Un Russell Crowe imbolsito e strapazzato al punto giusto per il ruolo, un adattamento cinematografico del romanzo Il libro degli specchi di Eugen Ovidiu Chirovici e un esordio dignitoso alla regia di Adam Cooper, reduce da diverse sceneggiature. Il risultato di questo mix è Sleeping Dogs, un thriller tortuoso di discreta fattura appena uscito su Amazon Prime Video, che nonostante qualche scivolone di troppo regge a lungo una buona tensione e una discreta suspense.

Merito anche di un convincente Russell Crowe che da star consumata veste i panni di un ex detective alle prese con i primi sintomi dell'Alzheimer e per questo disposto a una sorta di esperimento per cercare di uscire dalle sue amnesie. Sullo sfondo un vecchio caso sul quale poliziotto aveva indagato, ma del quale non ricorda nulla. Cercando di ricostruire l'accaduto nasceranno dubbi, misteri e una serie di complesse macchinazioni condite da vari colpi di scena.
L'ex detective senza memoria alle prese con un vecchio caso

In Sleeping Dogs Russell Crowe interpreta Roy Freeman, ex detective della omicidi congedato dalla polizia per aver provocato un grave incidente per guida in stato di ebbrezza. L'uomo sta perdendo la memoria e per questo è costretto a cospargere casa di appunti e note che lo aiutano a ricordare chi è e dove si trovano le cose. Testa pelata segnata da due grandi cicatrici, Roy si sta sottoponendo a una cura sperimentale per stimolare i suoi percorsi neurali. Un giorno riceve una telefonata: c'è un detenuto condannato a morte, Isaac Samuel (Pacharo Mzembe), che lo implora di ascoltarlo e di sentire la sua verità per riesaminare l'omicidio brutale del professore di psicologia Joseph Wieder (Marton Csokas) di cui è stato accusato, visto che proprio Roy è stato fra i poliziotti a indagare sul suo caso di dieci anni prima.

Il problema però è che il detective non ricorda niente: inizierà così una complicata rincorsa per ripercorrere tutti i dettagli del caso, fra segreti, tradimenti, vecchi colleghi e personaggi che usciranno dalla nebbia dei ricordi, come un uomo che ha scritto un libro che ha a che fare col crimine (Harry Greenwood) e una bella e fatale studentessa (Karen Gillan). E tutti in qualche modo giocano un ruolo decisivo per risolvere l'enigma e arrivare a una verità agghiacciante.
L'inquietante riemersione dei ricordi

Le prime scene di Sleeping Dogs, con gli appunti sparsi per cercare di fissare ricordi che altrimenti si perderebbero nel nulla, inevitabilmente fanno ricordare Memento, anche se come sviluppi, trama e spessore siamo molto distanti dal film di Christopher Nolan. In ogni caso la storia di questo uomo dalla mente frammentata che Russell Crowe riesce a impersonare in modo adeguato ha un suo fascino, come la graduale riemersione di tanti frammenti della sua vita, alcuni dei quali davvero inquietanti. Il tutto mentre cerca di salvare un povero disgraziato accusato ingiustamente di un brutale assassinio e per questo a un passo dall'esecuzione.
Atmosfere noir e puzzle complicati
Questa descrizione del tormentato personaggio di Crowe, abbinata ai misteri di un cold case, alle atmosfere noir e alla graduale riemersione di ricordi sepolti da qualche parte nella mente, è un mix che funziona abbastanza bene e intriga, appassiona, incuriosisce mentre i vari pezzi vanno a posto come nella costruzione di un complicato puzzle.

Una struttura complessa, a tratti troppo confusa, in qualche passaggio incoerente e forse frettolosa nell'introduzione dei personaggi, che comunque nonostante questi inciampi lungo il percorso riesce a intrattenere. Anche se proprio la premessa iniziale si presta per esigenze narrative a troppe deviazioni e a colpi di scena tutto sommato "facili", conditi fra l'altro da troppi flashback e da spiegoni tutto sommato inutili.
Un ottimo Russell Crowe tra spaesamento e prese di coscienza

Come detto, gran parte del film poggia sulle spalle di un Russell Crowe bene in parte, che tra sguardi nel vuoto e guizzi di improvvisa consapevolezza appena riemerge qualche frammento del passato, riesce a trasmettere con grande efficacia lo spaesamento del personaggio (ma anche dello spettatore) di fronte alle sue continue scoperte e alle testimonianze spesso contraddittorie dei personaggi che incontra sul suo cammino. La star è credibile nei panni di un uomo permeato da una sensazione di confusione e poi di progressiva presa di coscienza, grazie a una performance molto curata nei dettagli e mai esagerata.
Conclusioni
Thriller basato sulla perdita della memoria e sulla graduale riemersione dei ricordi, Sleeping Dogs vede protagonista un ottimo Russell Crowe nei panni di un ex detective alle prese con cure esperimentali per frenare l’Alzheimer, sullo sfondo di un aggrovigliato cold case da riesaminare. Il film ha una buona suspense e discreti colpi di scena, troppo bene apparecchiati però dalle premesse iniziali che permettono un’ampia libertà di movimento.
Perché ci piace
- Un ottimo Russell Crowe, credibile nel suo tormentato personaggio.
- Una buona sensazione di suspense e incertezza.
- La graduale emersione dei ricordi ha indubbiamente un suo fascino.
Cosa non va
- La premessa iniziale lascia aperta la porta a soluzioni narrative molto facili.
- Troppi flashback e alcuni spiegoni inutili.
- Qualche passaggio incoerente e confuso.