazione fisica, ma una perfetta intesa spirituale. Sono profondamente umani, riuscendo a fare la cosa più importante: facci preoccupare per loro. Siamo sinceramente interessati quando vediamo le loro avventure. E dopo tanti anni non è affatto una cosa scontata.

Conclusioni

Le avventure di Daryl e Carol in Europa continuano in Spagna: più cercando di tornare in America, più il vecchio continente li ostacola. Questa volta devono confrontarsi con la comunità di Solaz Del Mar e la loro intesa perfetta non può che tenere con il fiato sospeso. Dopo 15 anni, non si può che voler bene a questi personaggi, i più amati del franchise di The Walking Dead. Gli attori Norman Reedus e Melissa McBride in questi nuovi episodi danno il meglio di sé.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • L'intesa perfetta tra Norman Reedus e Melissa McBride.
  • Il ritorno alle atmosfere western.
  • Il confronto con la cultura spagnola.
  • Gli zombi "marionette".

Cosa non va

  • Se non si sono viste tutte le stagioni precedenti, e sono tante, è difficile apprezzare davvero il bagaglio emotivo che si portano dietro questi personaggi.