Insomma, non sarà un horror il prossimo film di Christopher Nolan, né tanto meno sarà un horror con i vampiri ambientato nei primi anni del '900. Bisogna cominciare a frenare tutte quelle ipotesi che già cominciavano a serpeggiare, soprattutto dopo la notizia che Robert Pattinson sarebbe entrato nel cast, riguardo i collegamenti tra la poetica del cineasta britannico e lo status del non morto.
Invece, come riportato direttamente da Universal, il vincitore del premio Oscar come miglior regista (uno dei sette vinti con Oppenheimer, il suo film più premiato) si aggiungerà alla lista di coloro che hanno tentato l'impresa di adattare l'Odissea di Omero. Un indizio poteva venire dal suo improvviso e deciso endorsement per Il Gladiatore 2, considerato da Nolan addirittura il film migliore del 2024. Guarda caso, la pellicola che ha segnato il ritorno del peplum ad alo budget. Ma cosa possiamo aspettarci dal film?
Il fattore IMAX
Pariamo da quello che sappiamo: la data di uscita è fissata per il 17 luglio 2026 e le riprese si svolgeranno "in tutto il mondo". C'è già chi pensa che il rinvio di The Batman - Parte Due sia in parte dovuto al fatto che il suo protagonista possa essere impegnato con il film di Nolan. Informazioni, insomma, che ci prospettano un'operazione gigantesca e che ha come potenziale obiettivo quello di ripercorrere passo passo i 10 anni passati in mare da Ulisse al termine della guerra di Troia. Prospettiva che non deve comunque sorprenderci, considerando che stiamo parlando in uno dei cineasti che ha incassato di più nella Storia del cinema.
Un altro dato da non sottovalutare è che questa Odissea nolaniana sarà girata con una nuovissima tecnologia di telecamere IMAX mai usata prima d'ora. L'IMAX è un sistema di proiezione molto caro al regista perché permette di ha mostrare le immagini con una grandezza e una risoluzione superiori rispetto ai sistemi di proiezione convenzionali, usando fotogrammi più grandi (circa 70 megapixel).
Christopher Nolan è il regista che l'ha adoperata per più minutaggio all'interno dei suoi film (arrivando al record di 75 minuti, minuto più minuto meno, con Dunkirk, Tenet e Oppenheimer), dopo essere stato il primo ad introdurre questa tecnologia in un film su grande distribuzione con Il cavaliere oscuro addirittura nel 2008. In questo caso è lecito aspettarsi ancora di più.
Cosa ci dicono i vari volti dell'Odissea di Nolan
Come se non bastasse già questo per creare un'attesa spasmodica verso il titolo, si sono aggiunte anche le notizie riguardanti il cast, tra l'altro con tutta probabilità non ancora al completo. Per ora abbiamo Matt Damon e Anne Hathaway, che hanno già recitato in Interstellar. Il primo non si è esposto, mentre la seconda ha confermato il casting ad inizio dicembre a Women's Wear Daily: "Provo così tante emozioni che non so nemmeno come esprimerle. Mi riempie di gioia e non so come parlarne. Amo così tanto Chris ed Emma Nolan ed essere invitati nel loro mondo so per esperienza che è uno dei posti migliori in cui puoi trovare te stesso. Già essere stata invitata due volte mi ha fatto sentire fortunata, quindi neanche speravo in una terza, mi sarebbe sembrato avido. Invece è successo".
Abbiamo già citato in apertura di articolo il terzo ritorno, riguardante Robert Pattinson, ma non vi abbiamo ancora detto che ci saranno anche Tom Holland e Zendaya, che torneranno quindi a dividere il set a 5 anni di distanza da Spider-Man: No Way Home. Ovviamente è stato l'attore inglese a lasciarsi scappare la conferma durante un episodio del podcast Dish: "Sono super emozionato. Tutto è molto riservato. L'ho incontrato [Nolan] ed è stato fantastico. Ha parlato liberamente di cosa si trattava e sono sicuro che quando sarà pronto, annuncerà di cosa si tratta".
Ultimi nomi usciti, ma non ultimi per importanza, sono quelli di Charlize Theron e di Lupita Nyong'o. Un ensemble che ci porta a pensare come il riadattamento possa vedere apportati diversi cambiamenti rispetto all'originale, magari a proposito del peso che i vari ruoli principali hanno nel mito di Omero. Cambiamenti che potrebbero suggerire, magari, un adattamento in chiave moderna dell'Odissea, chissà. Una cosa che potrebbe spaventare, ma che aveva già in testa Stanley Kubrick quando pensò di adattare Supertoys che durano tutta l'estate, che altro non era che un rifacimento de Le avventure di Pinocchio. C'è qualcosa nel rifacimento sci-fi o moderno di storie classiche che stuzzica i grandi autori e non facciamo il nome di Kubrick a caso quando parliamo di Nolan.
Perché l'Odissea?
E infatti, proprio a proposito di Kubrick, veniamo al quesito principale: "perché l'Odissea?". Beh, su questo ci si può veramente sbizzarrire. Lasciando da parte che il mito contiene praticamente tutte le tematiche che serpeggiano nella filmografia nolaniana (come il viaggio dell'eroe, il tempo, il ritorno, l'amore, il sogno e il doppio), esso porta ad una connessione diretta con colui a cui Nolan ha dichiarato di essersi sempre ispirato: il cineasta newyorkese scomparso nel 1999.
La cosa però può essere letta da diversi punti di vista. Perché se è vero che il titolo "Odissea" non può non far venire in mente 2001: Odissea nello Spazio, è anche vero che Nolan l'ha in un certo senso già usato come riferimento (lo ha tra le righe detto lui stesso qualche volta), seppur con differenze enormi da tantissimi punti di vista, quando ha girato Interstellar. Ci potrebbe essere quindi un'altra via da percorrere.
Seguendo il ragionamento che voleva Nolan dirigere un horror perché Kubrick lo aveva fatto, a differenza sua, potremmo dire che nella sua filmografia, se paragonata a quella suo riferimento, manca anche di un peplum. Kubrick infatti girò Spartacus e lo fece durante la prima parte della sua carriera. Vista secondo questa ottica, allora l'Odissea si presterebbe ad essere un film appartenente al genere con in più tutte le specialità per essere a pieno un film nolaniano. Tra l'altro, per i feticisti del complotto, nel titolo di Kubrick come protagonista c'era Kirk Douglas, interprete anche di Ulisse ne l'Odissea del nostro Mario Camerini, un ruolo che gli servì molto per la lavorazione del film del 1960.