The Last Frontier, recensione: un ottimo western innevato (che ammicca all'isteria geopolitica)

La serie creata da Jon Bokenkamp e Richard D'Ovidio mixa l'azione alla spy-story, senza rinunciare ad una certa eleganza visiva. Protagonista Jason Clarke. Su Apple TV+.

Jason Clarke in The Last Frontier

Pronti, partenza, via. Nemmeno il tempo di cominciare, che The Last Frontier, creata da Jon Bokenkamp e Richard D'Ovidio entra nel vivo dell'azione. Un incipit folgorante, a metà tra Con Air e La società della neve. Sotto, l'altro elemento identificativo della serie: la musica. Lo score originale viene mischiato ad Elvis Presley che canta Unchained Melody, alzando e contrastando un ritmo già elevato, per una sequenza al cardiopalma. Vedere per credere.

The Last Frontier Jason Clarke Scena Serie Apple
Jason Clarke è Frank Remnick

Arrivata su Apple TV+, The Last Frontier è, essenzialmente, un film suddiviso in dieci puntate. Per portata scenica e per sceneggiatura, senza dubbio avvincente e sorprendente. "Frenetica, muscolosa e cinetica" - come la definisce Sam Hargrave, uno dei registi, nelle note di produzione -, ma anche intricata come una spy-story in stile Tom Clancy.

The Last Frontier: un caso intricato per Jason Clarke

A proposito di incipit, The Last Frontier parte con un aereo carico di pericolosi criminali (ecco la citazione a Con Air) che si schianta a Fairbanks, in Alaska. La tranquilla comunità viene quindi sconvolta dall'incidente. Dietro la catastrofe, però, c'è un piano ben preciso, portato a galla dal protagonista, Frank Remnick (Jason Clarke, che attore strepitoso), U.S. Marshall responsabile dell'area.

Quando la CIA invia sul posto Sidney Scofield (Haley Benett) Frank inizia a sospettare che l'incidente non sia stato un caso, bensì parte di un disegno generale, atto a creare l'ennesimo terremoto internazionale. Già perché tra i detenuti c'è anche Havlock (Dominic Cooper), la cui cattura è l'obiettivo primario dell'Agenzia Governativa, guidata dalla Vice Direttrice Bradford (Alfre Woodard). Havlock è una spia estremamente pericolosa addestrata proprio da Sidney che, nelle fuga, prende in ostaggio Sarah (Simone Kessell), moglie di Frank. Inevitabilmente, per l'U.S. Marshall il caso diventerà una questione personale.

Il fattore Alaska

The Last Frontier Serie Apple
Jason Clarke e Haley Bennett in scena

Per ammissione di Bokenkamp, The Last Frontier è "uno scontro tra due modi di pensare". Da una parte la comunità protetta da Frank, dall'altra ci sono i piani mossi dalla CIA, colpevole di portare avanti una cospirazione internazionale, costi quel che costi. Due mondi che si incontrano, senza mai adattarsi, nel panorama aspro dell'Alaska, luogo altamente cinematografico (vedi alla voce True Detective). Una chiave narrativa da romanzo spionistico, che gioca appunto sul riconoscibile ed efficace campo di battaglia. Terra infinita a metà tra Occidente e Oriente. Ponte, avamposto e, appunto, frontiera di un mondo sull'orlo del tracollo.

Un contrasto e un opposto enfatizzato poi dalla figura di Frank e dalla figura di Sidney. Il primo è una sorta di sceriffo legato ad una realtà rurale, mentre la seconda è lo specchio di una gestione politica fluida e pericolosa, inserita all'interno di uno spazio geopolitico dalle regole stravolte, suggerito con intelligenza dallo script della serie.

Verità contro menzogna: la serie funziona

The Last Frontier Apple
Alfre Woodward e Haley Bennett in scena

Va da sé che Frank e Sidney si riveleranno dipendenti l'uno dall'altra (come se il futuro non possa prescindere dal passato, e viceversa), scoprendo la verità e inseguendo il classico badass che indirizza l'azione dello show. In questo senso, Havlock si rivela un personaggio determinante, mostrato poco a poco nel corso dei dieci episodi. Una figura che, alla lunga, è capace di far vacillare il confine tra "il giusto e lo sbagliato".

Dall'altra parte sì, gli episodi potrebbero essere troppi, considerando che ogni capitolo dura un'ora e considerando pure che l'ispirazione avuta da Jon Bokenkamp per la serie è da rintracciare nei blockbuster degli anni Novanta, in cui l'accessibilità e l'azione erano le basi fondanti (non certo la lunghezza). In qualche modo, The Last Frontier ne è un'evoluzione, mescolando toni e umori per ricondurre tutto ad un duello da Far West dai forti richiami attuali: verità contro menzogna.

Conclusioni

The Last Frontier conferma la qualità produttiva delle serie Apple: a metà tra action e spy-story, quella scritta da Jon Bokenkamp è un film lungo dieci puntate (un po' troppe, a dire il vero) capace di tenere alta l'attenzione fin dalla scena iniziale, altamente spettacolare. Al centro, Jason Clarke. Nemmeno a dirlo, attore strepitoso.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Jason Clarke attore strepitoso.
  • La location funziona.
  • Il cast co-protagonista.
  • L'inizio della serie è spettacolare!

Cosa non va

  • Potrebbero essere troppe puntate...
  • ... dalla durata eccessiva.