Serena Bortone, l'intervista: "Nel giornalismo non bisogna mai dare nulla per scontato"

Nora Ephron, Walt Whitman e gli insegnamenti di Kapuściński: la nostra intervista a Serena Bortone, ospite al BCT - Festival Nazionale del Cinema e della Televisione a Benevento, dove ha raccontato il suo primo romanzo, A te vicino così dolce.

Serena Bortone al BCT

Serena Bortone è stata sicuramente al centro della bufera mediatica negli ultimi mesi perché, al timone di programmi Rai come Oggi è un altro giorno e Che sarà, lo scorso 25 aprile ha fatto sapere a gran voce, denunciandolo, quello che secondo lei era un vero e proprio caso di censura contro Antonio Scurati. Lo scrittore di M. Il figlio del secolo, avrebbe dovuto recitare un monologo contro il fascismo in occasione dell'anniversario della Liberazione, ma la dirigenza Rai decise di annullarlo, e la giornalista e conduttrice rivelò il fatto, pubblicando il testo del discorso sui propri social.

Serena Bortone
Serena Bortone in studio

Secondo l'AD Rai Roberto Sergio avrebbe dovuto essere licenziata in tronco, e invece - al netto di ricorsi - avrà sei giorni di sospensione. La prossima stagione? Per ora è avvolta nel mistero ma come aveva lasciato intendere lei stessa, potrebbe non essere in Rai, anche perché è tra i giornalisti a cui sta per scadere il contratto.

A te vicino così dolce, un romanzo di formazione

E noi di Movieplayer.it abbiamo incontrato la Bortone allo scorso BCT - Festival Nazionale del Cinema e della Televisione: in attesa di scoprire il suo destino televisivo, la giornalista si è cimentata con un'altra carriera, quella di scrittrice di romanzi, firmando A te vicino così dolce (edito da Rizzoli): "Ovviamente un conto è scrivere dei diari per dare forma alle proprie fragilità, un altro conto è prendere una storia che hai realmente vissuto e tirarne fuori un romanzo, con personaggi strutturati, con episodi raccontati. È stato un percorso che mi sono consentita di fare in un momento della mia vita. L'ho completato a gennaio 2023, avevo realizzato alcuni progetti e vista la frenesia della vita quotidiana i weekend li avevo dedicati tutti alla scrittura. È stato anche interessante esplorare la fase della mia adolescenza, che è comune se vogliamo a tante adolescenze di ragazzi e ragazze di ieri e di oggi, perché si tratta di un momento delicatissimo della vita in cui non sappiamo ancora cosa siamo, abbiamo tanta confusione, talvolta non riusciamo a capire cosa vogliamo, qual è la nostra capacità di relazionarci con gli altri. Quindi insomma è una stagione fondamentale della vita di ciascuno di noi, non sempre felicissima ma sicuramente propedeutica a quello che poi diventeremo".

A Te Vicino Cosi Dolce Serena Bortone
La copertina di A te vicino così dolce

Si dice spesso scrivi di ciò che conosci. Non poteva quindi che essere un racconto personale: "Diciamo che ho scritto questa storia perché l'avevo sempre messa nero su bianco e quindi non potevo non renderla un romanzo. Dopodiché ci sono anche personaggi che io ho inserito e che quindi sono frutto di lavoro da scrittrice, però non ho voluto fare un'autobiografia. Mi era già capitato nella vita di scrivere saggi, però non era mia intenzione fare 'il libro della conduttrice'. Non perché ci sia qualcosa di male, ma perché non mi andava di sprecare il tempo degli altri, la carta (ride) e annoiare il mondo. D'altronde come diceva Nora Ephron "Everything is copy". Tutto è ispirazione. Tutto è sceneggiatura".

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Il futuro, tra un secondo romanzo e la conduzione

Quando si pubblica un'opera prima, la classica domanda spesso ancora prima che esca è "ne scriverai un'altra?". Racconta la Bortone: "Maurizio De Giovanni che ha presentato il mio libro a Napoli mi ha detto 'Devi scrivere subito', mi ha contagiato con quest'entusiasmo e con questa voglia di riprovarci immediatamente. Anche perché il libro gli è piaciuto, è stato molto carino e generoso nella presentazione. Come diceva Whitman 'Io contengo moltitudini'. Siamo tutti contraditori, io particolarmente sono piena di tante storie e altrettante ne ho incontrate. Ci riproverò, anche perché questo è piaciuto, ce ne sarebbero svariate in saccoccia. Per adesso però quella che dovevo assolutamente raccontare era questa. Però chissà, magari più in là ritroverò delle storie che ho vissuto e che ho accantonato e che poi riesploderanno".

Serena Bortone
Serena Bortone in TV

Non è escluso anche un debutto sul grande schermo: "Si potrebbe trarre un film da A te vicino così dolce, me lo hanno detto in tanti". Chissà. La porta è aperta. Intanto aspettiamo di capire se la vedremo nuovamente su Rai3 a fare da mattatrice. Ma cos'è la buona e la cattiva conduzione secondo la sua esperienza: "Secondo me per fare questo lavoro, che non è solo la conduzione ma anche il giornalismo e la scrittura, come diceva Kapuściński, grande reporter polacco che ha raccontato in particolar modo l'Africa, 'Il cinico non è adatto a questo mestiere'. Da un lato quindi ci vuole l'empatia, dall'altro invece non dovrebbe mai dare nulla per scontato, non bisognerebbe mai tralasciare qualcosa pensando che sia così e basta, e non bisogna mai avere fretta".