The Spine of Night, la recensione: l'animazione pulp di un dark fantasy tra nudi, sangue e ultraviolenza

La recensione di The Spine of Night: grazie al blu-ray della Midnight Factory abbiamo scoperto un dark fantasy per adulti ultraviolento tra nudi e fiumi di sangue.

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The Spine of Night: una scena del film

Grazie alle sempre preziose uscite Midnight Factory, abbiamo scoperto un altro horror decisamente originale. Come vedremo nella recensione di The Spine of Night, quello scritto e diretto da Philip Gelatt e Morgan Galen King è un film d'animazione pulp per adulti, un dark fantasy decisamente coraggioso e brutale nella sua ultraviolenza e nei suoi nudi, nonché anomalo nel suo stile visto che è realizzato con la complessa tecnica del rotoscopio, una sorta di operazione nostalgia per la quale sono stati necessari enormi sforzi e tanto tempo.

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The Spine of Night: una scena del film

La strega della palude, il Guardiano e il mitico fiore magico della conoscenza

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The Spine of Night: una scena del film

Che The Spine of Night non sia un film come gli altri, lo si capisce dalla prima scena, una donna praticamente nuda (e lo resterà per tutto il film), ma affatto sensuale, che scala una montagna. Si tratta di Tzod, la strega della palude, che ha fatto quel lungo cammino per arrivare al Guardiano. Da lui cerca risposte su The Bloom, il fiore della conoscenza dotato di magia che concede un grande potere ed era stato donato dagli dei caduti. A custodirlo dovrebbe essere proprio il Guardiano all'interno di una grotta su una montagna innevata, ma le sue spore si sono propagate su tutta la Terra. C'è chi come Tzod lo utilizza per scopi benefici, ma anche chi, come lo studioso Ghal-Sur, per realizzare imperi spietati e sanguinari. Tzod racconta al Guardiano come è finita fin lì e come questo fiore abbia innescato brame di potere, corruzione, tirannia e lotte feroci.

Tecnica del rotoscopio, nudi, sangue e ultraviolenza senza sconti

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The Spine of Night: una scena del film

L'originalità e il coraggio di The Spine of Night non si discute. Una vecchia tecnica di animazione abbinata a un materiale tanto bollente e estremo, ha certamente il suo fascino. Il problema però è che è sempre lo stile a catturare l'attenzione più che la storia. Il senso di grottesco e lo straniamento di immagini animate dove il sangue scorre a fiumi, ci sono sgozzamenti, decapitazioni e smembramenti di corpi, nonché genitali maschili e femminili in mostra, prevale inevitabilmente su una vicenda un po' troppo contorta, che affastella eventi in maniera poco fluida. E forse, abituati alle moderne tecniche di animazione, si resterà anche spiazzati da un cartoon scattoso e rozzo, con croma poco vivace e colori tenui e secchi, uno stile d'altri tempi ma fortemente voluto dai realizzatori.

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The Spine of Night: una scena del film

Dalle brame di potere arrivano sempre corruzioni, guerre e tragedie

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The Spine of Night: una scena del film

Se la storia è un po' confusa e alcuni passaggi non particolarmente riusciti, l'oggetto in definitiva è invece sinistramente attuale ed è sempre quello della ricerca del potere e di come questo renda gli esseri umani abominevoli e senza pietà. Una brama che è sempre foriera di corruzioni, guerre e violenza che finiscono per danneggiare sempre i più deboli e indifesi, fino a coinvolgere il pianeta e la natura. Conseguenze riscontrabili nella dura realtà ma anche in un dark fantasy come questo. In questo contesto l'affascinante parte magica e soprattutto i destini del potente fiore finiscono per passare però in secondo piano rispetto allo choc di una narrazione più viscerale che coerente, accentuata da una colonna sonora di stampo techno-rock.

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Il blu-ray: video rumoroso fedele al look, audio molto coinvolgente

Spine Cover

Come detto, abbiamo potuto scoprire The Spine of Night grazie al blu-ray della Midnight Factory, la collana horror di Koch Media. Il blu-ray è presentato nella consueta confezione molto curata, una slipcase corredata dall'elegante booklet (unico extra però oltre al trailer). Il video risente ovviamente dello stile utilizzato: rispetto alle immagini delle animazioni moderne molto nitide ed esplosive, qui siamo di fronte a un quadro un po' rumoroso, che conserva come detto l'effetto scattoso e ha una parte cromatica decisamente sobria e poco urlata. Un video insomma che colpisce poco, ma fedele al look dell'opera. Maggiori risposte arrivano dall'audio, un DTS HD 5.1 per l'italiano e l'originale che risulta molto coinvolgente, con ampio utilizzo di tutti i diffusori e del subwoofer nelle tante scene cruente, che vedono un ampio supporto dell'asse posteriore e una buona energia generale.

Conclusioni

A conclusione della recensione di The Spine of Night, non possiamo che ribadire come il film di animazione per adulti di Philip Gelatt e Morgan Galen King sia certamente un’opera coraggiosa nello stile con l’utilizzo del rotoscopio, ma anche per le esplicite scene di nudo e di ultraviolenza con il sangue che abbonda copioso. Anche il messaggio sul potere e le sue conseguenze è attualissimo, ma la storia finisce per essere travolta proprio dallo stile visivo.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Il coraggio e l’originalità di un’animazione ultraviolenta nella quale il sangue scorre a fiumi.
  • La tecnica del rotoscopio ha comunque un suo fascino.
  • Il messaggio sulle conseguenze delle brame di potere è attualissimo.

Cosa non va

  • La storia un po’ contorta passa in secondo piano rispetto allo stile visivo.
  • Anche se è un film di animazione, è decisamente non adatto ai più piccoli.