Onde, spiagge e surfisti, in questa recensione di Surviving Summer - Un'estate travolgente vi parleremo di una serie praticamente perfetta per il periodo estivo e le torride giornate che sono appena iniziate. Disponibile su Netflix dal 3 giugno 2022, questo nuovo teen drama vi porterà nell'estate australiana tra incomprensioni, amori e voglia di vincere. Surviving Summer - Un'estate travolgente, infatti, è una produzione perfettamente cucita addosso ad un determinato target: tutti quegli adolescenti che con l'inizio della bella stagione si preparano a vivere pienamente le loro giornate senza più l'impegno della scuola, quel periodo dell'anno tanto atteso fatto di uscite con gli amici e divertimento dove ogni sentimento e ogni esperienza sembrano amplificarsi e risuonare al ritmo lento della stagione più calda dell'anno. Perfetta per il suo pubblico anche la presenza di Sky Katz, rapper americana già vista nella serie A casa di Raven e nell'undicesima edizione di America's Got Talent, che qui ha per la prima volta un ruolo da protagonista come attrice.
Una trama semplice e diretta
Di sicuro la serie non presenta una trama particolarmente complessa, e sceglie piuttosto di riproporre alcuni dei meccanismi del teen drama adattandoli al contesto. Summer è una ragazza di New York ribelle e indipendente, che dopo essersi messa per l'ennesima volta nei guai viene mandata da sua madre, con cui sembra non avere un buon rapporto, a stare presso una coppia di amici in Australia. Come previsto, Summer faticherà non poco ad adattarsi ai nuovi ritmi e alla nuova famiglia: tutto è diverso dalla Grande Mela, persino i suoi coetanei che qui sono tutti appassionati surfisti. La ragazza conoscerà così Ari, figlio della famiglia con cui vive, Poppy, surfista di talento, Bodhi, anche lei surfista ma appassionata di social network, e Marlon, un ragazzo venuto dal Brasile proprio per gareggiare nelle prestigiose competizioni di surf che si tengono in quel luogo. Tra tutti loro si stringerà un legame d'amicizia perturbato da quegli amori che caratterizzano l'età adolescenziale e che riempiono giornate dedicate per la maggior parte a cavalcare le onde.
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Lo sport come mezzo di aggregazione
Anche se Summer è la protagonista ufficiale delle vicende, la serie ben presto si concentra anche sui suoi amici, tutti ragazzi in cerca di una propria posizione nell'olimpo del surf, un posto nel mondo che gli appartenga e in qualche modo li definisca. Come buona parte dei teen drama, infatti, anche Surviving Summer altro non è che una storia di formazione: un gruppo di ragazzi che attraverso lo sport e la competizione trovano grinta e motivazioni utili ad affrontare le problematiche quotidiane che li affliggono, un mezzo che li unisce e allo stesso tempo getta le basi per la loro crescita. Nel seguire quasi alla lettera i canoni del genere, però, la serie finisce per scivolare su qualche cliché di troppo e l'effetto è l'estrema prevedibilità delle vicende e degli intrecci principali, che appassionano ma senza creare mai ansia o preoccupazione per nessuno dei protagonisti.
Una serie ricca di tematiche
Importanti sono anche le diverse tematiche che la serie si prefigge di affrontare: dalla perdita alle delusioni amorose fino a giungere alla salute mentale, tutto è trattato con estrema semplicità, a volte troppa. La serie è adatta anche ad un pubblico di preadolescenti, quindi non ci stupiamo se decide di non mostrare troppo, di non andare troppo a fondo di alcune questioni edulcorandole, ma l'effetto che comunque restituisce è quello di una certa superficialità nel raccontare alcune problematiche anche di un certa importanza e delicatezza. Surviving Summer rimane così una serie leggera e adatta a tutti, una produzione perfetta per passare una torrida serata estiva tra bibite ghiacciate e divano, sognando di immergersi nell'oceano, tra le sue onde e la sua brezza.
Conclusioni
Per riassumere la nostra recensione di Surviving Summer - Un’estate travolgente possiamo affermare che questa di Netflix è una serie fresca e leggera, perfetta per il periodo estivo e per il suo target. Essendo un teen drama si rivolge, infatti, principalmente ad adolescenti e preadolescenti che potranno facilmente immedesimarsi nei protagonisti. Nel seguire alla lettera i canoni del genere questa produzione pecca un po’ di prevedibilità ma soprattutto di superficialità nell’affrontare tematiche anche molto delicate.
Perché ci piace
- La freschezza e la leggerezza della serie.
- Lo sport raccontato come mezzo di aggregazione e crescita.
Cosa non va
- La prevedibilità di alcuni intrecci di trama.
- Le tematiche trattate con un po’ troppa superficialità.