Tanino Liberatore e l'altro lato delle immagini: "Che mondo incasinato. Ma la speranza è nei giovani"

"Ranxerox sarebbe impensabile oggi. Lucy? Guardava le stelle, noi guardiamo i missili". Mezz'ora al telefono con l'illustratore, fumettista, artista nonché magister del Comicon di Napoli 2025.

Tanino Liberatore

"Altro che triplete... Non vinciamo nulla quest'anno. E ora che vado a Napoli, mi prenderanno tutti per il culo". Sul finire dell'intervista a Tanino Liberatore la nostra chiacchierata vira, inaspettatamente, sul calcio. Passione che ci accomuna. Nato a Quadri, Abruzzo, ma trasferitosi in Francia, tifoso dell'Inter Liberatore è tra gli illustratori, fumettisti, disegnatori più influenti d'Europa. Ma "I fumetti li ho sempre disegnati con altri. Sono più un un fotografo che un regista", ci dice al telefono. L'artista è infatti a Napoli come Magister del Comicon: una mostra a lui dedicata, iniziative speciali, talk e incontri.

Tanino Liberatore Disegno
Tanino all'opera

"A dire la verità sono schivo, quando mi hanno proposto il ruolo ho poi accettato", ci dice Tanino. "Mi piace, e mi piace andare a Napoli, incontri la gente, vedi i tuoi colleghi, valuti un po' come va la nostra storia. Mi piace, anche perché durante l'anno non così tante persone. Per quanto mi riguarda, sono occasioni utili per scambiarsi le idee". E prosegue: "In fondo adesso è complicato ritrovarsi, ma scambiarsi le idee è più facile. Non c'è più un rapporto caloroso, siamo chiusi in noi stessi. Magari abbiamo più rapporti, ma forse siamo pure più soli".

Tanino Liberatore e Andrea Pazienza

Un background colmo di copertine di dischi (celebri quelle di Frank Zappa), e poi le pubblicità, le riviste, il mondo underground, l'amicizia con Andrea Pazienza e poi il trasferimento in Francia negli anni Ottanta. "Abito in Francia, e a dire il vero non seguo nemmeno i fumetti francesi. Non i illustro i comics dal 2007, da Lucy. Come va il nostro mondo? Non va benissimi, sono sincero. I giovani però cominciano a farsi avanti, le cose per una serie di fattori, dovute ad ambienti e persone. Adesso intorno a noi abbiamo un vero casino. Se ci sono persone recettive però ci sarà un modo per far valere le proprie idee".

Tanino Liberatore Foto
Una foto dell'artista

Poi, sul suo lavoro, Tanino Liberatore spiega che: "Il fumetto mi piace, lo faccio bene, ma sono più illustratore. Però... È un lavoraccio, si lavoro troppo. La ripetitività mi uccide. Disegno in un modo snervante. Mi entusiasma comunque fare gli storyboard, quando inizio a disegnare le pagine dopo un po' mi scoccio. Quando mi sono ritrovato a fare fumetti con Raxerox, insieme a Stefano Tamburini e Pazienza, mi sono reso conto fosse un personaggio dalla tecnica da inventare. Nei miei tranche lavoratici, la tecnica corrispondeva ad un nuovo modo di disegnare. Un arricchimento anche dal punto di vista espressivo. La tecnica però non deve essere fine a sé".

A proposito di Andrea Pazienza, che direbbe oggi Paz del mondo in cui viviamo? "Lui era ricettivo, avrebbe detto qualcosa di tragico o di comico. Un genio in tutto".

Ranxerox oggi? Impossibile

Il personaggio di Ranxerox, apparso nel 1978 sulla rivista Cannibale, è stato per certi versi avanguardia pura. Un androide antieroico sboccato e romanesco che ha a che fare con una teenager decisamente viziosa, Lubna. Un personaggio che, oggi, avrebbe difficoltà a trovare uno sbocco. "Molte cose non le abbiamo superate, droga, alcol, violenza", confida l'autore. "Tuttavia, c'è stata la restaurazione vittoriana, purtroppo. Il vero problema adesso sarebbe disegnare Lubna, la bambina di tredici anni. All'epoca nessuno aveva mai pensato al dislivello d'età, e nessuno ci fece caso. C'è stato un cambio culturale, analizzare una figura in base all'età e non a ciò che fa. Il personaggio era il più duro di tutta l'opera. Oggi non potrebbe essere disegnata".

Ranxerox Liberatore
Ranxerox e Lubna

Ranxerox è sempre stato una figura perfetta per essere declinata al cinema. Un film, però, non si è mai potuto realizzare, nonostante un soggetto già steso. Ma qual è il rapporto dell'artista con il grande schermo? "Vedevo due film al giorno, e vedevo di tutto. Ora guardo più le serie a dire il vero, penso a Gomorra, una grande serie. Ma sono un grande fan anche di Romanzo criminale e Bang Bang Baby. Di film bei oggi se ne vedono pochi. Anche i grandi registi sono calati. I migliori film vengono fatti dai giovani. Ho trovato interessante Mondocane, uscito qualche anno fa".

Le stelle di Lucy

Lucy Tanino Liberatore
Lo sguardo di Lucy

In chiusura di intervista, con l'appuntamento fissato al Comicon di Napoli, un pensiero sulla meravigliosa cover di Lucy - La speranza (opera che ha segnato il passaggio dalla matita al digitale). Una giovane esemplare di Australopithecus afarensis con gli occhi all'insù, a scrutare il cielo stellato carica di speranza. Ora, se alziamo gli occhi al cielo, cosa vediamo? "Vediamo i missili che passano da una parte all'altra", dice un disilluso Tanino. "Non ci sono più le stelle. Non sono molto ottimista sinceramente. Viviamo insieme ad una classe politica mondiale di livello molto basso, comandata da nuclei di potere e di soldi. Una questione di miliardari e multinazionali. Com'è possibile che una persona abbia un PIL più grande di uno Stato? L'umanità sta dimostrando di essere la parte peggiore. Ma la Madre Terra è più forte di noi, e ci manderà presto tutti a fanculo".