Smoke, intervista al cast: dalla chemistry fra attori a una storia che gioca a carte scoperte

Taron Egerton, ma anche Journee Smollet passando per Greg Kinnear, Rape Spall e Ntare Guma Mbaho Mwine: le nostre interviste al cast della serie Apple.

Taron Egerton, protagonista di Smoke - Tracce di fuoco

Smoke - Tracce di fuoco non si limita a essere stata concepita, scritta e prodotta dall'acclamato scrittore di Mystic River e Shutter Island Dennis Lehane. È anche interpretata da un cast di sicuro impatto che annovera pure un paio di volti già apparsi anche nella precedente serie che Lehane ha prodotto per Apple TV+, Black Bird. Parliamo di Greg Kinnear, che per molti sarà sempre il vicino di casa del paranoico Melvin Udall di Jack Nicholson in Qualcosa è cambiato e, soprattutto, di Taron Egerton che, in entrambe le serie, è stato anche produttore esecutivo oltre ché protagonista.

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Taron Egerton e Journee Smollet in Smoke - Tracce di fuoco

A condividere la scena con loro anche Jurnee Smollett, Rafe Spall, Anna Chlumsky, John Leguizamo e un attore che, nonostante sia in attività da anni, per molti sarà una rivelazione quasi assoluta, Ntare Guma Mbaho Mwine. Li abbiamo incontrati al junket virtuale della miniserie in nove puntate prodotta da Apple Studios in arrivo in streaming su Apple TV+ a partire dal 27 giugno con i primi due episodi.

Smoke, intervista al cast: Taron Egerton e la sua doppia responsabilità

Alla star di Kingsman: Secret Service e Rocketman abbiamo chiesto quanto sia complicato rivestire il duplice ruolo di protagonista e produttore esecutivo della serie.

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Taron Egerton nei panni di Dave Gudsen

Stando alle sue parole non è stato difficile: "No, non è stato complicato perché in una situazione del genere non è che volessi pubblicizzare troppo la cosa né tantomeno cambiare la maniera con la quale mi comporto sul set". Per Taron Egerton era importante mantenere un approccio easy con i colleghi: "Se cominci a comportarti 'da produttore' su un set finisci per dare l'impressione di un cambiamento del tuo status rispetto a quello degli altri che non è salutare dal mio punto di vista".

Una condizione come la sua ha più a che fare con un coinvolgimento creativo più profondo: "Semmai sono più coinvolto creativamente con quello che viene fatto fuori dal set. Nelle conversazioni e discussioni che si fanno con gli altri produttori riguardo le direzioni da intraprendere anche se naturalmente parliamo di una serie con un autore ben preciso, Dennis Lehane. È lui a scegliere cosa fare e cosa non fare. Ma anche questo è un processo che avviene dopo il confronto. Ecco, direi che il mio credito di produttore esecutivo riflette più che altro tutto questo, più che quello che sono o come mi comporto sul set".

La chemistry con Jurnee Smollett

Nell'economia di una storia come quella alla base di Smoke - Tracce di fuoco, era importante che i due personaggi principali, l'investigatore d'incendi Dave Gudsen di Taron Egerton e la detective Michelle Calderone di Jurnee Smollett, dimostrassero quella chimica necessaria a trasmettere le sfaccettature di un rapporto complesso fra i due. È proprio Jurnee Smollett a spiegarci come abbia lavorato insieme al collega per ottenere questo risultato dopo aver incassato i nostri complimenti per come questa dinamica è stata messa in scena: "Per prima cosa grazie per i complimenti, mi piace quando la gente lo dice anche perché in questo caso non è stato del tutto intenzionale. Taron ed io abbiamo lavorato molto a livello individuale e quando abbiamo poi lavorato sul set si è creata questa magia. Non è intenzionale nel senso che ci siamo nutriti reciprocamente della nostra energia".

