The Last Heroes, parla Roberto D’Antona: “Lavorare con giovani attori è un divertimento e una sfida”

The Last Heroes - Gli ultimi eroi: La nostra intervista a Roberto D'Antona sul suo ultimo film, in DVD, Blu-Ray e digital download dal 19 novembre.

The Last Heroes Roberto D Antona Vevgctg
The Last Heroes - Gli ultimi eroi: Roberto D'Antona sul set

Il cinema di Roberto D'Antona arriva a una nuova tappa con The Last Heroes - Gli ultimi eroi, una nuova sosta in quell'affascinante viaggio tra i generi che è stata la sua avventura cinematografica fin qui. Negli ultimi due anni, infatti, abbiamo visto arrivare all'importante traguardo delle sale un horror come The Wicked Gift prima e un film di stampo più action/fantastico come Fino all'Inferno poi. Con l'ultimo lavoro, dal 19 Novembre in homevideo e digital download in attesa della distribuzione su Amazon Prime Video (dove è già disponibile in altri 68 paesi, mentre da noi sono già presenti i lavori precedenti di D'Antona), si aggiunge un'intrigante componente fantasy: al centro della storia la sfida tra un gruppo di amici che si ritrova, dopo vent'anni, ad affrontare un'oscura e pericolosa minaccia con cui si erano già scontrati da bambini.

Un omaggio a It in un racconto vivace e spensierato che trasmette passione e pullula di citazioni e riferimenti a un certo tipo di cinema che ha segnato la formazione cinematografica di D'Antona, che è anche protagonista della storia accanto ad alcuni dei suoi compagni d'avventura di sempre, da Francesco Emulo a Erica Verzotti, Mirko Giacchetti e, ovviamente, la sua co-produttrice e socia fondatrice della L/D Production Company, Annamaria Lorusso, che interpreta l'entità demoniaca Kaisha. Ci siamo fatti raccontare da Roberto D'Antona le sfide affrontare per questa nuova avventura, le particolarità del nuovo progetto e, ovviamente, cosa ci aspetta per il prossimo futuro.

La nuova avventura de Gli ultimi eroi

The Last Heroes è ora disponibile, raccontacelo in sole tre parole: come lo definiresti per convincere il pubblico a guardarlo?

"Bibita, pizza e film", credo che questo sia il miglior modo per descrivere The Last Heroes: Gli Ultimi Eroi, il classico film spensierato per una bella serata in compagnia di una buona pizza e una bevanda fresca.

Qual è stata la cosa più stimolante, e quale la più difficile, di questo nuovo progetto?

Mirko Giacchetti
The Last Heroes - Gli ultimi eroi: Mirko Giacchetti nel film

La cosa più stimolante sicuramente è stata quella di riuscire a raccontare una storia horror in un mondo di fantasia; horror e fantasy sono generi di film che apprezzo particolarmente e con cui sono cresciuto. La cosa più difficile invece è stata quella di renderla una storia credibile. Nel 2019 siamo abituati a film ricchi di effetti visivi con un realismo pazzesco e ammetto che questa sfida ha messo a dura prova e sotto pressione me e tutto il team di lavoro. Certamente in Gli Ultimi Eroi non ci sarà una battaglia come quella presente in Avengers: Endgame, ma questo non significa che The Last Heroes non sia efficace proprio perché la fantasia passa in secondo piano rispetto alla parte horror.

Come hai trovato le splendide location in cui si muove la storia?

Spesso, a causa della frenetica quotidianità, non ci fermiamo a osservare i posti in cui viviamo, ma a volte basta esaminare con più attenzione ciò che ci circonda e notare che quel luogo potrebbe essere una potenziale location per un film. Così è stato per The Last Heroes. Quasi tutte le location si trovano nei comuni limitrofi al luogo in cui vivo, la maggior parte delle vie del film ritraggono la parte storica di Oleggio, così come il castello di Kaisha, dove la scenografia è stata ricostruita all'interno del meraviglioso Palazzo Bellini di Oleggio. Altre sequenze all'aperto sono state girate fra la Badia di Dulzago e Orta San Giulio e uno degli interni più belli del film, ossia il sotterraneo della "Bottega del Mago" è stato girato all'interno di Villa Picchetta, la sede del Parco del Ticino.

La sfida produttiva

Nel film c'è un lavoro sugli effetti visivi superiore al passato. Quanto è stato difficile per un produttore indipendente arrivare a risultati del genere?

È stato un lavoro molto complesso, non solo per noi produttori, ma anche e soprattutto per il nostro Supervisore degli Effetti Visivi Alessio Barzocchini. Risultare realistici con gli effetti visivi senza i mezzi e il team che le grosse major possono permettersi non era semplice, ma sono tanto fiero del lavoro che Alessio ha fatto con essi, soprattutto nei tempi richiesti, ahimè, ristretti. Ma ci tengo a precisare che The Last Heroes non è stato un film complesso da realizzare solo nel reparto degli effetti visivi, ma anche il montaggio video, gli Effetti Speciali curati da Paola Laneve, il sound design e la colonna sonora curati da Aurora Rochez, non sono stati da meno e ci hanno messi a dura prova.

Come ti sei trovato a dirigere un gruppo di attori molto giovani? Ci racconti anche un aneddoto collegato a questa parte della produzione?

