C'era una volta la favola ma forse le bambine di oggi potrebbero essere troppo disincantate per crederci ancora. Castelli e corone sono davvero superati? La serie animata Sofia La principessa sembra dirci l'esatto contrario perché riporta nella vita delle più piccole tutta la magia delle fiabe classiche ma con un tocco d'incredibile modernità. In onda su Disney Junior dall'11 maggio ogni sabato alle ore 19.00, verrà anticipata da uno speciale in arrivo sabato 13 aprile alle ore 14.00.
Le novità di questa serie sono molteplici, come ha spiegato durante la presentazione alla stampa a Milano Dario Rodino, Vice President e General Manager TV Channels Disney Italia. In effetti Sofia non è una principessa come le tante: ha una vita tranquilla nel mondo incantato di Enchantia fino a quando la mamma non decide di sposare il re. Il trasferimento a palazzo non è indolore, perché ci sono due fratellastri da tenere a bada, Amber e James, e molte regole sull'etichetta di corte da memorizzare. Ad insegnarle nella Royal Prep, l'accademia che tutti i piccoli blasonati devono frequentare, ci pensano le tre fate de La Bella Addormentata, Fauna, Flora e Serenella. Questi tre formidabili personaggi non saranno gli unici a fare incursione nella vita della piccola Sofia: tra un'avventura e l'altra potrà persino conoscere Cenerentola.
L'arrivo in Italia della serie animata ha permesso di capire meglio i sogni e le speranze delle bambine, attraverso l'indagine Doxa "Principesse - C'era una volta? Il sogno di ieri, oggi e domani", presentata da Cristina Liverani, Research Manager. Tre generazioni sono state messe a confronto: le ragazze dai 15 ai 19 anni (100 intervistate online), le mamme con bambini dai 4 ai 12 anni (245 intervistate online) e le donne/nonne over60 (152 intervistate telefonicamente). Lo scopo resta appunto quello di capire se ha ancora un senso parlare di principesse oggi.
Qual è l'originalità di Sofia - La principessa? Dario Rodino: Sofia è la prima principessa bambina Disney e coniuga innovazione e tradizione. La serie è stata il programma prescolare più visto di tutti i tempi nella storia della tv statunitense. È uno di quei capolavori che appassiona tutte le età e i genitori ritrovano personaggi della loro infanzia.
Qual è il cuore della serie? Dario Rodino: Sofia insegna che essere una principessa non dipende da quello che si ha, ma dai valori che si coltivano.
Oggi le donne credono ancora alle favole? Cristina Liverani: C'è ancora interesse per il mito delle principesse, ma mentre le mamme restano più sognatrici, le nonne appaiono più realistiche e non vorrebbero la corona per le nipoti, che associano alla rinuncia della libertà e alla mancanza di felicità.Chi è la principessa moderna più iconica? Cristina Liverani: Le ragazze si ispirano a Kate, moderna, ambiziosa, ma anche ragazza della porta accanto e possibile amica. Per le nonne, invece, il mito resta Grace Kelly.
Le bambine sognano ancora castelli e principi azzurri? Cristina Liverani: Sì... e se fossero principesse vorrebbero migliorare le cose nel mondo, non vivere isolate in un castello. Alcune bambine hanno risposto che farebbero qualcosa per gli altri o desidererebbero la pace nel mondo, altre più semplicemente andrebbero a scuola solo nel weekend.
Cosa le è piaciuto di Sofia - La principessa? Principessa Giacinta Ruspoli: Mi ha colpito che una donna del popolo abbia sposato il re. Anche mia madre era una ragazza semplice, figlia di un ferroviere in un piccolo paese della Sicilia. Ma le somiglianze con Sofia non sono finite: anch'io ho due sorellastre più grandi e sono convinta che il fatto di rappresentarla come parte di una famiglia allargata rispecchi la realtà italiana.
Per lei, invece, né regno né carrozza? Principessa Giacinta Ruspoli: Non essendoci un ruolo istituzionale per una principessa in Italia, non ho dovuto frequentare un'accademia. Non ho una carrozza, mi sposto in macchina e a volte ho problemi di parcheggio. Per il resto ho avuto un percorso semplificato rispetto a Sofia.
Nella serie Sofia si prepara per il ballo delle debuttanti. Lei vi ha partecipato? Principessa Giacinta Ruspoli: La mia festa per i 16 anni era aperta a tutti e non ha significato alcun ingresso a corte, ma ho ballato con mio padre per ricordare il passato.Vive a Palazzo Ruspoli a Roma. Si può dire che almeno il mito del castello sia rimasto? Principessa Giacinta Ruspoli: Quando ero piccola ho invitato un'amichetta a casa e appena è arrivata mi ha detto: "Ma questo è un museo!". Ci sono rimasta così male che mi sono messa a piangere! Col passare degli anni ho capito che il privilegio di un titolo equivale all'impegno per mantenerlo al meglio, anche attraverso la cura di un palazzo storico come quello in cui vivo.