Scelta curiosa, quella di Rai2, di acquisire Reign e trasmetterla nel tardo pomeriggio del weekend. Da sabato 14 giugno, infatti, la serie teen/storica di CW - che non è né teen né storica, bensì un guilty pleasure seriale vezzoso e focoso - esordisce in Italia in prima assoluta.
La storia, romanzata, è quella della giovane Maria Stuarda alle prese con gli intrighi di corte francesi: promessa regina consorte di un Francesco (II) che non si sente pronto al matrimonio, incontra il fratello bastardo di lui, Sebastian, interpretato dal canadese Torrance Coombs.
L'attore, già avvezzo al period drama passionale grazie a I Tudors - Scandali a corte, e già co-protagonista nel sottovalutato Endgame, è stato ospite del 54° festival di Monte-Carlo.
Il cast di Reign è decisamente internazionale.
Sì, in effetti la maggior parte di noi viene da Australia, Regno Unito e Canada. Ci sono un paio di americani, ma quasi tutti proveniamo dal Commonwealth, lo trovo molto curioso. Ci divertiamo un mondo, il cast internazionale aggiunge un sapore particolare alla nostra serie e alla permanenza sul set, è un aspetto che apprezzo molto! Quando andiamo a girare in esterni si aggiungono anche gli irlandesi alla troupe, si fa amicizia con gente da tutto il mondo!
Sei stato candidato al premio come miglior attore del Festival della Televisione di Monte-Carlo...
È un onore, anche se non capisco perché abbiano messo me accanto a un attore del calibro di Kevin Spacey di House of Cards. Mi rendo conto di non essere proprio al suo livello eppure non posso fare a meno di essere eccitato all'idea. Mi chiedo come mai non abbiamo candidato Toby Regbo, il mio co-protagonista, al mio posto, visto che è uno splendido attore e ha più spazio di me nella serie, ma mi limito a ringraziare.
E' molto più interessante recitare quando ci si focalizza sulle fragilità del personaggio e su come le affronta
Quali sono le qualità personali che preferisci del tuo personaggio?
Credo di ammirarlo per la sua volontà di essere onorevole, di fare sempre la cosa giusta e di cercare di aiutare gli altri, di essere altruista ma al tempo stesso frustato e insoddisfatto dalla sua situazione. Come attore è quest'ultimo aspetto che mi interessa di più perché è molto più interessante recitare quando ci si focalizza sulle fragilità del personaggio e su come le affronta.
Hai letto la storia di Maria Stuarda?
Sì, per carpire il senso di quel mondo e le basi dei personaggi. Ci sono altre figure famose di figli bastardi nella letteratura, da Riccardo III fino al Jon Snow di Il trono di spade, e sono tutti molto interessanti. Il mio personaggio è il figlio del re ma non ha diritto al trono per cui ho deciso che a un certo punto Sebastian l'ha preso per un vantaggio, perché non verrà mai messo in discussione e non sarà mai sotto la lente come suo fratello. Nonostante questo un bastardo deve sempre soffrire di venire guardato dall'alto in basso: perché sua madre non è la moglie di suo padre, lui non è importante. A un certo punto la possibilità di poter diventare erede si manifesta brevemente nella sua vita e questo lo manderà fuori di testa, ma per il resto Sebastian vive senza il peso della corona ma godendo di tutti i vantaggi e i privilegi di essere il figlio del re: quando gli altri affrontano crisi politiche e si entra nel vivo di conversazioni spinose lui può mollare tutti e andarsene a caccia.
Ci parli delle riprese?
Abbiamo iniziato a luglio e finito ad aprile per la prima stagione, quindi più di nove mesi con una breve pausa natalizia e lunghissime giornate di riprese, da 14 a 16 ore al giorno. Giriamo per lo più a Toronto in Canada. All'inizio della stagione avevamo una sala di posa e un paio di set ma verso la fine della stagione occupavamo quattro sale e... un castello grande come un parcheggio [ride]. Tutto si è ingrandito in fretta e abbiamo addirittura girato esterni in Irlanda, lungo le colline, per girare in castelli veri e fare riprese meravigliose dall'alto, con gli elicotteri.
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Hai contribuito alla creazione della figura di Sebastian?
Il pilota è stato scritto senza avere nessun casting particolare in testa, poi gli attori sono stati selezionati e da qual momento questi hanno aggiunto qualcosa di sé ai rispettivi personaggi e hanno influenzato anche gli sceneggiatori con la loro interpretazione. Man mano che la stagione avanzava gli autori si sono abituati a scrivere con gli attori in mente e quindi i personaggi hanno preso una piega differente rispetto a quella pensata all'inizio. Per esempio Sebastian era stato concepito così com'è adesso: all'inizio era più estremo e... più puttaniere. Ma è destinato a cambiare.