L'uscita direct to video di cui parleremo in questa recensione di Sharon Tate - Tra incubo e realtà, che noi abbiamo potuto visionare grazie al blu-ray targato Koch Media, permette finalmente di vedere il film di Daniel Farrands che offre una versione originale e suggestiva degli ultimi giorni della moglie di Roman Polanski, nei cui panni c'è l'attrice e cantante Hilary Duff, prima del massacro avvenuto 50 anni fa, l'8 agosto 1969, nella sua villa ad opera dei seguaci di Charles Manson.
Ispirandosi ad alcune dichiarazioni che Sharon aveva rilasciato un anno prima su incubi e fantasmi, Sharon Tate - Tra incubo e realtà (in originale The haunting of Sharon Tate) racconta gli ultimi giorni della giovane diva dal suo punto di vista. All'ottavo mese di gravidanza, l'attrice arriva nella sua villa sulle colline di Bel-Air, a Los Angeles, come abbiamo spiegato anche nel nostro approfondimento su Sharon Tate, Charles Manson e la strage di Bel Air - lamentandosi dell'assenza di suo marito Roman, impegnato con il lavoro. e ponendosi domande sul suo destino. La presenza di ospiti che le fanno compagnia incutono una certa inquietudine più che serenità. Finirà uccisa in modo cruento e con numerose coltellate insieme ai suoi tre amici.
Un suggestivo prefinale da realtà alternativa, alla Buongiorno, notte
Diciamolo subito: l'idea su cui lavora Daniel Farrands (qui sceneggiatore, oltre che regista), è accattivante e suggestiva, a prescindere sul giudizio che se ne può dare, o persino sulla sua opportunità. Senza andare troppo nei particolari, si può tranquillamente dire che si viaggia tra la realtà di un horror tipico da home invasion, e una dimensione onirica che porterà a un prefinale che ricorda Buongiorno, notte con la liberazione finale di Aldo Moro. Già, perché qui si salvano rocambolescamente tutti, in una sorta di visione alternativa della realtà, quasi fosse un universo parallelo. Prima di virare nel finale, riportando lo spettatore alla dura realtà dei fatti. Una scelta coraggiosa, una riscrittura che sfocia nel revisionismo fantasioso anche per non finire nel tritacarne della ripetitività di una torbida storia raccontata più volte sugli schermi.
Ma la confezione lascia a desiderare in più punti
Detto che l'idea può affascinare, è piuttosto la confezione e la messa in opera a non convincere. Hilary Duff non sembra innanzitutto una scelta perfetta per il ruolo, troppo monocorde per una serie di sensazioni da montagne russe che si susseguono in pochi giorni. E poi la sceneggiatura presenta alcune palesi ingenuità, latita terribilmente la tensione che pur il film vorrebbe tenere alta. Il ritorno continuo e un po' noioso ai dubbi filosofici della protagonista ("Il nostro destino è già scritto o siamo noi a determinarlo con le nostre azioni?"), la costante sensazione di una tragica premonizione risulta un po' troppo artificiale e finisce per togliere smalto alla narrazione e al ritmo di un film che comunque qualche buon spunto riesce anche a offrirlo.
Tra la comparsa di personaggi sconosciuti attorno alla villa, strane allucinazioni, registrazioni che partono apparentemente da sole e la visita di un Charlie che cerca il precedente proprietario della villa, tutto porta dritto alla violenta incursione nella casa. Fino all'illusorio prefinale già citato. Sia chiaro, Sharont Tate - Tra incubo e realtà merita una visione e ha indubbiamente delle note di merito grazie a buone idee di partenza, purtroppo non sfruttate in modo adeguato.
Il blu-ray: audio-video di buon livello, poveri gli extra
Quanto al blu-ray sfornato da Koch Media, siamo di fronte a un prodotto tecnicamente ottimo, anche se povero di extra. Il video dà volutamente un tocco d'annata alla vicenda, con una suggestiva grana nei momenti bianco e nero, e per il resto un quadro morbido ma compatto, che offre quasi sempre un buon dettaglio. Un po' più complicate le scene scure, dove qualche dettaglio in effetti viene inghiottito dal buio, ma la tenuta è buona e il nero abbastanza profondo. Ancora più convincente l'audio, con due tracce (italiana e originale) in DTS HD 5.1 che nei momenti di maggior tensione offrono delle buone entrate da parte del sub a sottolineare i bassi, ma anche un appoggio deciso e preciso dell'asse posteriore nel riprodurre gli effetti nelle sequenze chiave, generando un ottimo coinvolgimento. Come detto, purtroppo il reparto extra è povero e contiene solamente il trailer.
Conclusioni
Come evidenziato nella nostra recensione, Sharon Tate – Tra incubo e realtà mette in scena una visione suggestiva e originale degli ultimi giorni della moglie di Roman Polanski prima del massacro di Bel-Air, ma a non convincere fino in fondo sono la confezione e la messa in opera della brillante idea. Il blu-ray, dal canto suo, offre un buon reparto tecnico ma extra scarsi.
Perché ci piace
- La volontà di spiazzare con una visione alternativa della realtà, quasi una sorta di universo parallelo.
- L’intensità emotiva di alcune scene.
Cosa non va
- La tensione che dovrebbe essere il leit-motiv di un prodotto simile, si avverte solo a sprazzi.
- La sceneggiatura presenta evidenti lacune.
- Alcune interpretazioni sono poco convincenti.