Il plot
Ryan Hardy (Kevin Bacon) indossa una maschera per non farsi riconoscere e si introduce tra le fila dei seguaci di Corbin, riuniti per celebrare Joe Carroll (James Purefoy) e il sequestro di Preston (Carter Jenkins), il figlio del pastore Kingston Tanner (Tom Cavanagh). Ryan tenta di sparare a Carroll e poi fugge, ma gli uomini di Carroll lo catturano e lo portano al cospetto del loro leader, il quale tuttavia decide di non eliminare il proprio avversario, ma lo costringe ad assistere all'ennesimo sacrificio umano. Claire Matthews (Natalie Zea), preoccupata per la sparizione di Ryan, convince la giornalista Carrie Cooke (Sprague Grayden) a diffondere in televisione un messaggio diretto a Carroll, per fargli sapere che lei è ancora viva. Nel frattempo, Lily Gray (Connie Nielsen) è riuscita a rintracciare il covo segreto di Joe e manda i suoi uomini a compiere una carneficina; Carroll, però, ha già provveduto a mettersi in salvo insieme a Emma Hill (Valorie Curry) e Robert (Shane McRae), mentre Ryan, rimasto vivo, si allontana dal luogo dello scontro e ritrova Max (Jessica Stroup), a sua volta sulle tracce di Lily. Quest'ultima, rimasta sola a distanza di sicurezza dalla sparatoria, viene raggiunta da Mike Weston (Shawn Ashmore), il quale, determinato a vendicare l'assassinio del padre, le spara e la uccide.
Cosa ci è piaciuto di questo episodio
Cosa non ci è piaciuto di questo episodio
Al di là delle inverosimili strategie d'azione di Ryan, che assume un atteggiamento da vigilante contrario ad ogni regola o procedura dell'FBI e in pratica si consegna spontaneamente nelle mani del nemico, e al di là di altre soluzioni eccessivamente forzate e poco credibili, in The Reaping una notevole delusione è costituita soprattutto dalla mancata resa dei conti fra Carroll e Lily Gray: mentre quest'ultimo fugge indisturbato in compagnia dei propri fedelissimi, Lily infatti finisce uccisa a colpi di pistola da Mike. Un'uscita di scena un po' frettolosa, per una villaineuse che avrebbe potuto essere sfruttata in maniera ben più funzionale dagli autori della serie: l'ennesimo passo falso di una serie che, a dispetto dell'intrigante ripartenza, ha mostrato piuttosto spesso i suoi evidenti problemi di scrittura.
E giusto a proposito, l'omicidio di una Lily disarmata da parte di Mike Weston, furioso e in cerca di vendetta, segna la definitiva deriva morale del più stretto collaboratore di Ryan, che in più di un'occasione era già stato in bilico fra il servizio della giustizia e una violenza cieca e incontrollata, e che in questo caso finisce per prendere una decisione irreversibile. Un tema, quello dell'etica della vendetta e della responsabilità di un omicidio, decisamente impegnativo, che gli autori dovranno dimostrarsi in grado di sviluppare nelle ultime due puntate della stagione.
What's next?
E con due soli episodi rimasti in cantiere, la scacchiera della partita tra l'FBI e il culto di Carroll non ha subito variazioni così decisive: ancora latitante, Carroll si prepara a scatenare un nuovo, ferocissimo eccidio, che Ryan & company dovranno tentare di impedire con la consueta, disperata corsa contro il tempo. Insomma, tutto da copione o The Following ci riserverà ancora qualche sorpresa?
Movieplayer.it
3.0/5