SereNata a Napoli, Serena Rossi: “Racconto le emozioni di una città inafferrabile"

L'attrice debutta il 22 marzo con il suo primo spettacolo teatrale dedicato alla città in cui è nata. Mentre al cinema presta la voce alla strega cattiva del live-action Disney Biancaneve nel brano "La più bella".

Serena Rossi

"Se mi emoziona? Mi fa tremare le gambe!". Risponde così Serena Rossi quando le domandiamo come si sente nel sapere che molte delle tappe del suo primo spettacolo teatrale, SereNata a Napoli sono già sold out. "Ma non sono sola. In scena c'è la musica, le immagini e sei meravigliosi musicisti che mi accompagnano e con cui interagisco. Mi fanno un po' da spalla, mi prendono in giro, mi rimproverano. C'è una dinamica molto divertente. E poi c'è il pubblico che è protagonista come me. Sul palco ci sono tutte le persone che hanno lavorato e mi hanno messo nella condizioni di stare a mio agio, di essere sempre sincera pur con un testo da rispettare".

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Serena Rossi è la protagonista di SereNata a Napoli

Una serenata alla città in cui è nata per un tour nei teatri italiani che partirà dal Teatro Colosseo di Torino 22 marzo per poi arrivare a Roma, Firenze, Napoli, Bologna e Milano, mentre già sono state annunciate le date estive. Prodotto da AGATA Produzioni e da Savà Produzioni Creative che cura anche la distribuzione, SereNata a Napoli è scritto da Serena Rossi insieme a Maria Sole Limodio e Pamela Maffioli per la regia di Maria Cristina Redini.

La genesi dello spettacolo teatrale

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Serena Rossi

Lo spettacolo è un mosaico di storie, canti e leggende che affondano le radici nel cuore di una terra incastonata tra il Vesuvio e il mare. un desiderio che ho sempre avuto, ma era un sogno che avevo lasciato un po' da parte perché avevo dato priorità ad altri progetti, sia personali che professionali. Però dentro mi sono sempre detta che sarebbe bello un giorno fare uno spettacolo teatrale di musica napoletana", ammette l'attrice.

"Tra questo a quello che poi è diventato SereNata a Napoli c'è un mondo. Un anno fa ho iniziato a parlarne concretamente e da un semplice spettacolo di canzoni è diventato uno spettacolo teatrale a tutti gli effetti. La musica è protagonista, ci sono 18 brani, ma sono a servizio di un racconto. Non sono canzoni che mi piacevano e basta, scelte solo per sentimento. Sono legate, arricchiscono quello che racconto così come le immagini che avrò alle mie spalle", continua Rossi.

"Ci saranno delle proiezioni di alcuni acquerelli che prenderanno vita oltre a immagini dell'Istituto Luce. Proveremo a svegliare la sirena Partenope che si è lasciata morire d'amore per Ulisse e farle capire che non è valeva la pena, che si deve svegliare. Lo faremo attraverso la musica. Racconterò Napoli e le sue emozioni, il modo dei napoletani di affrontare la vita, di reagire. Racconterò le sue ferite storiche, il tempo della guerra, degli immigranti. Non interpreterò nessun personaggio. Sarò io che racconterò al pubblico questa bellissima storia".

Le musiche e il nuovo volto di Napoli

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L'attrice debutta il 22 marzo al Teatro Colosseo di Torino

La direzione musicale e gli arrangiamenti di SereNata a Napoli sono curati dal maestro Valeriano Chiaravalle per uno spettacolo che rende omaggio ad alcune delle più belle canzoni della tradizione napoletana. "Per scegliere questi 18 brani non dico che abbiamo litigato, ma quasi. La selezione è stata dettata in funzione al racconto. In questo momento la mia preferita è Tammurriata Nera, quella che mi faceva più paura", svela divertita l'attrice.

