Queen & Slim, la recensione: fuga on the road lungo l’America di Trump

La recensione di Queen & Slim, debutto di Melina Matsoukas, un film che può non sorprendere, ma mostra un lato più umano e caldo della vecchia epica di Bonnie e Clyde.

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Queen & Slim: una foto promozionale del film

In questa nostra recensione di Queen & Slim potremmo anche cercare di evitare gli spoiler, se non fosse che il film di Melina Matsoukas, già regista di video musicali e qui al suo debutto nel lungometraggio, rispecchia in maniera quasi classica e senza grosse sorprese la storia di Bonnie e Clyde. Se sapete a grandi linee com'è andata a finire con i due criminali o avete visto il celebre film di Arthur Penn, quel Gangster Story che di fatto diede inizio al movimento della New Hollywood, Queen & Slim non aggiunge nulla di diverso. Tuttavia potremmo utilizzare la struttura del film, un viaggio on the road di due fuggitivi, per rimarcare un principio da tenere bene in considerazione: non conta il traguardo, ma il viaggio. E in questo, il film che andiamo a recensire ha, invece, molte cose da dire.

Criminali per caso, criminali per natura

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Queen & Slim: una scena drammatica del film

La trama del film può essere riassunta brevemente. L'avvocatessa Queen si incontra con Slim, conosciuto su Tinder, in una tavola calda. L'appuntamento non va molto bene e Slim la accompagna a casa. Durante il viaggio, però, una volante della polizia li ferma per un controllo che si rivela la classica scusa per il poliziotto razzista di accusare due persone di colore. La situazione si fa sempre più tesa finché, per legittima difesa, Slim uccide il poliziotto. La coppia intraprende così una lunga fuga per le strade dell'America con la speranza di arrivare fino a Cuba e sfuggire alla caccia all'uomo che ne è conseguita. Queen e Slim hanno ucciso un uomo, certo, ma questo fa di loro dei criminali come Bonnie e Clyde che provavano invece gusto a rapinare e uccidere? Si crea un conflitto dove la risposta più terrificante è che sì, queste due persone comuni che stavano solamente cercando di passare una bella serata e hanno ucciso un poliziotto razzista per non essere uccisi a loro volta, sono criminali non per scelta, ma per natura. La loro colpa è quella di essere due persone di colore inserite in un'America, quella trumpiana, che ha legittimato e in qualche modo normalizzato il razzismo e le ingiustizie.

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Queen & Slim: Daniel Kaluuya, Jodie Turner-Smith in una scena del film

Contro il razzismo e l'intolleranza: i film che ci hanno aperto il cuore e la mente

Giustizia e redenzione

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Queen & Slim: Jodie Turner-Smith in una scena del film

Il passo successivo è quindi riuscire a comprendere le sfumature etiche che la situazione dei due protagonisti comporta. Come opera in questo mondo la giustizia? Non essendo assolutamente due persone pericolose o dalla mente criminale, Queen e Slim vengono rappresentati come persone comuni, goffe, piene di insicurezze e difetti. La loro colpa è solo quella di essere nati con un colore della pelle diverso da quello che il rappresentante dello Stato trova giusto. Sotto traccia, il film denuncia ancora una volta il razzismo presente, anche in maniera silenziosa, nella società americana (addirittura un'immagine richiama lo schiavismo) dando vita a una sequenza che, seppur richiamando fin troppo esplicitamente un momento simile di Munich di Steven Spielberg, non può fare a meno di colpire e spingere alla riflessione. Perché alla fine forse non si tratta nemmeno di giustizia, ma di libertà. Potranno essere catene immaginarie, ma tutte le persone di colore presenti nel film si sentono ancora rinchiuse nella disuguaglianza. Ecco perché alla fine Queen e Slim diventano un simbolo per la comunità: con la loro storia tragica e quasi caotica si sono sentiti liberi, anche se solo per sei giorni.

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Queen & Slim: Daniel Kaluuya, Jodie Turner-Smith durante una scena del film

Un viaggio caldo

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Queen & Slim: un momento del film

Se la sensazione sia quella di trovarsi davanti a un film politico troppo distante dai gusti del pubblico è bene tranquillizzarvi. Il maggior pregio del film è, invece, proprio quello di raccontare prima di tutto un viaggio on the road alternando momenti più tesi e drammatici con altri che invece distendono e cullano. Se la musica hip hop mantiene il ritmo durante il viaggio in auto, è con l'utilizzo del blues (la musica delle proprie radici) che il film alza la temperatura inserendo anche una sentita e sincera storia d'amore resa perfettamente grazie all'alchimia tra Daniel Kaluuya e Jodie Turner-Smith. In questi momenti quasi ci si dimentica di star vedendo una fuga per la sopravvivenza lasciando, anche grazie alla tonalità scelta dal direttore della fotografia, che si percepisca il calore, i buoni sentimenti e il sangue che scorre dentro i corpi. Si ha la sensazione, quindi, di avere a che fare di un film analogico, appartenente a un'altra epoca (o epica), quella composta da tatto, odore, dalla pelle sudata, la saliva e il rumore dei denti che masticano la cena, invece che inserito in una società digitale, fredda e bianca, composta quando possibile dalla perfezione. Un film che fa riscoprire quella patina seventies, dove sono una fotografia stampata o un murales, e non un tweet, che bloccano il tempo e si congelano nella memoria.

Conclusioni

A conclusione della nostra recensione di Queen & Slim sentiamo di consigliare la visione del film nonostante il canovaccio non sia per niente originale e il finale sia ampiamente prevedibile. La qualità del film sta nel riuscire a gestire nel migliore dei modi una forte critica sociale e razziale presente in America e una calda e sentimentale storia d’amore on the road.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.3/5

Perché ci piace

  • Il calore del film, unito all’alchimia dei protagonisti, salva un canovaccio già raccontato.
  • Repetita iuvant: il discorso razziale della società americana è importante ed è affrontato nel migliore dei modi.
  • La capacità di unire un film politico a un film romantico nel migliore dei modi.

Cosa non va

  • Difficile non prevedere il finale e le situazioni che i personaggi dovranno affrontare.