The Fame Game, recensione: Su Netflix un viaggio a Bollywood tra thriller, dramma e numeri musicali

La recensione di The Fame Game, la serie Netflix indiana che racconta un mistero ambientato a Bollywood.

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The Fame Game: una scena

Uno dei grandi pregi di Netflix, la piattaforma streaming con il catalogo in assoluto più ampio, è quello di dare la possibilità allo spettatore di vedere titoli provenienti da tutto il mondo. Tra i suoi obiettivi c'è infatti quello di dare spazio a storie ben radicate nel contesto socio culturale in cui prendono vita ma che possono essere apprezzate anche da chi proviene da luoghi completamente diversi. È proprio in quest'ottica che la piattaforma rende disponibile tra i suoi titoli The Fame Game, serie indiana immersa in una realtà di quel paese che esercita un certo fascino - per quel poco che la conosciamo - anche qui da noi: Bollywood, il patinatissimo cinema fatto di storie d'amore, dramma e un infinità di numeri musicali. Come vedremo in questa recensione di The Fame Game, questi sono alcuni degli ingredienti al centro di questa serie, a cui si aggiunge un giallo da risolvere ed una componente thriller piuttosto accentuata. I protagonisti di The Fame Game? Alcune star di Bollywood - interpretate da veri attori e attrici di questo Cinema - che ci raccontano il lato oscuro della fama che si sono faticosamente conquistati. Anche i due registi Bejoy Nambiar e Karishma Kohli, a completare il quadro, vengono direttamente da Bollywood e portano il loro particolare punto di vista nella storia.

La scomparsa di Anamika

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The Fame Game: una scena della serie

Anamika Anand (Madhuri Dixit Nene, star bollywoodiana che è apparsa in più di settanta film), è una famosa attrice di Mumbai, che dopo una carriera trentennale sta per ultimare l'ennesimo film. La sua co-star, Manish Khanna (Manav Kaul), è anche un suo vecchio amore, lasciato però tanti anni prima dopo una storia molto tormentata. Dopo un'importante premiazione, però, la donna scompare improvvisamente senza lasciare traccia. Il marito (Sanjay Kapoor), la madre (Suhasini Muley), e gli amatissimi figli Avi (Lakshvir Saran) e Amu (Muskkaan Jaferi), si ritrovano a dover andare avanti senza di lei, che era il pilastro (ed unica fonte di entrate) delle loro esistenze, mentre la polizia cerca di scoprire che cosa è successo e spera di ritrovarla ancora viva.

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The Fame Game: un'immagine della serie

Più proseguiamo nella visione, però, più la vita apparentemente perfetta della donna si sgretola: dettaglio dopo dettaglio scopriamo come Anamika nascondesse agli occhi del mondo numerosi problemi, dal marito violento ai turbamenti dei figli alla scoperta della propria sessualità e del loro posto nel mondo. Chi è stato a rapirla? E che cosa c'entrano i membri della sua famiglia nella sua sparizione? The Fame Game ci trascina in una narrazione affascinante e ricca di colpi di scena, non priva di difetti, ma comunque abbastanza coinvolgente da attrarre l'interesse anche del pubblico nostrano, forse non particolarmente abituato agli stilemi del cinema bollywoodiano di cui questa storia è infarcita.

Benvenuti a Bollywood

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The Fame Game: la protagonista in una scena

The Fame Game è infatti un racconto bollywoodiano a tutti gli effetti, sia perché è ambientato proprio all'interno di questa particolare industria cinematografica, sia perché vi ritroviamo alcuni di quegli elementi che - pur non essendone esperti, lo ammettiamo - ci sembrano caratterizzarlo: storie d'amore drammatiche e travagliate, ambientazioni patinate e lussuose e svariati numeri musicali (l'escamotage in questo caso è quello di inserire alcune sequenze di riprese del film di Anamika). Lo spettatore occidentale si troverà trascinato in un mondo lontano senza dubbio affascinante, ma potrebbe restare a tratti spiazzato: la recitazione in certi momenti fin troppo sopra le righe, alcune sequenze esageratamente lunghe ed esasperate e un montaggio tra passato e presente forse un po' confuso potrebbero anche scoraggiare nella visione.

Tantissimi sono i temi che la serie inserisce nei vari episodi, cercando di parlare di legami familiari, di scoperta della propria sessualità, dell'importanza di seguire i propri sogni e di allontanarsi dall'ombra ingombrante di chi è venuto prima di noi. Alcune delle storyline risultano ben approfondite e sviluppate, ad altre invece non viene dato lo spazio che meriterebbero: un peccato, perché alcune di queste avevano stuzzicato la nostra curiosità.

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The Fame Game: una foto di scena

The Fame Game è una storia che cattura per il suo lato giallo/thriller, spingendo lo spettatore a proseguire episodio dopo episodio per scoprire il mistero che si nasconde dietro la scomparsa di Anamika. Dobbiamo ammettere che la soluzione trovata ci ha stupito e non ce l'aspettavamo, peccato però per i tempi un po' troppo lunghi con cui il tutto si svolge, trascinandosi e trascinandoci in una narrazione a tratti un po' prolissa ed eccessivamente dilatata.

Conclusioni

Concludiamo questa recensione di The Fame Game, sottolineando come la serie ci trasporti nel patinato mondo di Bollywood. Un thriller interessante ma forse troppo lungo, lo spettatore potrebbe scoraggiarsi.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
2.0/5

Perché ci piace

  • La storia interessante e coinvolgente.
  • Mette sul tavolo diversi temi...

Cosa non va

  • ...anche se non tutti sono ben approfonditi.
  • La storia a tratti si trascina e nel complesso la serie risulta un po' troppo lunga.
  • La recitazione è degli interpreti risulta un po' sopra le righe.