Fin dalla sua prima messa in onda su Cartoon Network (il 4 novembre 2013 in USA, in Italia il 12 maggio 2014), la serie animata Steven Universe ha dimostrato di essere molto di più di un semplice "cartone per bambini": creata da Rebecca Sugar, racconta la storia delle Crystal Gems (Garnet, Ametista e Perla), le ultime Gemme rimaste sulla Terra, che ci proteggono grazie ai loro poteri. Con loro, nella cittadina marittima di Beach City, c'è Steven, metà umano e metà Gemma, che ha ereditato la sua pietra dalla madre, Quarzo Rosa, ex leader delle Gemme.
Tra combattimenti, galassie e mondi colorati, Steven e le Gemme parlano senza malizia di temi delicati come quelli LGBTQ+, della scoperta di se stessi e dell'accettazione del diverso. Steven Universe insomma cerca di far capire ai bambini cose difficili usando il loro linguaggio.
Rebecca Sugar, tra gli ospiti dell'ultimo Lucca Comics & Games, ne è consapevole: sceneggiatrice e autrice anche di Adventure Time (per cui ha anche prestato la voce alla madre di Marceline), ha portato Steven Universe fino alla quinta stagione, che, parole sue, è stata fondamentale: non solo per chiudere un ciclo, ma anche perché fa da trampolino al primo film tratto dalla serie animata: Steven Universe: The Movie, dal 20 marzo su Cartoon Network (canale 607 di Sky), alle 20:05 doppiato in italiano e alle 23:00 in lingua originale. Dopo fumetti e videogiochi Steven conquista quindi un altro mezzo. Ne abbiamo parlato con l'autrice proprio a Lucca.
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La miniserie Steven Universe Future e il musical
Steven Universe è diventato anche una miniserie, Steven Universe Future (attualmente in onda in USA), composta da 20 episodi, che si svolge dopo i fatti del film: come si inserisce nel percorso dell'opera?
Steven Universe Future per me è molto importante: con il mio team ci abbiamo lavorato duramente, per noi rappresenta una sfida totalmente nuova. Prima non avremmo potuto raccontare questa storia, ci voleva il film.
La componente musical è molto importante in Steven Universe: come mai questa passione?
Ho sempre amato i musical, fin da quando ero bambina. Sono legata a molti: quando frequentavo l'università a New York andavo spesso a vedere degli spettacoli a Broadway. È così che ho conosciuto Patti LuPone, che recitava in Sweeny Todd, e ora è la voce di Yellow Diamond (Diamante Giallo). Per me è stato incredibile, davvero: se ci ripenso mi vengono di nuovo i brividi. Patti ha avuto grande influenza su di me: ha una capacità magistrale di unire dramma e commedia. In pochi ci riescono come lei: lavorare insieme per me è una grande fortuna.
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L'importanza dei temi LGBTQ+ in Steven Universe
Patti LuPone ha collaborato spesso con Ryan Murphy, in serie tv quali Glee e Pose, che, come Steven Universe, trattano temi legati alla comunità LGBTQ+. Come si fa a parlare di queste realtà in un cartone destinato soprattutto ai più piccoli?
Inserire personaggi non binari e appartenenti alla comunità LGBT+ non è stato per niente facile, ma per me e il mio staff questa era una cosa fondamentale. È un argomento a cui teniamo molto e sapevamo che saremmo stati fieri di questa fatica. Ed è proprio così che mi sento: sono fiera di quello che abbiamo creato. Siamo orgogliosi della nostra creatura. Non capisco perché si debbano escludere questi argomenti da un programma per bambini. Parlare di inclusione con personaggi che rappresentano la comunità LGBTQ+ è un modo per dirgli che si possono relazionare a loro. Non si deve dare per scontato, anche se invece è fondamentale. Purtroppo personalmente devo dire che non è un messaggio che ho ricevuto da bambina: se fosse successo credo che la mia crescita sarebbe stata diversa.
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Steven Universe è l'unica serie di Carton Network realizzata da una donna
Anche se non vuole essere identificata con un genere, Rebecca Sugar è la prima donna (e per ora l'unica) ad aver creato una serie animata per Cartoon Network: è fiera di questo? E perché, secondo lei, sono ancora così poche le donne autrici di serie tv animate?
Non è una novità: da sempre le donne difficilmente sono coinvolte nei processi creativi. Oggi per fortuna non soltanto le donne, ma anche tutte le minoranze, hanno più possibilità di emergere e poter realizzare il proprio lavoro. Molto spesso alcuni lavori sono realizzati da persone che non ti aspetteresti: c'è ancora una tendenza a nascondere certe cose. Perché direte voi. Perché si è sempre fatto così e in passato le produzioni e i dirigenti hanno puntato da sempre sulle opere realizzate dal classico maschio bianco. Per loro quello funziona e quello usano. Ma non deve essere così: per fortuna oggi ci si preoccupa meno di chi c'è dietro al contenuto e più del contenuto stesso. Funziona a prescindere dall'etnia e dal sesso di chi l'ha creato? È questo ciò che conta. Per anni ci siamo concentrati su un unico punto di vista: ora ce ne sono molteplici. Ecco perché per me è fondamentale coinvolgere nel mio team, sia creativo che manageriale, persone appartenenti a diverse minoranze.
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Steven Universe: The Movie e la crescita di Steven
Un elemento fondamentale di Steven Universe è la crescita del protagonista che, a differenza di Finn in Adventure Time, cambia: è stata una scelta fatta nel tempo oppure era già previsto
È una cosa che ho voluto sempre fare. Nel mondo dell'animazione è complicato prendere questo tipo di decisioni, perché far crescere un personaggio vuol dire cambiare il suo design e farlo significa rendere vecchio e obsoleto tutto ciò che precede il nuovo design. È un processo complesso e dispendioso e generalmente veniamo scoraggiati a farlo. Proprio Finn di Adventure Time mi ha aiutato per la crescita di Steven: mi rendevo conto che Finn stava cambiando, ma non sono mai riuscita a imporre ciò che siamo riusciti invece a fare con Steven. Nella serie le Crystal Gem possono frantumarsi e riformarsi: questo ha creato aspettativa nel pubblico, che è sempre curioso di vedere come si riformeranno. Il processo di crescita di Steven è stato lungo: ci abbiamo pensato e ragionato molto. Alla fine abbiamo trovato il momento giusto, e il giusto compromesso, per rendere effettivo questo cambiamento. Il film in questo è stato fondamentale: solo grazie al lungometraggio abbiamo potuto completare il cambiamento di Steven, la sua presa di coscienza e quindi crescita effettiva. Per capirlo davvero dovete quindi vedere Steven Universe: The Movie.