Scream in 4K UHD, la recensione: il cult horror di Wes Craven come non l'avete mai visto prima

La recensione di Scream in 4K UHD: grazie all'edizione di Koch Media per il 25° anniversario, il celebre film che ha lanciato Ghostface splende in un video davvero super.

Una scena di Scream
Una scena di Scream

A 25 anni dall'uscita del primo capitolo della saga diretto da Wes Craven (e il prossimo anno ci sarà il quinto film della serie), che fece entrare nell'immaginario collettivo una vera icona del cinema horror come Ghostface, adesso quel cult capostipite è approdato in homevideo nel miglior formato video possibile. Come vedremo nella recensione di Scream in 4K UHD, la nuova edizione targata Koch Media rende degnamente omaggio a uno dei film horror più celebri, divenuto famoso soprattutto per merito di una maschera bianca e nera ispirata all'Urlo di Munch.

Drew Barrymore in Scream (1996)
Drew Barrymore in Scream (1996)

Il video 4K: una bella sorpresa per nitidezza, dettaglio e intensità cromatica

Scream Cover

L'edizione 4K UHD di Scream di Koch Media per il 25° anniversario del film è a due dischi: oltre alla versione 4K c'è infatti anche quella blu-ray, ma da sottolineare che gli extra (i medesimi) sono presenti su entrambi i dischi. Fin dalle prime immagini è evidente che siamo di fronte a un video molto convincente, nettamente superiore alla passata edizione blu-ray. Il quadro è pulitissimo, nitido, compatto, ben contrastato e caratterizzato da una leggera grana naturale e piacevole. Ma a colpire è soprattutto un dettaglio davvero eccellente su tutti gli elementi del piano, dai porosi e ben definiti volti dei protagonisti, ai loro abiti, alle ambientazione scolastiche o casalinghe ricche di particolari, fino alla maschera di Ghostface.

Scream: Neve Campbell e Rose McGowan in una scena del film
Scream: Neve Campbell e Rose McGowan in una scena del film

Va detto che qualche sequenza è decisamente più morbida, ma dipende sicuramente dal girato vista la resa del resto delle scene. Si fa sentire anche l'HDR presentando maggiori sfumature e colori decisamente brillanti, tipici dell'esuberanza del mondo studentesco, dal verde vibrante della vegetazione, al giallo intenso dello scuolabus, ai vari abiti sgargianti e variopinti. Il tutto resta però sempre nell'ambito della naturalezza, soprattutto gli incarnati o il rosso del sangue. Ma a sorprendere in modo particolare sono i neri profondi e compatti, non solo del costume del serial killer, ma soprattutto delle scene notturne, nelle quali il dettaglio emerge sempre deciso.

Scream: 25 anni dopo rimane l'ultima grande icona del cinema horror

Audio italiano coinvolgente, ma lontano dall'ottimo lossless inglese

Drew Barrymore nella celebre sequenza iniziale di Scream
Drew Barrymore nella celebre sequenza iniziale di Scream

Sul fronte audio, purtroppo, resta un divario piuttosto netto tra il buon Dolby Digital 2.0 italiano e l'ottimo DTS HD Master Audio 5.1 inglese. Sia chiaro, anche la traccia nella nostra lingua è piuttosto coinvolgente, con un suono pulito, dialoghi che solo in minima parte sentono l'usura del tempo e un buon utilizzo anche degli altri diffusori, oltre che una discreta presenza di bassi e una soddisfacente spazialità. Ma è ovvio un lossless multicanale può offrire ben di più, soprattutto nei momenti di maggior tensione. Qui i bassi sprigionati dal subwoofer sono ancora più incisivi e sorprendenti, il microdettaglio sfrutta bene la direzionalità con un maggior apporto dell'asse posteriore negli effetti ambientali più sottili, c'è una potenza sonora più costante e la voce minacciosa di Ghostface ha un impatto decisamente più vigoroso. Ne beneficia anche la colonna sonora, più calda e corposa.

Gli extra: un contributo nuovo, il commento audio e i vecchi contenuti

Scream: Skeet Ulrich e Matthew Lillard
Scream: Skeet Ulrich e Matthew Lillard

Qualcosa in più invece poteva esser fatto nei contenuti speciali, che ricordiamo sono presenti (e sono gli stessi) su entrambi i dischi. L'unico contributo nuovo è Eredità di sangue: Scream 25 anni dopo (7' e mezzo), che contiene interviste recenti al cast originale, sulla regia del film, la realizzazione, l'impatto che ha avuto nel genere horror, l'icona della machera di Ghostface ma anche cenni al film in uscita nel 2022. Per il resto troviamo il commento audio con il regista Wes Craven e lo sceneggiatore Kevin Williamson e gli altri vecchi contributi in SD: La produzione (6') di stampo molto promozionale; Dietro le quinte diviso in Sul set di Scream (3' e mezzo) con filmati e intervista a Wes Craven, e Drew Barrymore (3') sulla famosa sequenza di apertura; e infine Q&A con attori e troupe, che rispondono a due domande sui film di paura (5' in tutto).

Conclusioni

Come abbiamo visto nella recensione di Scream in 4K UHD, l’edizione Koch Media consente di vedere il celebre film horror di Wes Craven come mai si era visto prima, grazie a un video nitido, brillante e dettagliato, dotato anche di un croma esuberante. L’audio segna un netto divario fra l’ottima traccia inglese e quella italiana, ferma a un comunque buono Dolby Digital 2.0, mentre sul fronte degli extra c’è un solo contributo nuovo assieme a quelli più datati.

Movieplayer.it
4.0/5

Perché ci piace

  • Un video che rispetta la grana naturale dell’epoca e per dettaglio sembra quello di un film appena uscito.
  • Un croma brillante e colorato, che esalta ancora di più il bianco e nero di Ghostface.
  • L’audio inglese è davvero notevole per un film di 25 anni fa.
  • Quasi mezz’ora di contenuti e un commento audio sono comunque un discreto pacchetto di extra.

Cosa non va

  • La traccia audio italiana, pur coinvolgente, resta distante da quella inglese.
  • Sul fronte extra si poteva fare ancora qualcosa in più, soprattutto a livello di nuovi contenuti.