Ci sono voluti più di 30 anni per avere un sequel de Il ritorno dello Jedi, per scoprire cosa fosse successo a Luke, Leia, Han, Chewbecca e tutti gli altri in seguito alla morte dell'imperatore Palpatine. C'è voluto il film di J.J. Abrams, Star Wars: Il risveglio della forza, per avere alcune risposte alle mille domande che i fan si sono posti in questi decenni, "preoccupati" del destino di alcuni dei personaggi cinematografici più amati ed iconici di tutti i tempi. Nel frattempo decine di libri, fumetti e videogiochi avevano provato a prendere il posto dei film e a raccontare nuove storie, spesso anche di indiscusso valore.
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Poi la Disney ha acquisto la Lucasfilm, ha lanciato una nuova trilogia (a cui, ormai lo sappiamo, ne seguiranno chissà quante altre) e tutto ciò che era stato ipotizzato, scritto e disegnato è diventato "non canone", non più ufficiale. Per capire cosa sia successo a Luke in tutti questi anni di attesa dovremo giustamente aspettare il prossimo film, Star Wars: Gli ultimi Jedi, ma intanto a poche settimane dall'uscita dell'episodio VIII arriva questo videogioco intitolato Star Wars Battlefront II che, a differenza del precedente di due anni fa, non si limita a far combattere decine e decine di giocatori in multiplayer, ma ha anche l'ambizione di voler raccontare una nuova storia. E di far luce su alcuni dei misteri della saga più importante della storia del cinema.
Tanto tempo fa, su console lontane lontane
La saga di Star Wars: Battlefront ha inizio nel 2004, quando per PC, Xbox e Playstation 2 arrivò questo videogioco che permetteva ai fan della saga di ripercorrere alcune delle battaglie della trilogia prequel (Episodio I e II in realtà, il III non era ancora arrivato nei cinema) e di scegliere la propria fazione, ribelli o impero. Più o meno la stessa cosa si è ripetuta in tutti i titoli successivi, con una crescente attenzione verso l'aspetto multiplayer e sempre meno verso la modalità storia.
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Con questo nuovo Star Wars Battlefront II - disponibile per PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows - le cose finalmente cambiano e noi appassionati di cinema e della saga possiamo goderci non solo le sempre più straordinarie ambientazioni perfettamente ricreate, non solo la possibilità di impersonare tutti i suoi più significativi personaggi (dai classici Luke, Yoda e Darth Vader fino a i più recenti Rey e Kylo Ren) ma anche una storia scritta ad hoc. E la cosa si fa ben più interessante se la storia in questione prende il via proprio alla fine de Il ritorno dello Jedi, con la distruzione della nuova Morte Nera e il decesso di Palpatine. Con quella che, apparentemente, sembrava la fine dell'Impero.
Scopriamo, e sappiamo, che in realtà non è così. Anzi ci ritroviamo ad impersonare la combattiva Iden Versio, comandante delle Forze Speciali Imperiali e leader dell'unità Inferno, proprio mentre cerca di eliminare una volta per tutte la minaccia ribelle e riportare l'ordine nell'Impero che l'ha cresciuta ed addestrata. Se l'idea di impersonare una "cattiva" non vi convince, aspettatevi pure un brusco cambiamento di fronte al momento in cui la nostra eroina scoprirà quali sono i reali piani degli Ammiragli che hanno preso il comando della flotta imperiale.
Il lato oscuro del licensing
L'idea di base, ammettiamolo, è piuttosto ambiziosa e invitante per tutti gli appassionati di Star Wars. Il partire da Il ritorno dello Jedi e arrivare fino a Il risveglio della forza, mostrandoci quali sono stati i vari step da parte di entrambe le fazioni, poi è particolarmente intelligente. Il risultato però è molto al di sotto delle aspettative: la storia di Iden Versio e delle persone che la circondano non è certamente delle più originali e il personaggio in sé non ha abbastanza carisma o spazio per diventare una nuova icona dell'universo starwarsiano, ma non è questo il vero problema. Perché quello che delude maggiormente è il non aver sfruttato come avrebbero potuto le enormi potenzialità a disposizione degli sviluppatori.
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Perché se mi fai giocare come Luke Skywalker ma al massimo mi fai uccidere a suon di spada laser una decina di stormtrooper e un'infinità di insettoni giganti vuol dire che ti sei limitato a fare davvero il minimo indispensabile. Vuol dire che Luke è stato inserito lì solo perché non poteva non esserci, ma ai fini della storia è ininfluente e quindi anche il divertimento che il giocatore può trarne è molto, ma molto limitato. Lo stesso vale anche per gli scenari: perché, per esempio, portarci sulla luna boscosa di Endor se poi non possiamo partecipare alle battaglie degli Ewok? E perché inserire un Kylo Ren e - forse - qualche vago riferimento a Rey e alle sue origini se poi comunque al giocatore/fan non arriva nulla di nuovo?
Sicuramente la EA DICE che si è occupata del gioco si sarà dovuta scontrare con i mille paletti imposti dalla Disney e con l'impossibilità di anticipare la trama dei prossimi film, ma a questo punto non si capisce perché semplicemente non ci si sia limitati a far rigiocare avvenimenti e battaglie storiche del passato, a far rivivere alcuni momenti della storia ovviamente arcinoti a tutti, ma comunque sempre piacevoli da rievocare e rivedere. Poi certo, la parte single player e la storia sono solo la punta dell'iceberg di un gioco del genere (ma per una recensione dettagliata del videogame come sempre vi rimandiamo ai nostri cugini di Multiplayer.it), ma l'impressione è che anche questo Star Wars Battlefront II sia l'ennesima occasione mancata. Ed è assurdo pensare che ad oggi, il più grande franchise cinematografico del mondo, lo stesso che genera milioni tra merchandising e giochi di ogni tipo, non abbia ancora una degna trasposizione videoludica sulle console di nuova generazione.
Movieplayer.it
2.5/5