Un viaggio ai confini della Terra per ritrovare se stessi. Un'avventura dai risvolti tutti da scoprire per confutare le proprie teorie ed affermarsi nella propria professione. È così che apriamo questa recensione di The Aeronauts, film di Tom Harper presentato durante la Festa del Cinema di Roma e disponibile su Amazon Prime Video dal 20 dicembre.
Questo lungometraggio, che si basa su una storia vera, vuole gettare luce su quelle persone che, nell'ormai lontano diciannovesimo secolo, hanno dato la loro vita alla scoperta di nuove conoscenze, sottolineando che solo grazie ai sogni dell'uomo e alla sua forza combattiva è possibile andare oltre la comfort zone e cambiare il mondo.
Nel blu dipinto di blu per cambiare il mondo (e se stessi)
We took to the skies to change the world, but you don't change the world simply by looking at it. You change it by living in it. (Amelia Wren)
Ambientato nella seconda metà del 1800, The Aeronauts vuole raccontare la storia vera di James Glaisher, un ambizioso scienziato, meteorologo, astronomo e aeronauta inglese che un giorno di settembre del 1862 prese il volo su un pallone aerostatico per confutare le sue teorie riguardo la meteorologia. Nel film di Tom Harper, James (Eddie Redmayne) parte all'avventura insieme alla benestante vedova Amelia Wren (Felicity Jones), grande esperta di mongolfiere e palloni aerostatici, oltre che performer in occasioni di eventi sempre legati al mondo dei palloni aerostatici.
I due decidono di dare vita ad un'impresa senza precedenti: intraprendere una spedizione a bordo di un pallone aerostatico al fine di volare e arrivare in quella porzione di cielo in cui nessuna donna o uomo è mai stato. Volare più in alto di chiunque altro nella storia significa non solo legare il proprio nome all'impresa, ma infrangere un record di altezza di oltre 7mila piedi. Ma un viaggio di questo tipo non può che riservare una serie di imprevisti, non solo legati al tempo, ma anche rispetto al fare i conti con se stessi, con le proprie aspirazioni e, soprattutto, con il proprio passato.
Nonostante i protagonisti prendano il volo, The Aeronauts rimane statico
Sebbene The Aeronauts tratti il tema dei palloni aerostatici, del viaggio verso quel cielo tanto sognato e desiderato, il film non prende quasi mai il volo e rimane ancorato saldamente a terra per colpa di alcune zavorre che non vogliono concedergli un po' di quota. Tra sogni e flashback che vanno a narrare il passato dei due protagonisti, il film rimane segnato da evidenti problemi di sceneggiatura e di ritmo, tra tempo presente e passato, che non vengono mai risolti. Sicuramente, il fine era quello di dare uno spessore e un background ai personaggi, in modo da spiegare il perché di certe scelte e la volontà di andare verso quell'infinito tanto aspirato: se le premesse sono queste, esse stesse portano in sostanza al fallimento di tali obiettivi perché ciò che viene restituito allo spettatore è esattamente il contrario, ovvero la presenza di personaggi pressoché bidimensionali, dei quali vengono date informazioni senza un filo conduttore preciso.
Scritta da Tom Harper e Jack Thorne, la sceneggiatura sembra essere figlia di qualche passo falso compiuto durante il passaggio che va dalla teoria alla pratica e ciò non viene agevolato dalle inquadrature dello stesso Harper che sembra non riuscire a cogliere le emozioni profonde dei due protagonisti, tra contemplazione e disperazione, riuscendo solo nell'intendo di catturare quel senso di libertà con campi lunghissimi che riprendono il pallone aerostatico nella sua solitudine in un cielo infinito.
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Un film che viene retto da un cast ben rodato e in sintonia
Dopo La teoria del tutto, con The Aeronauts è possibile rivedere sul grande schermo Eddie Redmayne e Felicity Jones, nei panni dello scienziato James Glaisher e della pilota Amelia Wren. Nonostante i loro personaggi rimangano superficiali, sono proprio i due attori a conferire, nei limiti del possibile, un po' di anima, un ventaglio di emozioni dipanate sui loro volti, tra vento, pioggia e freddo. Visi che cercano di comunicare il senso di libertà finalmente raggiunto da Amelia e James dopo aver superato gli ostacoli che la vita gli ha posto sulla strada. L'intesa esistente tra Jones e Redmayne c'è ed è palpabile: i due sono una coppia già rodata che continua a funzionare benissimo tra sguardi di intesa ed occhi che si incontrano.
Conclusioni
Nel concludere la recensione di The Aeronauts è opportuno sottolineare come, nonostante l'impegno e le premesse, il film non riesca quasi mai a decollare davvero a causa di un ritmo narrativo e di una sceneggiatura che non concedono spessore ai due protagonisti, ritratti in maniera quasi bidimensionale e senza la giusta profondità d'animo.
Perché ci piace
- L'intesa tra i due protagonisti è palpabile e armoniosa.
- La storia è innovativa e interessante nelle premesse.
Cosa non va
- Le inquadrature troppo statiche seguono una sceneggiatura che sembra senza filo logico