Siete già sugli spalti pronti a fare il tifo? La seconda stagione di Ted Lasso è arrivata: disponibile dal 23 luglio su Apple TV+ con un nuovo episodio ogni venerdì (12 in tutto), la serie con protagonista un coach di football americano che vola in Inghilterra per allenare una squadra di calcio inglese è tornata.
Dopo aver vinto il Golden Globe 2021 come miglior attore in una serie commedia o musicale, Jason Sudeikis torna ai baffi e al fischietto di coach Lasso, guidando un team che, in appena un anno, è riuscito a mettere d'accordo pubblico e critica, guadagnandosi ben 20 nomination ai prossimi Emmy.
Creata da Bill Lawrence (già autore di Scrubs) a partire da uno sketch che Jason Sudeikis ha realizzato nel 2013 per NBC Sports, Ted Lasso non è semplicemente una serie sul calcio: è una serie sull'importanza della gentilezza e di costruire dei legami autentici con le persone che ci circondano. Ne abbiamo parlato con il protagonista e con Brendan Hunt, che ha il ruolo di coach Beard, l'inseparabile braccio destro di Ted.
La video intervista a Jason Sudeikis e Brendan Hunt
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Ted Lasso e la gentilezza
Ted è così gentile da essere quasi inquietante: siamo abituati a persone fastidiose come Jamie Tartt, quando invece qualcuno è gentile come Ted pensiamo abbia qualcosa da nascondere. Secondo voi perché oggi essere gentili è una cosa strana?
Jason Sudeikis: È vero e questo dice molto più su di noi che non su quella persona. L'ho notato anche io. Anche io ho provato la stessa confusione e cinismo nei confronti delle persone e delle loro motivazioni, celate o manifeste. A volte succede ciò che ti aspetti, altre, se permetti agli altri di essere se stessi, che può voler dire anche la loro versione peggiore, puoi trovare anche un lato positivo.
Brendan Hunt: In America abbiamo un'icona culturale, Mr. Rogers, un equivalente italiano potrebbe essere Gianfranco Zola, su cui hanno fatto un documentario e mentre lo guardi pensi: adesso si scopre che non era così gentile, aspetta e vedi! E invece no: era davvero gentile. È possibile che ci sia qualcuno così, solo che a volte ce lo dimentichiamo. Vediamo dove ci porta questa passeggiata con Ted Lasso.
Ted Lasso e il cartello "believe"
Ted mette nello spogliatoio un cartello con la parola: "credi!" Ma a volte è difficile credere ogni giorno. Come si fa? Come possiamo crederci sempre?
Jason Sudeikis: Magari semplicemente capendo in cosa vuoi credere. Se credi che giocherai in NBA ma sei alto un metro e cinquanta, o, come me, un 45enne alto solo 1,85 del Kansas, probabilmente non succederà. Quindi forse se credo che guarderò le finali di Eastern Conference stasera magari è tutto ciò in cui ho bisogno di credere.
Brendan Hunt: Le opzioni sono crederci o non crederci. Che tu ci creda o no non avrà effetto sulla cosa in cui credi. Ma se lo fai il tuo spirito sarà migliore. Quindi fallo e basta! Come direbbe un vecchio amico dell'Oregon.
Ted Lasso: "più curiosi e meno critici"
Come possiamo essere "più curiosi e meno critici?" è un motto bellissimo, ma è difficile. Come si fa?
Jason Sudeikis: Aaron Burr direbbe di parlare di meno e...
Brendan Hunt: ... sorridere di più.
Jason Sudeikis: Sorridere di più.
Brendan Hunt: In quel caso non è l'eroe però.
Jason Sudeikis: Lo so ma, oltre a sorridere, ascoltando. Bisognerebbe ascoltare un po' di più. E anche non avendo paura di fare domande anche se hai paura che potrebbero ridere di te. Non ho visto il finale di Hamilton, quindi non so che succede.
Brendan Hunt: Ma è fondamentale!
Jason Sudeikis: Lo so ma continuano a fare tutti quei film della Pixar! C'è troppa scelta, non so che fare!