In un film come The Last Stand - L'ultima sfida, era facile che la presenza di una star ingombrante, e di cui questa pellicola segna il ritorno al cinema dopo dieci anni, come Arnold Schwarzenegger, avrebbe oscurato gli altri interpreti, anche qualora si trattasse di nomi noti. Così fortunatamente non è stato, anche perché l'action movie di Kim Ji-woon, almeno nella seconda parte, presenta una struttura più corale di quanto sarebbe stato lecito attendersi: due interpreti giovani, ma già sufficientemente affermati, al cinema e in televisione, come Johnny Knoxville e Jaimie Alexander hanno potuto così abbondantemente fare il loro, con due personaggi ben delineati pur nelle inevitabili schematizzazioni del genere.
In occasione della presentazione italiana del film, abbiamo fatto una breve ma stimolante chiacchierata con i due, dalla quale sono emersi, tra le altre cose, la simpatia e l'affiatamento che hanno caratterizzato il lavoro sul set.
Knoxville, nel suo futuro vede altre commedie, ruoli drammatici o altro?
Johnny Knoxville: Ho appena fatto un film intitolato Small Apartments, in cui avrò un ruolo più drammatico; c'è un po' di commedia anche lì, ma il ruolo è complessivamente più drammatico, inoltre ci saranno anche Billy Crystal e Peter Stormare. Sono molto orgoglioso di questo film. In estate, poi, inizierò a girare un film con Renée Zellweger intitolato 4 ½ Minutes, e anche lì avrò un ruolo drammatico. Farò film di vari generi, spaziando: nei miei progetti c'è anche una specie di spin-off di Jackass!, ma anche altre cose.
In Jackass tutti gli stunt erano pensati per fallire, e io mi sono impegnato per farli fallire! Nei film d'azione hollywoodiani, invece, le scene d'azione devono riuscire, essere più realistiche possibili, e così è stato per The Last Stand. Entrambe le cose sono state comunque molto divertenti.
Avete mai parlato di politica sul set con Schwarzenegger?
Jaimie Alexander: No, a dire il vero non c'è stato molto tempo: eravamo sempre impegnati, sul set, e nei rari momenti di pausa ne approfittavamo per andare a pranzo insieme, e magari parlare di ciò che avremmo fatto dopo. No, di questo argomento non abbiamo mai parlato.
Quali sono le differenze tra lo stile di regia di Kim Ji-Woon e quello dei registi americani?
Johnny Knoxville: Credo che il suo sia un misto dei vari stili: in Corea puoi girare per un mese o due, poi fermarti e pensare cosa verrà dopo, mentre questo in America non è possibile, tutto è molto più schedulato. Sono rimasto comunque molto impressionato dalla sua regia e dallo stile molto personale che ha dato al film.
Jaimie Alexander: Inoltre, lui ha spesso usato la sua fisicità per spiegarci cosa voleva. Sapevi sempre cosa voleva e cosa si aspettava da te, anche se non lo diceva a voce.
Che tipo di ruoli preferisce interpretare, di solito?
Ho una predilezione per le figure di donne forti, che magari non lo sono tanto all'inizio ma trovano la loro forza durante il film. Non mi piacciono i cliché, non mi piace interpretare la donna che semplicemente se ne sta a casa, seduta. Credo di poter trovare ciò soprattutto nei ruoli d'azione.
Il rapporto con Schwarzenegger è stato come ve lo aspettavate?
Johnny Knoxville: Ho lavorato con molte persone e raggiunto un sacco di risultati. Ma Schwarzenegger è un'icona, e quindi ero un po' intimidito dal fatto di lavorare con lui: il primo giorno di riprese mi dicevo che non sapevo come sarebbe andata, ma lui ha fatto di tutto per farci sentire tutti a nostro agio: quando parla con te, parla solo con te, è una persona solare e gli piace avere persone intorno, e coinvolgere l'intero staff nei momenti di relax.
Jaimie Alexander: Io ero nervosa, ma la prima cosa che mi ha detto è "sei pronta a divertirti?". Ogni volta lui pranzava con noi, non se ne andava mai, e si è dimostrata una persona genuina.
Knoxville, questo è un action ma con una parte di commedia. Perché pensa che la gente la veda ancora, soprattutto, come attore comico? Johnny Knoxville: A me piacerebbe fare un altro film d'azione, ma credo che qualsiasi film d'azione farò avrà anche una componente di commedia: credo sia la mia personalità. Quando lavori su un ruolo, porti sempre sullo schermo un po' di te stesso.
Jamie, lei ha fatto anche molta televisione. Se dovesse scegliere tra cinque stagioni di una grande serie televisiva, oppure tre grandi film in cinque anni, cosa sceglierebbe? Jaimie Alexander: Sicuramente film. Mi piace la televisione, ma ci trovo meno libertà: molto dipende dalla serie in cui lavori e da quale compagnia la produce, ma so che quando vuoi cambiare o aggiungere qualcosa, nel cinema ci sono in genere più possibilità e più disponibilità alla collaborazione. Inoltre, a me piacerebbe interpretare più personaggi diversi, e con cinque stagioni di una serie sarei costretta a interpretarne uno solo; a meno che non si tratti di uno show come Alias, in cui Jennifer Gardner ha interpretato più personaggi: in quel caso, sicuramente accetterei.
Qual è la scena che vi è piaciuta di più? Jaimie Alexander: Quando ho dato a lui dell'idiota!Johnny Knoxville: Per me, è stata quella nel retro del bus, mentre caricavo la mitragliatrice per Arnold. Non ero per niente nel personaggio, non stavo recitando, non sapevo neanche chi stessi interpretando. Ero solo Johnny Knoxville che caricava la mitragliatrice per sparare ai cattivi, ed ero così contento di farlo! E poi, subito dopo lui dice la frase: "Benvenuti a Sommerton".
C'è qualche altro ruolo che vi piacerebbe fare, in futuro?
Jaimie Alexander: Mi piacerebbe fare una commedia, possibilmente una commedia stupida, magari anche con un po' di action, visto che mi piace combinare diversi elementi.
Johnny Knoxville: Mi piacerebbe interpretare Alfred Doolittle nel remake di My Fair Lady! Ci sto provando da anni ma nessuno me ne dà la possibilità. E' il mio sogno.