Il plot
Una bambina di dieci anni scompare nel cuore della notte, senza lasciare traccia. Nel corso delle indagini, Ichabod e Abigail scoprono che la famiglia Lancaster è maledetta da secoli: ogni generazione, una figlia femmina viene rapita da un misterioso pifferaio, già attivo durante la Rivoluzione Americana e presumibilmente legato a Moloch.
Con l'aiuto di Nick Hawley, i due investigatori cercano di risolvere il mistero, mentre altrove si manifesta un altro problema: il capitano Irving, ormai conscio della vera identità di Henry Parrish, si rende conto, troppo tardi, di aver venduto l'anima a Moloch...
Cosa ci è piaciuto
Il pifferaio di Sleepy Hollow. Con una svolta narrativa che ci aspettavamo più da un prodotto come C'era una volta, gli autori sono riusciti ad inserire nell'universo di Washington Irving la leggenda del pifferaio, risalente al Medioevo e già fonte di ispirazione per Goethe, i fratelli Grimm e Walt Disney. Anziché ispirarsi alla versione originale tedesca, lo sceneggiatore Damian Kindler reinventa la figura del pifferaio in chiave mitologica americana: assoldato per uccidere dei soldati inglesi, il mercenario fu poi tradito e lasciato morire dalla famiglia Lancaster, ma si salvò grazie ad un accordo con un demone (molto probabilmente Moloch, ma la conferma esplicita non c'è). Un avversario insolito ma non per questo meno inquietante. Molto efficace anche la scelta del brano musicale che ne segnala la presenza (e l'intento malefico), e la decisione di far tornare Nick Hawley, la spalla comica introdotta in Root of All Evil.
Lezioni di guida. Tom Mison si diverte sempre a mostrare la scarsa dimestichezza di Ichabod con le invenzioni moderne, e da quel punto di vista questo episodio non delude. Esilarante la sequenza dove egli cerca di imparare a guidare, dandosi a paragoni surreali sulla potenza dei cavalli a distanza di secoli e maledicendo Benjamin Franklin per la creazione dell'odometro (oggetto che permette ad Abigail di scoprire che Ichabod ha già imparato di nascosto con l'aiuto di Jenny, la quale si è ritrovata due volte con la patente sospesa). A questo va aggiunto un momento che piacerà molto al pubblico italiano: Ichabod che scopre la gioia del cappuccino.
Ezechiele 8:14. No, non è una citazione di Pulp Fiction, bensì il passaggio biblico che fa capire al capitano Irving che la sua anima ormai appartiene a Moloch. Questa è l'unica vera concessione dell'episodio all'arco narrativo principale, e consente a Orlando Jones di esplorare una nuova dimensione del suo personaggio, ora intrappolato in un destino che si preannuncia tutt'altro che roseo. Anche John Noble dà il meglio di sé, pur presentandosi in modo meno minaccioso rispetto a quanto visto finora quest'anno.
Cosa non ci ha convinto
Where's the Apocalypse? Per quanto apprezzabile, Go Where I Send Thee... rimane troppo autoconclusivo: ruoli ridotti per Henry e Irving, completamente assenti Katrina e Jenny. Anche la scelta di collocare la figura del pifferaio nel passato di Ichabod non comporta effetti notevoli sulla progressione narrativa, a meno che gli episodi successivi non ci smentiscano.
What's Next
Il prossimo episodio, intitolato The Weeping Lady, sarà incentrato sul passato di Ichabod e Katrina.
Movieplayer.it
3.5/5