Il 26 giugno Batman ha compiuto 80 anni: per celebrare questo importante compleanno, a Milano è stata inaugurata, lo scorso 28 giugno, la mostra Batman: 80 Years of Technology al Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci (dove potrà essere visitata fino al 10 settembre) e anche il Giffoni Film Festival ha voluto dare il proprio contributo. Il 26 luglio Batman è stato infatti il re di Giffoni 2019, grazie alla proiezione in anteprima del film di animazione Batman: Hush (su Infinity in esclusiva dal 20 agosto e dal 21 settembre su tutte le altre piattaforme digitali) e alla masterclass #Batman80, tenuta da Carmine Di Giandomenico, matita di punta di DC Comics dal 2015.
Disegnatore per Marvel (Iron Man, Fantastici 4 e Spider-Man), Bonelli (Dylan Dog e Orfani) ed entrato nel Guinness dei primati per aver disegnato 56 tavole in 42 ore, Carmine Di Giandomenico si occupa ora principalmente di eroi DC, tra cui The Flash e ovviamente Batman, a cui ha anche cambiato il mantello: "L'ho reso un po' più dinamico" ci ha detto a Giffoni, proseguendo: "Mi sono divertito a reinterpretare il personaggio di Batman in una chiave più vicina a quella di Frank Miller, perché il mio stile è più lineare, linea chiara come si dice nel gergo: ho cercato quindi di aumentare le ombre e far rivivere quel noir che mi ha sempre affascinato nel Dark Knight di Frank Miller".
La video intervista a Carmine Di Giandomenico
Robert Pattinson è il nuovo Batman: per Carmine Di Giandomenico è un sì
A proposito di Frank Miller: il Batman cinematografico uscente, Ben Affleck, è molto vicino nell'aspetto a quello dei fumetti di Miller. Cosa ne pensa quindi Carmine Di Giandomenico della scelta di Warner Bros. di reclutare Robert Pattinson come nuovo Uomo Pipistrello? "Per me ci può stare: dipende da come viene strutturata la storia. Il Batman di Ben Affleck racconta un eroe già vecchio, non a caso ha i capelli brizzolati, è un Uomo Pipistrello che ha già vissuto delle avventure. Se hanno intenzione di fare un refresh del personaggio e puntare nuovamente sulle origini del personaggio penso che sia la scelta più azzeccata".
Il fumettista per il momento è legato a Bruce Wayne, ma in realtà il suo cuore batte per Clark Kent: è stato proprio l'amore per Superman a convincerlo a passare da Marvel a DC Comics: "Con Marvel era finito il contatto di esclusiva, nello stesso momento stavo lavorando al remake di Dylan Dog Il lungo addio e, mentre aspettavo notizie da Marvel, è arrivata l'email della DC. Ci ho pensato molto prima di rispondere, ma poi ha vinto la passione che ho per il personaggio di Superman: ho deciso quindi di collaborare con DC con la speranza di arrivare prima o poi al personaggio di Superman. Chissà: non è un segreto che ho una mia idea per una storia di Superman che spero che DC possa prendere in considerazione. Per il momento sto per cominciare una piccola avventura su Batgirl".
Batman vs Superman: per Carmine Di Giandomenico l'Uomo d'acciaio è più affascinante dell'Uomo pipistrello
Cinematograficamente parlando Batman è l'eroe che più ha affascinato registi e pubblico: Bruce Wayne non ha poteri, se non quello di sconfiggere le sue paure e usare la sua ricchezza per combattere il crimine, fatto che lo rende molto più umano dei suoi colleghi e quindi vicino a lettori e spettatori. Carmine Di Giandomenico invece non la pensa così, anzi, filosoficamente è molto vicino a Quentin Tarantino, quando, in Kill Bill: Volume 2, fa dire a Bill (David Carradine) che "Superman non diventa Superman, Superman è nato Superman": "Superman per me è il personaggio più completo e complicato da gestire" ci ha detto il fumettista, spiegando meglio: "Ha delle cose in comune con Batman, sono entrambi orfani, Superman è orfano della propria famiglia kryptoniana, di Jor-El e Lara, quindi non ha realmente conosciuto il suo pianeta, solo in maniera trasversale. Non ha mai fatto esperienza di ciò che vuol dire vivere come un kryptoniano. Anche Batman è orfano per via di un dramma molto forte e poi è cresciuto con Alfred, il maggiordomo che gli ha fatto da famiglia".
Batman e Superman al cinema: 10 cose che (forse) non sapete sui due più grandi supereroi dei fumetti
"Questa cosa li accomuna, ma Superman è più fragile: perché rappresenta il fallimento del dio. Il Superman raccontato da Mario Puzo e Richard Donner capiamo perché Superman sia così attratto dalla razza umana e voglia difenderla: si nasconde perché ha paura di esporsi perché crede di non essere accettato, vuole stare in disparte, come gli ha insegnato il padre, ma allo stesso tempo vuole proteggere gli esseri umani, perché nonostante sia in grado di volare, di fare qualsiasi cosa come un dio, non è capace di far ripartire un cuore, cosa raccontata con la morte di Jonathan Kent. Quello è il primo fallimento di Superman. Non è un dio infallibile".
Batman si lamenta quindi da 80 anni ma in realtà anche Superman ha problemi? "Superman si lamenta in silenzio" ha detto ridendo Di Giandomenico, continuando "È molto più complesso: è un personaggio che durante il giorno deve stare attento a come stringe una mano, a non respirare troppo forte, a starnutire... Tutto questo porta dello stress: la parte contorta, il lato oscuro ce l'ha anche Superman, non è così puro. Come Batman non è così scuro: negli anni '70 picchiava i teppisti e faceva battute come Spider-Man. È Frank Miller che lo ha reso più dark".