Recensione Dom Hemingway (2013)

Un inedito Jude Law malvivente, pulp, rissoso e razzista, esce di prigione dopo 12 anni e vuole rifarsi del tempo perduto. Oltre che pretendere il dovuto per aver tenuto la bocca chiusa. Il blu-ray del film di Richard Shepard presenta un ottimo video in alta definizione, audio buono ed extra discreti.

Praticamente invisibile nelle sale, Dom Hemingway merita certamente maggior fortuna nella sua recente uscita homevideo targata 20th Fox Century Home Entertainment, che consente di apprezzare il film di Richard Shepard e soprattutto l'interpretazione di uno scatenato Jude Law, inedito nella parte di uno scassinatore sboccato, razzista, rissoso, maleducato e dalla bottiglia facile. Che aria tiri, lo si capisce nella prima scena, quando per qualche minuto Law, che interpreta appunto Dom Hemingway, enumera le fantastiche doti del suo organo sessuale.

Il protagonista che dà il nome al film dunque è uno scassinatore, che per il suo folle comportamento non manca di suscitare un certo fascino. Dopo 12 anni di prigione (durante i quali ha perso le tracce della figlia e non ha potuto assistere la moglie morta di cancro), esce dal carcere e affiancato dal suo compare Dickie (interpretato da Richard E. Grant), pretende di riscuotere il compenso per aver saputo tenere la bocca chiusa e aver protetto il suo boss, Mr. Fontaine (Demián Bichir). Nonostante il suo comportamento oltre le righe, tutto sembra filare liscio, ma a causa di un incidente le cose prendono una brutta piega. Inoltre Dom cerca anche di contattare la figlia di cui da tempo non ha più notizie.

La versione pulp di Jude Law

Dom Hemingway: Jude Law e Richard E. Grant in un'immagine promozionale
Dom Hemingway: Jude Law e Richard E. Grant in un'immagine promozionale

Un Jude Law in una versione così simpaticamente pulp merita da solo la visione del film. Anche perché in effetti il film di Richard Shepard si basa e vive dell'interpretazione dell'attore inglese, non solo per tutto quello che esce dalla sua bocca con linguaggio molto esplicito, ma anche per una fisicità che irrompe sulla scena in maniera potente. Per capirlo bastano come detto i primi minuti, nei quali tutto nudo spiega con ferocia e ardore che il suo pene è una vera opera d'arte che andrebbe esposta nei musei, che vale insomma un Picasso e un Renoir. E sarà quella la linea sulla quale si muoverà il personaggio di Dom Hemingway per l'intero film: istintivo, sarcastico, presuntuoso fino al delirio di onnipotenza. Una performance coraggiosa la sua, un personaggio di cui si può dire tutto il male possibile, scorretto e grottesco, ma che risulta inesorabilmente accattivante: non solo per la presenza fisica e per la graffiante ironia, o per la sua volgarità sincera e non ricercata, ma anche perché a suo modo dotato di un codice d'onore personale, quasi da criminale d'altri tempi. Che poi sono quei tempi dei quali sembra pervasa tutta la pellicola di Shepard.

Tra cieco furore e volontà di pacificazione

Dom Hemingway: Jude Law in una scena del film
Dom Hemingway: Jude Law in una scena del film

Detto questo, è forse tutto quello che gira attorno al protagonista a essere meno convincente. Perché se lui va sempre a tavoletta, storia e personaggi di contorno sembrano avere il freno a mano tirato. E se il cieco furore animalesco con il quale Dom sembra volersi rifare nel più breve tempo possibile dei dodici anni persi in prigione, convince e funziona, la volontà di pacificazione con la figlia suona tanto come inevitabile concessione ai sentimenti più corretti. Una china probabilmente davvero inevitabile, per come si sviluppa la storia, ma che suona come una nota stonata considerati gli spigoli e il carattere del personaggio in questione. In ogni caso, un Jude Law pienamente promosso e un film, nonostante alcune pecche, da scoprire e da vedere, anche per una colonna sonora che funziona e calza a pennello con i temi della storia.

Il blu-ray: un video pienamente convincente

Dom Hemingway: Jude Law all'uscita del carcere
Dom Hemingway: Jude Law all'uscita del carcere

Dom Hemingway è ora disponibile in homevideo anche in alta definizione, grazie al blu-ray targato 20th Century Fox Home Entertainment, che si rivela di buon livello tecnico. A partire da un video che vanta un quadro nitido e ben dettagliato, sia sui primi piani che sugli elementi sullo sfondo. Il croma è forte e carico, come fotografia impone, ma a parte qualche calo è sempre la definizione il pezzo forte di un video molto convincente. A dire il vero il girato digitale con la Arri Alexa provoca a tratti una sensazione di artificiosità tipica di questi prodotti, che però resta sempre entro i limiti, mentre alcune scene più scure denotano qualche leggera flessione sul dettaglio e sulla naturalezza del croma. Poca cosa comunque, si tratta di piccoli difetti in un contesto molto valido che consente una visione appagante.

Buono l'audio, extra discreti e bizzarri

Buono pure l'audio, anche se il DTS multicanale italiano deve giocoforza rendere qualcosina al DTS-HD Master Audio 5.1 inglese, nonostante non ci troviamo certo di fronte a un film di azione. Comunque ci sono diverse scene movimentate, che i diffusori descrivono con efficacia, ma anche l'ambienza più tranquilla trova puntuale appoggio su fronte laterale e asse posteriore, anche se sotto questo aspetto il lossless inglese è più muscolare e dettagliato. Anche il sub fa la sua comparsa, soprattutto durante la bella colonna sonora, mentre i dialoghi sempre puliti e chiari (anche se il doppiaggio penalizza le interpretazioni) completano un buon reparto. Discreti i contenuti speciali. Troviamo innanzitutto il commento audio del regista, seguito da una serie di featurette promozionali: una breve introduzione al personaggio (quasi 3 minuti), la trama in pillole (2' e mezzo), un contributo dedicato alla scenografia (3' e mezzo), quindi una serie di interviste con il regista Richard Shepard e gli attori Jude Law e Demián Bichir (quasi 5'). Davvero bizzarra, e perfettamente in linea con i toni del protagonista, la featurette che dura 30' e che mostra ininterrottamente ripetuto per oltre mezz'ora (ebbene sì) uno scampolo di partita di ping pong tra due ragazze in topless che si intravede nel film. Per chiudere una galleria fotografica e il trailer.

Conclusioni

Dom Hemingway è l'occasione per vedere uno Jude Law in una veste inedita ma riuscita, anche se il film vive forse un po' troppo sulla sua notevole interpretazione di un malvivente sopra le righe. Il blu-ray è ottimo sul piano tecnico e discreto negli extra.

Movieplayer.it

3.0/5