Se è vero che buon sangue non mente, Mamie Gummer non dovrebbe preoccuparsi poi molto del futuro della sua carriera. Figlia di una delle attrici più poliedriche del panorama americano, dalla madre Meryl Streep sembra che abbia ereditato qualche cosa in più dell'aspetto etereo. Certo che, debuttare a soli tre anni nel film Affari di cuore accanto a Jack Nicholson, non è cosa da tutti. Nonostante la giovane età e la scelta di celarla sotto falso nome per proteggerla dalla curiosità della stampa, il critico del New York Times apprezzò così tanto la sua interpretazione da sostenere la teoria che, a volte, anche il talento può essere ereditato come un qualunque altro tratto genetico. Viste queste premesse, dunque, la Gummer non poteva che dedicarsi alla recitazione, anche se questo voleva dire confrontarsi con un genitore eccezionalmente talentuoso. Nel corso di questi anni, però, nonostante la partecipazione a film come Hoax, Un amore senza tempo e The Ward - Il reparto, è stata la televisione a offrirle più opportunità per mettere alla prova le sue capacità. Così, dopo aver interpretato Sally Adams nella mini serie John Adams, mandata in onda da HBO, e aver fatto parte del cast di alcune puntate di The Good Wife, Mamie torna a vestire il camice da chirurgo per diventare la protagonista delle avventure tragicomiche di Emily Owens, M.D., in onda dal 16 ottobre sulla rete CW.
Incredibilmente diversa dalla controversa dottoressa Mina Minard della serie Off the Map cancellata dalla ABC, la dolce Emily arriva al Memorial Hospital di Denver con la chiara intenzione di rendere memorabile il suo internato e di liberarsi della fama di perdente che l'aveva perseguitata per tutta la durata delle superiori. A rendere questo passo ancora più importante è la vicinanza di Will (Justin Hartley), collega dai tempi della scuola di medicina di cui è segretamente innamorata. Inaspettatamente, però, il sogno di una vita nuova s'infrange di fronte a Cassandra (Aja Naomi King), incubo della sua adolescenza ed oggi rivale pronta a farla sentire nuovamente una looser tra le corsie del Memorial. Ed è proprio su questa inadeguatezza adolescenziale che la scrittrice Jennie Snyder ha lavorato per realizzare un prodotto capace di adeguarsi perfettamente alle necessità famigliari e giovanili del network CW. Così, nonostante un'ambientazione adulta e responsabile come quella di un ospedale, si riconosce immediatamente l'applicazione del modello sociale adolescenziale, tanto per dimostrare che il liceo sembra destinato a non finire mai. Viste da quest'ottica anche le varie specializzazioni assumono tutte un altro valore. Gli ortopedici equivalgono agli atleti, i chirurghi plastici alle mean girl, le brave ragazze sono tutte ginecologhe, mentre i pediatri, nonostante l'ormai storico fascino del dottor Ross di E.R. - Medici in prima linea, sembrano essersi trasformati inaspettatamente in benpensanti. A questo punto, è evidente che Emily Owens non sembra certo destinato a surclassare e a contendere il primato di altri medical dramma narrativamente più complessi come Grey's Anatomy, ne a confrontarsi con l'ironia graffiante di Scrubs. Anzi, più onestamente, sembra completamente disinteressato a farlo, visto che nella goffa ingenuità del personaggio rappresentato perfettamente dal volto naturale della Gummer, nello svolgimento di una trama lineare e nella morale che spinge a un'accettazione personale s'intravede il profilo del pubblico giovanile cui è evidentemente destinato.Emily Owens, M.D.: Quando la vita è tutta una high school
Presentata dal network CW in anteprima al RomaFictionFest, la serie Emily Owens, M.D.porta sul piccolo schermo Mamie Gummer nei panni tragicomici di una giovane dottoressa che, nonostante il suo incredibile talento, non riesce proprio a liberarsi dei fantasmi di un'adolescenza da loser