The Rig 2, la recensione: una seconda stagione che ribalta il senso della serie

Si torna tra i ghiacci del Circolo Polare Artico per provare a capire come combattere la minaccia venuta dagli abissi. Ma siamo sicuri che sia il problema e non la soluzione? In streaming su Prime Video.

I protagonisti di The Rig 2.

Fin dagli albori letterari e audiovisivi de La Cosa, è chiaro quanto ci sia un amore immenso da parte di lettori e pubblico per i thriller tra i ghiacci. Perché si tratta di misteri antichissimi venuti dal profondo a metà strada tra mito e realtà, tra leggenda metropolitana e credenze popolari, qualcosa di mistico che veglia su di noi, ci affascina e ci inquieta allo stesso tempo.

The Rig Iain Glen Scena Seconda Stagione Serie Tv Prime Video
The Rig. Iain Glen in una scena della seconda stagione.

Un anno fa al filone seriale che comprende i vari The Terror, The Head, Daily Alaskan, A Murder at The End of The World si è aggiunta The Rig, prima produzione originale scozzese di Prime Video che portava gli spettatori su una piattaforma petrolifera che stava per scoprire qualcosa di incredibile sotto di sé. La ritroviamo un anno dopo con la seconda stagione dopo le sconvolgenti rivelazioni del finale, pronti a mettere di nuovo il naso fuori al freddo.

The Rig 2: dopo la catastrofe

The Rig Emily Hampshire Iain Glen Scena Seconda Stagione Serie Tv Prime Video
I protagonisti in un'immagine

La seconda stagione della serie Prime Video si apre con le conseguenze dirette dello scorso epilogo, quando Rose (Emily Hampshire) aveva capito che avevano a che fare con un'entità ancestrale che aveva caratterizzato tutte le estinzioni maggiori della Storia. Ora su tutti - terraferma compresa - stava per abbattersi un terribile e pericoloso tsunami. Ritroviamo l'equipaggio sopravvissuto della Kinloch Bravo trasferito in elicottero dalla squadra del terribile Coake (Mark Addy) in una nuova struttura offshore segreta chiamata Stac. Qui il team di Magnus (Iain Glen) viene intrappolato dall'azienda, terrorizzata che ciò che hanno scoperto si diffonda e pronta a far firmare a tutti degli NDA con tanto di cospicua somma annuale versata sui loro conti, pur di insabbiare tutto e mantenere il silenzio.

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Rose è l'unica a comprendere i segreti della creatura

Ovviamente la maggior parte di loro non accetta perché dovrebbe convivere con l'aver taciuto una possibile minaccia al mondo intero, una volta che verrà fuori, inevitabilmente. I personaggi - dal belligerante Lars Hutton al pilota Easter Ayodeji fino all'amante di Rose, il responsabile delle radio comunicazioni Fulmer Hamilton (Martin Compston) - devono affrontare le conseguenze emotive e fisiche del devastante disastro naturale abbattutosi su di loro e sulle loro famiglie a casa.

Famiglia da cui una di loro, la dottoressa Cat Braithwaite (Rochenda Sandall), vuole disperatamente tornare. A questi si aggiungono alcune +new entry, tra cui la più importante, Morgan (Alice Krige*), CEO dell'azienda arrivata per provare a sistemare la faccenda... e forse la propria coscienza. Una donna dura, caparbia e determinata ma che potrebbe rivelarsi molto più consapevole di ciò che ha intorno, soprattutto nei suoi confronti con Rose. Con lei alcuni scienziati (Ross Anderson e Johannes Roaldsen Fürst).

The Rig, la recensione: paura in piattaforma nella serie thriller

Lotta per la verità nella serie Prime Video

The Rig Alice Krige Scena Seconda Stagione Serie Tv Prime Video
La new entry più significativa del cast

In The Rig 2 la posta in gioco si fa ancora più alta attraverso due fazioni opposte: da un lato la compagnia petrolifera che forse utilizzava quella piattaforma e quel progetto con altri intenti che non fossero la ricerca scientifica bensì lo sfruttamento; dall'altro la squadra protagonista, divisa tra idealisti e opportunisti ma tutti accomunati dal voler provare a migliorare la condizione umana.

The Rig Mark Addy Scena Seconda Stagione Serie Tv Prime Video
Coake è ancora una spina nel fianco per i protagonisti

La situazione geopolitica e atmosferica attuale, tra interessi sul petrolio e cambiamento climatico sempre più repentino, divengono inevitabilmente i temi cardine del serial. Anche perché potrebbero portare in una direzione diametralmente opposta a quella che ci si aspetterebbe, ricordandoci quanto in tutte queste storie di fantascienza la vera minaccia sia sempre l'umanità alla fine della fiera, più di qualunque cosa potremmo mai trovare sepolto sotto il ghiaccio o negli abissi dell'oceano.

The Rig e le serie thriller tra i ghiacci

Tra fascino e inquietudine

The Rig Iain Glen Martin Compston Scena Seconda Stagione Serie Tv Prime Video
The Rig. Iain Glen e Martin Compston in una scena della seconda stagione.

La serie thriller sfrutta ancora di più rispetto al ciclo inaugurale i suggestivi paesaggi imbiancati, ammalianti ma impervi, invitanti ma respingenti allo stesso tempo attraverso la regia di John Strickland, che alterna le panoramiche dell'esterno e delle profondità marine agli spazi angusti della struttura e delle navicelle, creando costantemente un senso di oppressione e claustrofobia. Complice anche la scrittura di David Macpherson, c'è una continua ambivalenza in gioco, sia visiva che narrativa, significante e significativa. Una forza che emerge nei nuovi sei episodi che ci riportano ancora una volta tra i segreti del manto terrestre.

Conclusioni

The Rig 2 è un prosieguo avvincente di quanto presentato nella prima stagione. Dalla piattaforma passiamo ad una struttura segreta altrettanto claustrofobica, senza dimenticarci di esplorare ancora una volta gli abissi e le nevi dell'Artico, mescolando riprese dal vivo e CGI ed ottenendo un risultato che sfrutta al meglio le location e un po’ meno i propri mezzi a disposizione. Si approfondisce il rapporto tra l’umanità e il Pianeta che la ospita e il risultato potrebbe sorprendere ancora una volta.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • Le new entry, a partire da Alice Krige.
  • I paesaggi del Circolo Polare Artico, angusti e non da cartolina.
  • Il finale, che ribalta le aspettative…

Cosa non va

  • …e proprio per questo potrebbe non piacere a tutti.
  • Ritmo e CGI, un po’ claudicanti.
  • La durata degli episodi.