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Journee Smollet al junket virtuale della serie

Ma quello dell'attrice è stato comunque un metodo strutturato per certi versi: "Sapendo dove sarebbe andata a parare la serie, avevo compreso che, all'inizio, mi sarei dovuta comportare in una data maniera per una data ragione. All'inizio Michelle si avvicina a lui con umiltà, riconoscendo che era lui quello con esperienza e sopprimendo un po' il suo ego. Sapendo che comunque il mio obbiettivo era dominarlo". E per la gestione delle sfumature "abbiamo trovato una sfumatura da fratello e sorella in certi momenti, competitivo e dominante in altri e in altri ancora c'è quasi una certa tensione sessuale fra i due. È come con i movimenti d'orchestra in cui hai dei movimento differenti".

Giocare a carte scoperte

Smoke - Tracce di fuoco rielabora una storia vera accaduta negli anni novanta è altamente probabile che la stragrande maggioranza delle persone, per lo meno dalle nostre parti, ignori anche il presupposto alla base del fatto di cronaca. Proprio per questo suo essere ispirato al podcast Firebug, la serie mette in chiaro praticamente quasi dal principio chi sia colpevole di cosa e forse la sua fora sta proprio nelle dinamiche che vengono a innescarsi di conseguenza. Ce ne hanno parlato Greg Kinnear, interprete di Harvey Englehart capo del dipartimento dove lavorano Gudsen e Calderone e Rafe Spall che, nei panni di Steven Burke, si trova gerarchicamente sopra tutti nei ranghi delle forze di polizia coinvolte nelle indagini.

"Mi piacciono le storie come queste dove il pubblico sa più cose dei personaggi, sono delle sfide" spiega Kinnear "Chiedono un po' di più sia al pubblico che, soprattutto, a chi le racconta. Compresi gli attori che devono rendere questi personaggi complicati cambiando anche le aspettative del pubblico. Perché hai perfettamente ragione: c'è un fatto chiave che viene svelato quasi subito. Quasi in controtendenza rispetto alle tradizioni dei misteri delle storie crime. Ma i nostri scrittori, Dennis Lehane, hanno fatto un lavoro egregio nel prendere quella premessa e costruire dei personaggi che gravitano intorno a una storia in cui evolvono continuamente in maniera fluida che hanno a che fare anche con le loro questioni. Non l'ho mai trovato noioso".

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Greg Kinnear in una scena di Smoke - Tracce di fuoco

Per Spall hanno senso tutte le forme di storytelling perché quello che conta sono "i personaggi. Sono i personaggi che ti tengono incollato a qualcosa anche a prescindere dalla trama e quello che possiamo o meno conoscere da spettatori. E Smoke è piena di personaggi a tutto tondo connotati da una certa ambiguità perché sono tutte persone imperfette. E per me, parlando sia come attore che come spettatore, è questa la cosa più gratificante".

A star is born

Non è che sia proprio giovanissimo e, difatti, è in attività già da un po' di annetti, eppure in Smoke - Tracce di fuoco Ntare Guma Mbaho Mwine, interprete di Freddy, può dimostrare davvero tutta la sua bravura. Ci regala un personaggio che è, allo stesso tempo, vittima degli eventi e del suo modo di essere con un'interpretazione in cui fa tanto facendo spesso molto poco: lo vediamo spesso muoversi in maniera lenta, con un'espressione ai limiti della catatonia.

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Ntare Guma Mbaho Mwine, l'interprete di Freddy

Ma quanto del suo Freddy è frutto dell'ambiente in cui si è ritrovato a vivere e quanto dipende invece dal suo modo di essere? "Sollevi una questione interessante perché a volte sei tu a determinare le circostanze, ma altre volte sono le circostanze a determinare te. Alcune persone riescono a prosperare in certe situazioni, mentre altre potrebbero cadere a pezzi. Penso sia una combinazione di entrambe queste cose. Sarebbe stata la stessa persona se avesse attraversato una situazione differente? Non saprei. Ma so per certo che alcune situazioni possono fare davvero male condizionando la tua vita. Se osservi la vita che ha vissuto Freddy, i traumi con cui ha avuto a che fare, non posso fare a meno di pensare che tutto ciò abbia avuto una parte fondamentale nello spingere a commettere tutte le scelte pessime che ha fatto. Senza essere in grado di comunicare col prossimo in una maniera che potesse portare a una situazione d'intimità o di relazione con un'altra persona. Tutto quello che ha vissuto l'ha portato a essere la persona più sola del mondo".