Come annunciato dallo stesso maestro al Festival di Venezia 2013, Si alza il vento è stato l'ultimo film di Hayao Miyazaki, che poi si è visto conferire dall'Academy anche l'Oscar alla carriera. Anche solo per questo, la recente uscita in homevideo del film tratto da un suo manga, è di quelle da non perdere, una di quelle che assume i contorni dell'evento. Ma a dare un valore aggiunto all'uscita, è la bellezza e la poesia di Si alza il vento, che si rivela uno struggente omaggio all'ideatore dei famigerati aerei Zero protagonisti della Seconda Guerra Mondiale.
Il protagonista del film è Jiro Horikoshi, che fin da ragazzino sogna di volare, ma un problema alla vista gli impedirà di diventare pilota. Ma con una grande forza di volontà e ispirato dal famoso ingegnere aeronautico italiano Caproni, dopo aver conosciuto la bella Nahoko entrerà a far parte della divisione aeronautica di un'importante industria meccanica giapponese nel 1927 per poi diventare uno dei migliori ingegneri aeronautici del mondo e progettare dei micidiali caccia bombardieri.
L'ennesimo omaggio alla magia del volo
Per il film che lo stesso Hayao Miyazaki ha annunciato come il suo commiato dal cinema, il maestro è ritornato sul tema del volo già trattato in altre occasioni e ha optato per un'opera in qualche modo più adulta e meno infantile, più ancorata alla realtà e meno sognatrice, anche se i sogni restano un punto fondamentale dell'opera dell'autore giapponese. Qui il protagonista ha saputo concretizzare i sogni che aveva da ragazzo, ma quel suo duro lavoro è sfociato in un prodotto utilizzato per annientare e dispensare morte e dolore. Del resto il Giappone ritratto dal maestro è quello fra le due guerre mondiali, voglioso di uscire dalla miseria e bisognoso di rivalsa, con tutte gli estremi e le ripercussioni negative a cui simili sentimenti possono portare. Sul piano tecnico, invece, come al solito siamo di fronte a uno spettacolo fantastico e il meraviglioso tratto di Miyazaki è inconfondibile, come la sua cura per i dettagli e la ricchezza dei colori. Indubbiamente un film degno di coronare la grande carriera del maestro.
Il blu-ray: video magnifico e audio mono sorprendente
Per tutti questi motivi, i tanti fan di Miyazaki non possono perdersi l'uscita homevideo di Si alza il vento, soprattutto quella in alta definizione targata Lucky Red. Un blu-ray a doppio strato che grazie a un generoso bit-rate regala un quadro visivo bellissimo e appagante, privo di difetti da compressione, capace di esaltare il magico tratto del maestro. Come al solito nei film del maestro giapponese il croma è brillante e soprattutto ricchissimo, mentre il dettaglio denota una gran cura su tutti gli elementi del quadro, senza particolari cali nemmeno nelle scene più scure. A parte qualche lieve flessione e alcune leggerissime oscillazioni verticali del quadro, quasi una costante dei prodotti Ghibli, il video rimane sempre solido e nitido, non lasciando adito a nessun problema. Va segnalato che nelle prime copie in commercio era presente un fotogramma sbagliato, un brevissimo salto di immagine poco dopo il minuto 16 dovuto a un errore in fase di mastering, che Lucky Red dovrebbe aver corretto nelle copie seguenti.
Per quanto concerne l'audio, nessun timore ad appurare che le tracce italiana e originale sono codificate in DTS HD Master audio 1.0: è stata una scelta precisa dello stesso Miyazaki, che il blu-ray non fa altro che replicare fedelmente. E in ogni caso si tratta di un audio monofonico di tutto rispetto, molto ben fatto e sorprendentemente ricco: anche la traccia italiana risulta godibile, con dialoghi ed effetti puliti (ottima anche la qualità del doppiaggio), ma continuiamo a ritenere che la bella colonna sonora e le scene più movimentate avrebbero avuto un maggior respiro con il multicanale. Da rilevare che gli effetti sonori sono stati ricreati con voci umane. Il reparto dei contenuti speciali comprende lo storyboard e la lunga conferenza stampa (oltre un'ora) di fine lavorazione con Hayao Miyazaki e Hideaki Anno.