Solo Leveling - Arise from the Shadow, la recensione: primi episodi da record e ottime premesse

La seconda stagione è finalmente arrivata su Crunchyroll, infrangendo tutti i record di gradimento. Ecco cosa ne pensiamo.

Un'immagine di presentazione della seconda stagione di Solo Leveling

È stato uno degli anime rivelazione dello scorso anno: stiamo parlando di Solo Leveling, adattamento nipponico della celebre serie di light novel, poi diventata un manhwa, coreani che ha conquistato un numero sempre maggiore di fan, convincendo non solo chi si approcciava al titolo in prima battuta ma anche tutti coloro che conoscevano fumetto e romanzi e che hanno riscontrato, pur a fronte dei necessari cambiamenti, una fedeltà e una qualità effettivamente soddisfacente.

Solo Leveling Stagione 2 Protagonista
Sung Jinwoo in una scena

Dopo il film arrivato anche nelle nostre sale, Solo Leveling: Reawakening, questa serie ha deciso di iniziare, proprio come il suo protagonista, a battere ogni record, aggiudicandosi in meno di 24 ore dal rilascio dell'attesa seconda stagione, il titolo di episodio più apprezzato della piattaforma, con un conteggio ragguardevole di pollici in su.

Dopo una stagione 1 di ottimo livello ma piuttosto introduttiva, infatti, ora in Arise from the Shadow ci troviamo davanti a due episodi, che facevano già parte del film distribuito al cinema ma che ora diventeranno disponibili settimanalmente a tutti gli abbonati della piattaforma Crunchyroll, casa sicura degli amanti dell'animazione orientale. Le vicende di Sung Jinwoo, quindi, continuano ad appassionare e costituiscono, per una serie di motivi che ora affronteremo nel dettaglio, una delle storie più interessanti da seguire in questa stagione invernale. Ovviamente se non volete spoiler sulla prima stagione aspettate di terminarne la visione e poi tornate su questa recensione.

Dove eravamo rimasti?

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Il protagonista nella prima stagione

Sung jinwoo era conosciuto come l'hunter più debole del mondo: appartenente al grado E, infatti, rimaneva costantemente ferito nei dungeon, fino a che quasi non ci rimette la vita in una spedizione che si rivela ben più complessa di quello che ci si aspettava. Da quel momento il ragazzo inizia ad interagire con quello che chiamerà "Il Sitema": una serie di schermate, simili a quelle di un videogioco, che gli impongono di allenarsi e salire di livello. Pena per la disobbedienza: la morte. Jinwoo comincia così a cambiare, mentalmente e fisicamente e a potenziarsi.

Negli ultimi episodi della scorsa stagione, infatti, determinato ad ottenere una classe entra in un dungeon propostogli dal sistema dove, dopo una lunghissima ed estenuante battaglia, ottiene la classe che forse meno si aspettava, ovvero quella di Necromante, divenendo così in grado di utilizzare come un esercito le emanazioni dei nemici soggiogati.

Arise from the Shadow: nuovi episodi, nuove sfide

Solo Leveling Stagione 2 Sung Jinwoo Necromante
Un'immagine di Solo Leveling: Arise From the Sadow

La stagione 2 riprende le vicende esattamente da dove si erano interrotte: Sung Jinwoo e Yoo Jinho stanno acquistando dungeon di livello C per cercare di farsi un nome e costituire una gilda per conto della società del padre di Jinho. Per avere credibilità assumono hunter inesperti o con problemi che pagano profumatamente ma poi lasciano fuori dagli scontri.

Tra questi c'è Han Song-Yi, grado E, un'adolescente che ha lasciato gli studi e che segue il protagonista in una spedizione che poi si rivela un temibile dungeon rosso: una quest ad alta difficoltà dalla quale è impossibile uscire se non battendo il boss finale. Jinwoo, parte di una squadra dove ci sono anche membri dell'associazione degli Hunter, dovrà garantire l'incolumità dei suoi compagni cercando di non svelare tutte le sue carte, specialmente all'associazione che sempre di più nutre sospetti nei suoi confronti.

Solo Leveling ancora più avvincente

Solo Leveling Stagione 2 Immagine
Il protagonista in una scena della seconda stagione

Inutile girarci troppo intorno: l'entusiasmo dimostrato dagli utenti di Crunchyroll è assolutamente giustificato. Solo Leveling: Arise From the Sadow riesce a mantenere alta l'asticella della qualità sia narrativa che tecnica. Dal punto di vista della storia Sung Jiwoo rimane elemento assolutamente portante, centro di gravità di una vicenda intricata che, rispetto al webtoon e alle novel risulta più concitata e le quali tempistiche vengono gestite alla perfezione per garantire quella fame di nuovi episodi che contraddistingueva specialmente la seconda parte della prima stagione.

Nel mantenere il protagonista come focus principale a risentirne, almeno per ora, sono i personaggi secondari, tratteggiati con una certa superficialità, elemento che riduce un po' l'empatia e l'apprensione dello spettatore nei loro confronti. Ovviamente coloro che già conoscono la storia potranno cogliere diversi dettagli che al semplice spettatore potrebbero sfuggire.

Resa tecnica e musiche

Solo Leveling Stagione2 Sung Jiwoo
Sung Jinwoo mentre combatte

Anche la resa tecnica è ottima: combattimenti e scene d'azione ben gestite rappresentano l'anima dell'intera serie che fa della dinamicità e della violenza il motore per la crescita del protagonista. Dopotutto dietro alla fluidità delle animazioni c'è la A-1 Pictures, ormai storica sussidiaria di Aniplex, che ha dimostrato più e più volte di poter garantire una certa costanza nella qualità del suo lavoro.

Menzione doverosa ai nuovi brani di apertura, ad opera di LiSA (feat. Felix degli Stray Kids), e chiusura: la voce dell'esecutore della ending in particolare suonerà familiare agli appassionati del genere. Stiamo parlando di TK (Toru Kitajime) autore ed esecutore dell'iconica opening dell'anime Tokyo Ghoul e che qui torna con la band Ling tosite sigure per un pezzo che entrerà sicuramente nelle vostre playlist.

Conclusioni

Una seconda stagione partita con i migliori auspici questa Solo Leveling - Arise From the Shadows, che riprende le vicende esattamente da dove si erano interrotte, mantenendo alta la qualità sia narrativa che visiva. Una buona scrittura interamente centrata sulla figura del protagonista, infatti, si sposa con animazioni fluide e di ottima qualità che, almeno nei primi episodi, riescono a catturare totalmente l'attenzione dello spettatore. Qualche perplessità, invece, sui personaggi secondari, ancora troppo superficiali.

Movieplayer.it
3.5/5

Perché ci piace

  • La scrittura che garantisce un buon ritmo alla narrazione.
  • La realizzazione tecnica di ottima qualità.
  • Opening e Ending: due brani che entreranno da subito nelle vostre playlist.

Cosa non va

  • I personaggi secondari, raccontati ancora con troppa superficialità.