The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes, la recensione: un film adolescenziale sul tempo perduto

Arriva al cinema per un'uscita evento il 10, 11 e 12 giugno, The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes, lungometraggio animato che racconta una storia adolescenziale tra sovrannaturale e perdita.

Il personaggio di Anzu in un'immagine di The Tunnel to Summer

L'animazione giapponese è sempre più presente nelle nostre sale. Finalmente, gli appassionati, dopo anni a cercare di recuperare i titoli che più interessavano in home video (evitando di considerare i metodi illegali) ora hanno una maggiore possibilità di fruire di questo tipo di produzioni che sono quindi specificatamente pensate per il cinema e che offrono un'esperienza che in alcun modo è riproducibile su un qualsiasi schermo casalingo, tanto meno su uno smartphone. È proprio per questo che siamo felici di vedere The Tunnel to Summer, The Exit of Goodbyes approdare sul grande schermo anche qui in Italia il 10, 11 e 12 giugno per un'uscita evento ad opera di Anime Factory.

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Una scena dell'anime The Tunnel to Summer

Durante il Comicon di Napoli abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima alcuni minuti, e ovviamente l'hype per questo titolo, che dalle prime immagini sembrava richiamare l'estetica di Makoto Shinkai e Mamoru Hosoda, è poi cresciuto. Il regista, qui anche sceneggiatore, Tomohisa Taguchi aveva già catturato la nostra attenzione dirigendo uno degli anime più interessanti degli ultimi anni, Akudama Drive, che però si discosta parecchio dalle atmosfere più delicate e adolescenziali del film ora in uscita e che è tratto dall'omonima light novel. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su questo titolo, raccontandovelo, ovviamente senza spoiler, con tutti i suoi diversi pregi e difetti.

Tunnel of Love, la trama: incontri sotto la pioggia

Kaoru è un adolescente che vive in una piccola cittadina rurale giapponese. Un giorno, mentre aspetta un treno in ritardo incontra Anzu, una nuova studentessa che frequenterà la sua classe. In attesa sotto la pioggia, il giovane le presta un ombrello e i due si scambiano i contatti. L'esistenza di entrambi, però, non è semplice: Kaoru ha visto la sua famiglia sgretolarsi dopo la morte della sorellina Karen, mentre Anzu non riesce a far capire ai genitori che per se vuole un percorso di vita differente da quello che loro desidererebbero. Una notte, dopo un violento scontro con il padre, il ragazzo fugge di casa in lacrime finendo la sua corsa davanti ad una strana apertura nella roccia.

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I protagonisti dell'anime, Kaoru e Anzu

Quello che troverà una volta entrato lo lascerà senza parole: un lungo tunnel di aceri rossi del quale non vede la fine, un percorso durante il quale iniziano ad accadere cose strane che lo spingono a pensare che ci sia un modo per riavere indietro sua sorella. Quello che le leggende raccontano come il Tunnel di Urashima è però un luogo insidioso dove il tempo sembra scorrere in modo diverso rispetto all'esterno. Kaoru e Anzu si ripropongono così di indagarne il funzionamento, sperando che i loro desideri più profondi possano essere esauditi.

Una scrittura imperfetta

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Una scena di The Tunnel to Summer che coinvolge Kaoru e Anzu

The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è una storia adolescenziale che per scelta e con consapevolezza sembra rivolgersi principalmente a questo tipo di pubblico e nel farlo mantiene quindi una certa semplicità e linearità. Lo sviluppo della narrazione procede infatti attraverso un certo numero di step consolidati e ricorrenti in film di questo genere: passaggi quasi obbligati che ripropongono una serie di cliché tipici e in qualche modo prevedibili che, nella sua estrema semplicità, il lungometraggio non riesce in alcun modo a reinventare. Non aiutano alcuni passaggi non convincenti che potrebbero rendere la visione meno credibile ad uno spettatore poco coinvolto. Viene chiesta, infatti, a chi guarda, una certa dose di sospensione dell'incredulità: dovrete credere a ciò che vedete senza farvi troppe domande o pretendere una qualche spiegazione, lasciandovi trasportare dal flusso degli eventi.

Un anime dalle immagini suggestive

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Kaoru all'interno del Tunnel di Urashima

A fronte di una scrittura, quindi, ancora acerba, ci sono però una serie di immagini incredibilmente d'impatto e suggestive. L'interno del tunnel è fatto per suscitare meraviglia, per riempire la vista di colori brillanti, luci e ombre. Nel prendere spunto dalla leggenda giapponese di Taro Urashima - un pescatore condotto nel regno subacqueo per aver salvato una tartaruga e che proprio per questo si ritrova a vivere una sfasamento temporale - vengono pensate delle ambientazioni in cui l'acqua e la vegetazione diventano spesso le protagoniste dell'inquadratura. Tomohisa Taguchi è quindi di sicuro un regista da tenere d'occhio, un autore tecnicamente maturo ma ancora acerbo per quanto riguarda la scrittura, specialmente se vincolata da un'opera di partenza già per definizione piuttosto esile.

Conclusioni

Per riassumere in poche parole questo articolo possiamo quindi affermare che The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è un lungometraggio interessante ma con una scrittura profondamente imperfetta che fatica ad andare in profondità, lasciando le diverse tematiche raccontate sempre piuttosto in superficie. Molto buone sono però le immagini, suggestive e di grande impatto visivo, vero punto di forza del film.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • Le immagini, belle e suggestive.
  • Il tono delicato della storia.

Cosa non va

  • Una scrittura non all’altezza.
  • Personaggi tratteggiati in modo superficiale.