Thelastheores06
The Last Heroes - Gli ultimi eroi: i giovani protagonisti sul set

È stato molto divertente e allo stesso tempo una grande sfida. Il mio compito era quello di rendere questi ragazzi sullo schermo dei "veri amici" e ammetto che ho un po' temuto questa parte prima di affrontare il set. Per fortuna, però, si è rivelato molto meno complesso di quanto mi aspettassi in quanto i giovani attori sono entrati in perfetta sintonia fin dalle prove tra loro diventando un vero gruppo di amici anche fuori dal set. Una sfida differente invece è stata quella di tenerli sempre attivi e pimpanti sul set, in quanto a volte eravamo costretti a girare in orari molto difficili. Ma nonostante questo mi sono divertito tanto con loro e probabilmente lo rifarei. Sono davvero felice per aver lavorato con questi ragazzi, tanto genuini, educati e ricchi di talento. Un simpatico aneddoto, però, è stato il primo ciak con loro. Durante le prove erano delle vere macchine da guerra, estroversi e pieni di energia, così come prima di cominciare le riprese durante la fase trucco. Ma quando è arrivato il gran momento e si sono ritrovati davanti alla macchina da presa, non appena il ciak è stato battuto, sono diventati dei veri e propri ghiaccioli (ride). Ho capito che la tensione è arrivata all'improvviso, proprio nel momento in cui si sono resi conto che stavano per girare. Per fortuna è stata superata e si sono dimostrati dei veri professionisti, anche più di alcuni attori adulti.

Per quanto riguarda i tuoi attori adulti, c'è stato qualcosa di diverso in questa esperienza rispetto al passato?

Thelastheroes 01
The Last Heroes - Gli ultimi eroi: Un'immagine dal set del film

Il cast di The Last Heroes è il cast più grande con cui abbia mai lavorato. Ricordo ancora The Wicked Gift, un cast artistico composto da circa 30 persone, invece qui ci ritroviamo un cast composto da ben 146 persone. In ogni film, grazie ai casting, scopriamo nuovi talenti, creiamo nuove collaborazioni, consolidiamo nuove amicizie e collaboriamo con vecchie conoscenze. Direi che una differenza in questa esperienza rispetto al passato è stata quella di notare la crescita artistica del mio team ormai consolidato e una grande sorpresa è stata scoprire tanti giovani (e non solo) talenti che amano davvero questo mestiere.

The Wicked Gift, ce ne parla Roberto D'Antona: "Il film nasce dalle nostre paure"

La famiglia L/D e il futuro

Il tuo è un team produttivo/artistico ormai consolidato, ma in crescita di film in film: ce ne racconti l'evoluzione?

Ammetto di essere davvero un rompiscatole con il team di lavoro, ma lo sono con me stesso in primis. Io studio e lavoro costantemente, ogni giorno, dal mattino alla notte per migliorare e crescere artisticamente, tecnicamente e produttivamente. Ritengo che in questo mestiere non si è mai arrivati e non si finisce mai di imparare. Io amo follemente il cinema e, se devo farlo, voglio farlo bene e così ho deciso di curare con meticolosità ogni aspetto del team e non solo, dal reparto tecnico che si è decisamente ingrandito rispetto a qualche anno fa, al reparto artistico. Dopo Fino all'inferno ho deciso di fare delle prove e più riunioni con il cast del film, in modo da lavorare su ogni singolo attore con meticolosità, cercando di portare sullo schermo personaggi interpretati con naturalezza e attori sicuri di sé. Con il mio team invece è diverso ed essendo a stretto contatto quotidianamente... per loro è molto peggio! (ride)

Annamaria Lorusso
The Last Heroes - Gli ultimi eroi: Annamaria Lorusso in una scena

Prima l'horror puro di The Wicked Gift, poi hai aggiunto una componente action con Fino all'inferno e ora con The Last Heroes sei andato in una direzione più fantasy. Ci racconti questo percorso e che cosa possiamo aspettarci dal futuro, cominciando da Caleb?

Nel 2020 concluderemo il "ciclo dei sogni di D'Antona"! (ride) Quando è cominciata l'avventura cinematografica, dopo la serie televisiva The Reaping, c'erano cinque tematiche che mi sarebbe piaciuto affrontare ovvero una storia di fantasmi, una lettera d'amore per il cinema anni 80, un'avventura fantasy/horror che parla di legami importanti come l'amicizia, una storia di vampiri dannatamente paurosa, per poi concludere questo ciclo con una forte storia thriller/drama che desidero girare il prossimo autunno. Cosa aspettarsi da Caleb? Non mi vergogno affatto nel dire che Caleb è il film di cui sono più orgoglioso fino ad oggi. In produzione abbiamo deciso, anche a livello contrattuale, di non far pubblicare nulla sul film e di non svelare niente a riguardo fino al prossimo anno, tranne ovviamente che si tratta di una storia di vampiri. Caleb è il mio film più maturo e che, grazie ad un budget più importante, mi ha permesso di potermi divertire di più in regia. È un horror, un vero horror e, come sempre, non mancano sfumature che questa volta vanno dal giallo all'erotico con molta meno ironia rispetto ai miei precedenti film. Io e Annamaria siamo due fanatici di Dracula di Bram Stoker, sia del romanzo che del film, e la forte passione per i vampiri che ci accomuna ci ha resi folli nel curare dettagliatamente ogni singola cosa all'interno di questo film. Crediamo che il 2020 sarà un anno importante per il tema "vampiri" e siamo felici che ne faremo parte anche noi con Caleb. Attualmente siamo in fase di post-produzione e posso dire che è un film molto angosciante e che l'atmosfera di "Timere" riesce a creare molta ansia nello spettatore. Allo stesso tempo sono certo che Caleb saprà far emozionare il pubblico toccando corde emotive molto delicate.  Sinceramente non vedo letteralmente l'ora di presentare questo nuovo film!

Nel segno di Dracula: il mito del vampiro tra cinema e TV