"Quando la porti in scena è un brano liberatorio, viscerale. È una canzone che molti hanno definito razzista, ma in realtà parla di inclusione, dei figli della guerra nati dopo che le truppe alleate entrarono a Napoli. Si sono uniti a donne napoletane per amore, fame e, a volte, per violenza. Sono nati bambini neri, ma che si chiamano Ciro. Figli di questa terra. È l'emblema dell'accoglienza. In questo momento storico mi fa molto piacere raccontare questo aspetto della mia città".

C'è tanta storia di Napoli e dei suoi abitanti portata in scena nello spettacolo. Ma cosa pensa l'artista della rinascita vissuta dalla città in questi ultimi anni? Oltre ai lati positivi crede ce ne siano anche di negativi? "Napoli ha un'anima veramente forte, anche molto prepotente, che non credo che si possa nascondere. Sono felice di tutte le persone che vengono a conoscerla e che provano a rubarne un pezzetto perché alla fine non si riesce mai a farlo fino in fondo. Questa città è inafferrabile", spiega. "Tutto questo fermento mi inorgoglisce. Anche i quartieri considerati più difficili sono stati valorizzati. C'è un'umanità e un'esplosione di gioia e vita che mi commuove".

La strega cattiva di Biancaneve e i ruoli da cattiva

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Serena Rossi in Uonderbois

Non c'è solo il teatro nel presente di Serena Rossi. L'attrice ha prestato la voce alla strega cattiva di Biancaneve nel live-action con Rachel Zegler per il brano La più bella. Una canzone che parla di bellezza e di come possa essere sfruttare per ottenere qualcosa. "Biancaneve è una favola. È il primo film della storia di Walt Disney e la morale che si lascia dietro fa commuovere la mia parte bambina che è ancora tanto grande: quella che la vera bellezza è interiore. Ci voglio credere, lo voglio trasmettere a mio figlio", commenta l'attrice. "E che questo film ritorni in una veste diversa, contemporanea, pur mantenendo la tradizione in un momento storico in cui i cliché sul successo e sulla bellezza sono spaventosi e orrendi, va benissimo".

Ma prima di calarsi - anche solo vocalmente - nei panni di una delle cattive per eccellenza della storia del cinema, Rossi ha interpretato la prima villain della sua carriera in Uonderbois. "La parte più divertente del mestiere dell'attore è quella di vivere vite, provare emozioni, scavare a fondo, fare cose che non ti aspettavi e che ti sorprendono sempre. L'eroina positiva mi piace. Se penso a Mina Settembre è l'emblema della positività, dell'accoglienza, dell'abbraccio, della Napoli solidale. Ed è bellissimo", riflette l'attrice. "Però, da attrice, dico anche che la sfida sarebbe quella, come è successo in Uonderbois e nel doppiaggio, di mostrarmi anche sotto altre vesti, di far vedere che posso toccare anche corde un po' inaspettate".

Serena Rossi, la motivatrice

Mina Settembre Serena Rossi Scena Terza Stagione Serie Tv Rai Ph Anna Camerlingo
L'attrice in una scena di Mina Settembre

C'è un aspetto che non tutti conoscono di Serena Rossi. Sul set, prima dell'inizio delle riprese, l'attrice è solita fare un discorso motivazionale alla troupe. Qualcosa fatto solo per loro o che serve anche a lei per darsi la giusta carica? "Secondo me un po' per tutti e due", confessa. "Nella generosità c'è sempre anche un po' di egoismo. Lo faccio per gli altri perché anche io mi sono sentita piccola o inadeguata oppure saltavo su un carro in corsa e nessuno mi diceva niente. Dovevo già performare, lavorare, non mi sentivo abbracciata. Penso si lavori meglio se qualcuno ti dà il benvenuto. Egoisticamente lavoriamo tutti meglio e quindi anche io se sento che intorno le persone sono felici, si sentono accolte e spero mi vogliano anche un po' bene (ride, ndr)".