Molti di voi lo conosceranno come Daninseries ma il suo nome è Daniele Giannazzo, web manager, esperto di serie televisive e ideatore del blog daninseries.it che, dal 2013, raccoglie news, curiosità e recensioni degli show televisivi più amati e non solo. Dalla sua passione per l'universo seriale nasce Roe e il segreto di Overville, romanzo d'esordio dell'influencer fiorentino edito da Mondadori e disponibile in tutte le librerie italiane dal 27 ottobre 2020.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Daniele che ci ha raccontato qualcosa in più sul suo primo romanzo e sul citazionismo seriale nascosto al suo interno.
La trama in breve
Roe è una ragazzina di 15 anni appassionata di serie tv che vive a New York con la zia paterna Adele, unico legame familiare dopo la morte dei suoi genitori. La vita nella Grande Mela trascorre tranquilla e senza sorprese per Roe, fino a quando l'amata zia le comunica di aver accettato un incarico che la porterà lontana dalla città per circa un anno. L'unica soluzione per la ragazza è, quindi, quella di trasferirsi a Overville, nella casa della nonna materna Eloise, una ricca signora che Roe non vede da quando era piccola. Nonostante la preoccupazione per il trasferimento e la convivenza forzata con una donna che non conosce, Overville si rivela per Roe l'occasione giusta per farsi nuovi amici e, perché no, incontrare il primo amore. Ma la cittadina, all'apparenza calda e accogliente, mostrerà presto il suo lato nascosto: Overville cela, infatti, un oscuro segreto che riguarda Roe e la sua famiglia. La frase della zia Adele prima di salutarsi si rivela, quindi, profetica:
Qualunque cosa succeda, non tradire mai te stessa.
La nascita del romanzo
Da esperto di cultura televisiva e ideatore del blog Daninseries.it ad autore di un romanzo. Com'è nata l'idea di scrivere Roe e il segreto di Overville?
Ho sempre voluto scrivere un romanzo e quando un paio di anni fa, nel pieno del Lucca Comics, ho conosciuto per caso quella che poi è diventata la mia editor, ho capito che era arrivato finalmente il momento. Io sono diventato popolare come quello che "commenta le serie altrui", e stavolta ho voluto provare a creare la mia storia, la mia serie TV. Da qui nasce Roe, dove c'è tutto quello che io vorrei in una serie.
Ci sono delle serie tv che ti hanno ispirato particolarmente nella scelta dell'ambientazione e nella stesura dei personaggi?
Nelle ambientazioni ci sono tutti gli elementi tipici che riscontriamo nei teen drama, così come i cliché che danno origine alla storia che poi mi sono divertito a scardinare per tentare di creare qualcosa di nuovo. Abbiamo questa cittadina, Overville, che ricorda le atmosfere di Stars Hollow di Gilmore Girls. Si raggiunge dopo una lunga strada circondata da boschi come Storybrooke in Once Upon a Time, ma è totalmente diversa da come ci si aspetterebbe: una sorta di Twin Peaks in versione Young Adult.
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Citazionismo seriale
Anche la protagonista Roe è una grande appassionata di serie. Quanto c'è di te stesso in lei?
In Roe c'è tanto del "Dani prima di Daninseries", mentre Jay, uno dei protagonisti maschili, è quel me più consapevole, maturo. Almeno per qualche caratteristica chiave, ovviamente. Non sono basati su di me, né rispecchiano propriamente la mia personalità, ma direi che qualche loro sfumatura ci si avvicina molto.
All'interno del romanzo è presente molto citazionismo seriale, a volte più esplicito, a volte nascosto. Vuole essere un gioco per mettere alla prova i lettori?
Esatto, lo definirei proprio un gioco, una caccia agli easter eggs e alle citazioni. Sono tante, su più serie e più generi differenti: spaziano da Lost a The Vampire Diaries, da One Tree Hill a Twin Peaks. Sarà difficile coglierle tutte, ma qualcuno c'è già riuscito!
Le tematiche
Quali sono le tematiche alle quali hai voluto dar maggior rilievo?
Parto dal presupposto che ho voluto creare una storia che fosse intrattenimento puro, condita di messaggi che non hanno necessariamente lo scopo di insegnare qualcosa, ma di far sentire le persone comprese e meno sole. Poi sta al lettore cogliere tali tematiche o lasciarsi travolgere solo dalla trama. Quello del liceo è un periodo molto delicato per ogni adolescente, e tramite Roe ho cercato di dare voce a tutti coloro che si sono sempre sentiti degli outsider in quel contesto, lanciando il messaggio che le nostre diversità non dovrebbero allontanarci dagli altri, ma dovremmo imparare a valorizzarle per farne le armi migliori con cui affrontare il quotidiano. Roe proverà sulla sua pelle il bullismo, il classismo, e soprattutto cosa vuol dire sentirsi sola. Nel farlo, cercherà di non tradire mai la propria unicità.
C'è un pubblico in particolare al quale è rivolto il tuo romanzo?
Roe è per tutte le età: sto ricevendo tanti feedback positivi da persone adulte e con figli, che pagina dopo pagina rivivono l'adolescenza, i primi amori... E non può farmi altro che piacere. Però, ecco, sì: è la storia di un'adolescente, e ho voluto dedicarlo proprio a chi attraversa questa specifica fase della vita. Per tanti motivi: perché serva ad abbracciarli con le tematiche di cui parlavamo prima, in un periodo delicato come questo, ma anche perché vorrei che provassero quelle sensazioni che provavo io quando alla loro età, tra i banchi di scuola, leggevo Harry Potter. Ovviamente non ho alcuna intenzione di paragonare il mio romanzo d'esordio alla saga della Rowlings, ma ecco, sogno comunque che in un prossimo futuro i miei lettori riescano a provare lo stesso genere di nostalgia.
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Uno sguardo al futuro
Essendo tu un grande appassionato di serie televisive, potremmo aspettarci che Roe e il segreto di Overville sia in realtà solo la prima stagione di una saga. Hai già pensato a un seguito?
Ho voluto dargli una conclusione lasciando uno spiraglio aperto, perché effettivamente l'ho pensato come una saga. Diciamo che, come un produttore di serie TV, sono in attesa del rinnovo da parte del network! Ho già tutto il secondo libro in mente: la storia di Roe deve ancora essere raccontata.
Ti piacerebbe l'idea di trasformare Roe e il segreto di Overville in una serie tv?
Sarebbe un sogno, e me lo stanno dicendo tutti che si presta a essere una vera e propria serie! Chissà, magari un giorno...