The Elixir, recensione: lo zombie-movie indonesiano convince a metà

Al centro di The Elixir la lotta per la sopravvivenza di un gruppo di personaggi, rimasti bloccati in un villaggio di campagna invaso dai morti viventi. Su Netflix.

Un'immagine promozionale di The Elixir

L'Indonesia ha sviluppato negli ultimi anni una propria identità di genere sempre più riconoscibile, sicuramente merito di registi ormai conosciuti anche al di fuori dei confini nazionali come Joko Anwar e Timo Tjahjanto, ma anche per quella capacità di fondere il folklore locale con le regole dell'horror moderno, conquistando sempre più spazio nei festival internazionali.

Una Scena Di The Elixir
Zombi in agguato in The Elixir

Arriva direttamente nel catalogo di Netflix questa nuova esclusiva della piattaforma, intitolata The Elixir e diretta da quel Kimo Stamboel che ricordiamo per DreadOut (2019) e per aver co-firmato con il succitato Tjahjanto alcuni cult a quattro mani, tra cui Macabre (2009). Ci troviamo davanti ad un horror che promette di esplorare le zone oscure della medicina tradizionale, appoggiandosi ad un immaginario da zombie-movie in grado di intercettare i gusti di un pubblico globale.

The Elixir: la morte ti fa beffa

Sadimin, un uomo d'affari in difficoltà, è pronto a tutto pur d rimettere in sesto l'attività di famiglia ormai in declino. Quando scopre una ricetta miracolosa di jamu (tradizione erboristica locale), capace di invertire l'invecchiamento, pensa di aver trovato la gallina dalle uova d'oro. Ma il preparato, provato su se stesso come cavia, comincia ben presto a manifestare dei spaventosi effetti collaterali.

Fuga Dall Orrore In The Elixir
La fuga non sarà semplice per i malcapitati protagonisti

Mentre si trova insieme ai suoi cari, l'uomo comincia a essere vittima di un'orribile mutazione che lo trasforma in una creatura feroce e affamata di sangue umano. Chiunque venga morso da lui viene contagiato e l'epidemia finisce per diffondersi in tutta la zona, manifestandosi anche nel vicino villaggio che diventa un vero e proprio palcoscenico degli orrori. La lotta per la sopravvivenza non sarà mai così ardua e metterà a dura prova il rapporto tra Kenes e Karina, rispettivamente figlia e seconda moglie del "paziente zero", un tempo grandi amiche.

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Senza un attimo di tregua

La prima mezzora è quella atta a carburare e, dopo il breve prologo già "avanti nel tempo" che ci mostra i segni della spaventosa mutazione, il lungo flashback ci permette di scoprire di più su quel nucleo familiare che sarà poi anche il nucleo di personaggi principali, impegnati nella disperata fuga per la salvezza. Si cerca di sfruttare l'isolamento geografico di queste campagne dimenticate per amplificare il senso di vulnerabilità di chi lì si trova a dover lottare per la propria vita, in campi aperti e con pochi luoghi dove potersi rifugiare.

Orrore In Agguato In The Elixir
La mutazione è in atto in The Elixir

Da quando la prima trasformazione ha inizio, si sussegue il classico ambaradan tipico degli zombie-movie moderni, con questi velocissimi e assatanati come non mai, pronti a dare la caccia e ad attaccare a fauci aperte chiunque incontrino sulla loro strada. Una sete di sangue continua e impellente, interrotta soltanto dalla pioggia che agisce come elemento di distrazione e regala qualche scampolo di speranza ai protagonisti.

Tutto già visto, ma coinvolgente

Corpi che si lacerano, emoglobina a go-go, gesta di sacrificio, ultimi addii e molto altro ancora, in due ore di visione che richiamano un immaginario alquanto risaputo. La sceneggiatura insomma, pur godibile, non è certamente il punto di forza di The Elixir, che tolta qualche sporadica novità legata per l'appunto all'ambientazione e agli effetti delle condizioni atmosferiche, segue delle linee guida più che consolidate.

Un Frame Di The Elixir
Un'immagine di The Elixir

Laddove l'operazione si rivela un sano e accattivante passatempo per i fan del genere è nella buona gestione degli effetti pratici e del make-up, con una qualità costante nell'estetica delle numerose comparse e un'altrettanta solida mano ferma quando si tratta di approntare scene di massa, con in particolare una sequenza di "accerchiamento" nel finale che aumenta notevolmente i livelli di ansia, claustrofobica e opprimente quanto basta.

Chi forse si sarebbe aspettato un nuovo cult asiatico sui livelli del sadico e violentissimo The Sadness (2021) - recuperate questa perla taiwanese, edita anche nel nostro Paese, se avete lo stomaco adatto - resterà probabilmente deluso, in quanto qua di nuovo vi è poco o nulla, a cominciare da quell'epilogo che suggerisce un potenziale sequel. Ma ciò nonostante per chi vive a pane e morti viventi la visione potrà regalare qualche soddisfazione.

Conclusioni

La chimera dell'eterna giovinezza genera ancora una volta mostri in questa produzione indonesiana, che si inserisce nel filone degli zombie-movie moderni senza troppa originalità. Dopo la prima mezzora ha inizio quella carneficina che caratterizzerà il restante minutaggio, con almeno un paio di sequenze dal notevole impatto tensivo e un buon comparto tecnico ed effettistico a supportare quest'epidemia di morti viventi fuori controllo. The Elixir non brilla in quanto a personalità narrativa, ma recupera con una scattante messa in scena a tutta azione, procedendo spedito come un treno infernale fino all'aperto capolinea.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Effetti pratici convincenti.
  • Azione a più non posso.
  • Una sana violenza di genere.

Cosa non va

  • Sceneggiatura e personaggi poco sviluppati.
  • Alcuni spunti potenzialmente interessanti persi per strada.