La bellezza, la bravura nello sport e la conseguente popolarità, nascondono anche un lato negativo. Se ne accorge presto Scott (interpretato da Lucas Till), un atleta liceale nel pieno della forma, stella del calcio, un vero rubacuori grazie alla sua avvenenza e alla sua notorietà. Le ragazze che gli gironzolano attorno non mancano, compresa un'ammiratrice segreta. All'inizio la cosa un po' lo diverte, ma quello che era iniziato quasi come un gioco apparentemente innocente, si rivela ben presto un qualcosa di pericoloso, angosciante e mortale. E Scott dovrà individuarne il colpevole prima che sia troppo tardi.
Accanto a lui c'è spesso la tranquilla Jules (Sarah Bolger), un po' frustata però per una relazione con Scott che resta nel platonico, visto che lui la vuole solo come amica. Tutti gli indizi portano invece a pensare che il misterioso stalker sia Bess (Crystal Reed), una timida e solitaria compagna di classe dai comportamenti molto strani, e che sembra gelosa dell'amicizia tra Scott e Jules. Alla stessa Bess fa la corte un ragazzo, Jeffrey, la cui cotta per Bess è diventata sempre più ossessiva, mentre nel negozio dove lavora c'è anche Andie (Caitriona Balfe), che apparentemente ha una relazione con un altro collega. Nel finale, però, tutti i ruoli si ribaltano.
Se la cotta si trasforma in pericolosa ossessione
Se Crush voleva essere un thriller intrigante e angosciante, non possiamo certo dire che il regista Malik Bader abbia centrato l'obiettivo. La lodevole intenzione è quella di analizzare come una semplice cotta, soprattutto in un'età delicata come quella adolescenziale, in cuori troppo sensibili e in menti poco stabili, possa trasformarsi in pericolosa ossessione, fino a sconfinare nello stalking. Solo che qui la confezione è davvero poco efficace, sia per i meccanismi narrativi che per interpretazioni non certo al top. Bader vorrebbe miscelare il mistero dell'intreccio con il romanticismo adolescenziale, permeando il tutto con atmosfere da suspense pura. Ma il mix non funziona: lo script è piuttosto elementare, le situazioni troppo forzate e soprattutto poco realistiche, i dialoghi superficiali e i personaggi poco approfonditi. C'è una costante spiacevole sensazione di fotoromanzo patinato che non giova certo a un film che dovrebbe in qualche modo tenere sul chi va là, se non proprio spaventare. Il colpo di scena finale, che non sarebbe neppure malvagio, arriva purtroppo fuori tempo massimo, quando l'attenzione è quasi scesa sotto il livello di guardia. Apprezzabile comunque il tentativo di sorprendere, che almeno frena la china lungo la quale il film sembrava procedere inesorabilmente.
Il DVD: video solido con poche incertezze
Se il film lascia a desiderare, di tutt'altra pasta il DVD con il quale Koch Media ha portato Crush in homevideo. Il prodotto infatti si rivela ottimo sul fronte tecnico e soddisfacente negli extra. Il video è di buona qualità, la brevità del film contribuisce a restituire un quadro privo di difetti da compressione e nel complesso quasi granitico per solidità, anche sui fondali. Anche il dettaglio è molto buono per lo standard DVD, soprattutto sui primi piani, ma anche gli elementi sullo sfondo mostrano poche incertezze, se non qualche lieve aliasing e alcuni rari aloni attorno alle figure. Il croma è brillante, i colori saturi e ricchi di sfumature, il quadro resta solido anche in condizioni di bassa luminosità, vanno registrati solo alcuni lievi fenomeni di banding che comunque non inficiano un video molto valido.
Audio coinvolgente, negli extra un making of
Anche l'audio non delude le attese. Se i dolby digital italiano e inglese se la giocano quasi alla pari come impatto generale, anche se ovviamente l'ascolto in originale privilegia la naturalezza dei dialoghi ed è leggermente più ricco di dettagli, il DTS italiano ha una buona pressione sonora complessiva. Come tutti i film basati sulla tensione, il sonoro gioca un ruolo importante composto di effetti furtivi o rumori improvvisi: non si tratta solamente di particolari di ambienza, ma anche la colonna sonora gioca su questi scarti sorprendenti per creare un certo pathos. Sotto questo aspetto, il reparto fa in pieno il suo dovere, anche se l'asse posteriore avrebbe potuto in certi momenti essere ancora un pelo più incisivo. Discreto l'impatto del sub. Per quanto concerne i contenuti speciali, oltre al trailer troviamo un buon making of di 20 minuti sulla realizzazione del film, ricco di riprese sul set e interventi di cast e troupe.
Conclusioni
Crush si sviluppa su presupposti interessanti come le pericolose derive che possono prendere certe ossessioni adolescenziali, ma la confezione non convince sul piano della narrazione e delle interpretazioni. Il DVD rivela un reparto audio-video molto buono e un sufficiente pacchetto di extra.
Movieplayer.it
2.0/5