Recensione Il Paradiso per davvero (2014)

Randall Wallace porta sullo schermo un film ispirato a un'incredibile storia vera, e riesce a trattare con sobrietà e delicatezza un argomento scottante e controverso. Peccato per qualche caduta di tono francamente evitabile. Il DVD ha un discreto video e un buon audio.

Adattamento cinematografico dell'omonimo best seller letterario di Todd Burpo (pastore di una piccola cittadina del Nebraska) e di sua moglie Lynn Vincent, i quali hanno raccontato la storia accaduta al loro piccolo figlio durante un'esperienza pre-morte, Il Paradiso per Davvero è un film inevitabilmente destinato a far discutere, soprattutto per i tanti rischi congeniti a un argomento talmente delicato. A portarlo sul grande schermo ci ha provato Randall Wallace, che si è valso di star come Greg Kinnear, Kelly Reilly e Thomas Haden Church per mettere in immagini la commovente storia del piccolo Colton Burpo (interpretato da Connor Corum).

Todd Burpo è un pastore, piccolo imprenditore e vigile del fuoco volontario, che cerca di tirare avanti con la sua famiglia nonostante problemi economici e un periodo difficile. All'improvviso il figlio Colton viene operato d'urgenza, sembra in fin di vita ma alla fine si salva. Una volta ripresosi, il piccolo comincia a raccontare di una strana esperienza pre-morte, un viaggio verso il cielo nel quale non solo ha potuto vedere cosa facevano i suoi genitori mentre lui veniva operato, ma ha avuto un incontro anche con Gesù in paradiso. Racconta inoltre fatti per lui impossibili da conoscere, inerenti a periodi di gran lunga antecedenti alla sua nascita. Tutto questo finisce per mettere in crisi suo padre.

Il devastante tarlo del dubbio

Il Paradiso per Davvero: Kelly Reilly in una tenera scena del film con Connor Corum
Il Paradiso per Davvero: Kelly Reilly in una tenera scena del film con Connor Corum

Come ben si può immaginare, Il Paradiso per Davvero era un film a forte rischio tesi preconfezionate e lacrime facili. Bisogna invece rilevare che Randall Wallace, a parte qualche evitabile caduta di tono, riesce a confezionare un prodotto equilibrato, nel quale emerge la voglia di narrare piuttosto che di schierarsi da una parte o dall'altra. L'aspetto più interessante è soprattutto la crisi del pastore: di fronte alle incredibili rivelazioni del figlio, altri ne avrebbero tratto giovamento per partire a spada tratta nei sermoni. Invece l'uomo è devastato dal tarlo del dubbio: quelle di suo figlio sono reali esperienze ultraterrene, scherzi del cervello in condizioni estreme o solamente fantasie infantili? E poi è necessario renderle pubbliche o tenerle private? Naturalmente Todd trova anche attorno a sé tanto scetticismo se non incredulità, e la sua fede è veramente messa a dura prova. Un atteggiamento pienamente umano, che assume ancora più valore perché viene da chi è continuamente chiamato a parlare di fede in chiesa, eppure di fronte al mistero della morte non dà per scontata nessuna verità.

Quegli eccessi fiabeschi di troppo

Il Paradiso per Davvero: Greg Kinnear e Connor Corum in una tenera scena del film
Il Paradiso per Davvero: Greg Kinnear e Connor Corum in una tenera scena del film

Il regista tratta tutto questo materiale potenzialmente esplosivo in maniera quasi sempre sobria e delicata, soprattutto per tutto quel che riguarda i rapporti umani fra i protagonisti. Dove invece purtroppo finisce un po' per scivolare è nelle immagini delle visioni, ovvero in quelle scene che traducono i racconti del paradiso fatti dal piccolo Cotton, che in qualche maniera stonano nel contesto e sembrano un po' pretenziose ed eccessivamente fiabesche. E paradossalmente finiscono per togliere valore e spessore agli incredibili aneddoti del ragazzino. Certo, anche lo scontato lietissimo finale suona un po' troppo mieloso, ma qui Wallace ha anche la giustificazione di dover rendere conto a una storia vera alla quale restare fedele fino in fondo. Apprezzabile invece la voglia di trasmettere un messaggio che va al di là dell'aspetto religioso, con valori universali come fiducia e solidarietà.

Il DVD: meglio l'audio che il video, extra pochi ma interessanti

Il DVD de Il Paradiso per Davvero mostra un video discreto ma con qualche sbavatura di troppo. Se il dettaglio è abbastanza convincente, soprattutto sui primi piani, e il croma rivela una buona brillantezza e varietà di sfumature, a non convincere è la poca compattezza del quadro con qualche sgranatura di troppo negli elementi sullo sfondo. Gli aloni attorno alle figure sono piuttosto fastidiosi, comunque nel complesso la tenuta è più che sufficiente e non mostra cedimenti nemmeno nelle scene più scure. Sul fronte audio le tracce multicanali sono dotate di una discreta spazialità, e nelle scene più movimentate i diffusori posteriori fanno sentire la loro presenza con qualche timida comparsa anche del sub. La colonna sonora avvolge piacevolmente lo spettatore, mentre i dialoghi sono sempre chiari e puliti. Sul fronte extra, troviamo sei scene eliminate per un totale di 8 minuti, e la featurette Colton va in paradiso di 4 minuti, molto interessante perché a parlare sono i veri componenti della famiglia Burpo.

Conclusioni

Difficile realizzare un film tratto da una storia vera su un argomento così scottante e controverso. Randall Wallace riesce a non scivolare nel retorico e nel banale, ma qualche passaggio eccessivo mostra la corda e toglie spessore agli incredibili racconti sul paradiso di Colton. Il DVD mostra un video più che sufficiente ma non privo di difetti, mentre l'audio convince maggiormente. Extra pochi ma con spunti di interesse.

Movieplayer.it

2.5/5