Un episodio avvincente e ricco di colpi di scena, fra una proposta di matrimonio, un'imminente resa dei conti fra il team di Emily Thorne e i responsabili del complotto contro David Clarke e, al termine della puntata, perfino un efferato omicidio...
Il plot
Pascal LeMarchal (Olivier Martinez) chiede la mano di Victoria Grayson (Madeleine Stowe), e Victoria acconsente con gioia a sposarlo. Poco dopo, però, Pascal viene sequestrato da Aiden Mathis (Barry Sloane) e trascinato al cospetto di Emily Thorne (Emily VanCamp), la quale si finge Rebecca Stone, agente dell'FBI incaricata della sicurezza nazionale, e accusa Pascal di essere responsabile dell'attentato di vent'anni prima; per tirarsi fuori dai guai, l'uomo accetta di indossare una microspia e di indurre Conrad Grayson (Henry Czerny) a confessare il proprio crimine. Victoria, però, trova un biglietto da visita nella tasca di Pascal e rivela al figlio Daniel (Joshua Bowman) i suoi sospetti su una collaborazione fra Pascal e l'FBI; Daniel riporta tali sospetti a Conrad. Nel frattempo, Charlotte (Christa B. Allen) riceve un misterioso messaggio che rimanda a suo padre David Clarke (James Tupper) e si confida con Jack Porter (Nick Wechsler): i due compiono delle indagini, ma alla fine Charlotte si convince che l'intera faccenda sia in realtà solo un bluff. Daniel e Margaux (Karine Vanasse) sono impegnati nella presentazione ufficiale di MyClone, il social network ideato da Javier Salgado (Henri Esteve); tuttavia Nolan Ross (Gabriel Mann) sabota l'applicazione, e di conseguenza Javier viene estromesso dal progetto. Nel corso del party per MyClone, Conrad porta Pascal sul tetto dell'edificio, dove li attende un elicottero, e all'improvviso spinge l'uomo contro l'elica, uccidendolo, per poi sostenere che si sia trattato di un incidente. Quella stessa notte, Charlotte viene rapita da un uomo misterioso...
Commento all'episodio
Ad appena due puntate dal gran finale della terza stagione, Revenge dà fuoco alle polveri e inizia a sparare i fuochi d'artificio... e che fuochi! Nell'episodio Revolution, in effetti, succede di tutto: un autentico concentrato di colpi di scena, svolte narrative, nuove storyline, intrighi e sospetti, finti rapimenti, veri rapimenti e, dulcis in fundo, addirittura un omicidio! Fedele più che mai alla sua natura di smaccato quanto spregiudicato guilty pleasure, Revenge non esita a premere il pedale sul registro dell'assurdo in chiave di godibilissimo intrattenimento, con il suo perfetto amalgama fra soap e noir: ed ecco dunque la vendicatrice Emily Thorne spacciarsi addirittura per tale Rebecca Stone, un'agente della sicurezza nazionale, con tanto di stanza dai vetri oscurati per gli interrogatori, giacca in stile FBI e atteggiamento alla Carrie Mathison di Homeland (una Carrie Mathison dei poveri), senza contare l'annessa segreteria telefonica in cui si specifica l'appartenenza all'FBI (con buona pace della segretezza...). Con una messa in scena talmente delirante che avrebbe fatto invidia a Ernst Lubitsch, il Team Emily mette in scacco il Team Grayson, fino ad una climax degna del miglior Quentin Tarantino: il povero Pascal scaraventato dal perfido Conrad contro un'elica in movimento e opportunamente "maciullato", con tanto di fontanelle di sangue (Tarantino docet, per l'appunto) e livelli di gore mai visti prima in questa serie. Un definitivo au revoir per questo irritante personaggio e per il suo interprete, un Olivier Martinez dalla recitazione discretamente pessima (perfino per i livelli di Revenge). Insomma, il dramma targato ABC non ha paura di osare e, in prossimità del season finale, ci regala un episodio da antologia, da annoverare fra i più memorabili nell'intera saga della vendicatrice degli Hamptons.
I momenti bislacchi dell'episodio
Il lancio in pompa magna di MyClone, il presunto social network rivoluzionario che in teoria dovrebbe far venire i sudori freddi a Mark Zuckerberg, ma in pratica risulta uno degli espedienti più strampalati degli autori di Revenge, si trasforma in un esilarante epic fail di proporzioni stratosferiche, grazie al provvidenziale intervento di un Nolan Ross a dir poco impagabile (ammettiamolo, Nolan è di gran lunga il personaggio più carismatico e geniale della serie, per non parlare dei suoi look deliziosamente eccentrici!). Piuttosto bislacco anche il subplot che vede Jack e una sempre più inebetita Charlotte (fra tutti e due arriveranno sì e no a una dozzina di neuroni funzionanti) improvvisarsi detective da quattro soldi sulle tracce dell'autore di misteriosi messaggi pseudo-minatori pervenuti all'indirizzo della (ram)polla di casa Grayson; e a tal proposito...
What's next?
... Il rapimento di Charlotte, in chiusura dell'episodio (con la fanciulla che, un secondo e mezzo dopo il sequestro, già frigna insopportabilmente), sembra aprire nuovi e intriganti sviluppi per le ultime due puntate, con un nemico sconosciuto e potenzialmente pericoloso legato in qualche modo al caso di David Clarke. Non si prevedono, al contrario, significative evoluzioni nelle indagini riguardanti l'assassinio di Pascal: cinque minuti dopo il sanguinario delitto, infatti, la polizia già si affrettava a bollare l'intera vicenda come un semplice incidente (sventrato da un elicottero: ovvio, no?), fornendo l'ennesima prova di una dabbenaggine che neanche i poliziotti di Paperopoli...