Gli ospiti e i giornalisti cominciano ad arrivare alla spicciolata. L'appuntamento è alle 13, ma ci tentiamo ad anticipare, presentandoci con largo anticipo. L'appuntamento, ormai centrale per il Festival di Cannes, è il più atteso, almeno per chi, come noi, ama i cani. Allora, mentre suonano i The Teskey Brothers con Pain and Misery, ecco scendere le scalette della plage du festival, davanti il Marriot, i primi protagonisti a quattro zampe. La platea si riempie, mentre sul tavolo del palchetto scintilla la mitica medaglietta d'onore della Palm Dog Woopets, organizzati e voluti dal giornalista cinematografico Toby Rose, che da ventitré anni anticipa la premiazione di Cannes. Va da sé, i candidati, tutti estremamente competenti e preparati, sembrano divertiti, tra carezze, biscotti e le interviste di rito (a cui partecipano più volentieri delle grandi star).
A vincere l'edizione 2024, un divo vero e proprio, Kodi, che tra l'altro ha anticipato il ritiro dalle scene, presentando il suo ultimo lungometraggio da protagonista, Dog on Trial di Laetitia Dosch (qui la nostra recensione). Un ruolo emblematico il suo, per un film che prende la parte di coloro che non hanno voce. Anzi, di coloro che hanno una voce diversa. In Dog on Trial, il tenero codi Kodi, pelo crespo ed occhi gentili, interpreta Cosmos, intemperante e intelligente cagnetto che finisce sotto processo per aver morso una donna. A difenderlo, l'avvocatessa Avirl (interpretata dalla stessa regista).
Gli altri cani premiati: da Black Dog di Guan Hu a Bird di Andrea Arnold
A condurre la cerimonia del Palm Dog WooPets 2024 proprio Toby Rose, che chiamando sul palco la giuria, ha ricordato tra l'altro il premio del 2023, andato a Messi, protagonista a quattro zampe di Anatomia di una caduta. Un successo pazzesco, il suo, iniziato con la Palm Dog e proseguito agli Oscar. "Messi aumenta così tanto la visibilità dei cani nell'industria cinematografica, è importante", ha osservato Toby Rose. Tra l'altro, Messi, ha anche reso ancora più internazionale il riconoscimento, che come da tradizione anticipa la cerimonia di premiazione di Cannes. Oltre Kodi, un altro film, passato in Un Certain Regard, ha conquistato la giuria, ovvero Black Dog di Guan Hu. Ad Eddie, il cane protagonista, è andato il Grand Prix Jury della Palm Dog Woopets. Il film, crudo, racconta la storia di un ex detenuto che lavora nei dintorni di Pechino. Il suo compito? Liberare la città dai cani randagi in vista delle Olimpiadi. Tutto cambia quando farà amicizia con uno di loro. Tra le menzioni speciali, una anche al cane che compare in Bird di Andrea Arnold. Una cerimonia breve, eppure particolarmente emotiva e di grande trasporto: le sedie erano tante, eppure nessuno si è seduto; tutti stretti sotto al palco, pronti ad applaudire (e ad accarezzare) Kodi ed Eddie.
La storia di Kodi
Il programma di Cannes, da sempre, è molto attenta ad inserire film con protagonisti canini (potrebbe essere il festival dog friendly per eccellenza). Per l'edizione 77, non c'erano dubbi che a trionfare fosse appunto Kodi, distinguendosi in un film che parla proprio di quanto i cani siano purtroppo considerati delle "cose" agli occhi della Legge. Laetitia Dosch è stata brava, in fase di sceneggiatura, a scrivere una storia (a tratti vera) che mettesse in discussione la nostra percezione che abbiamo degli animali, e dei cani nello specifico.
La storia personale di Kodi, tra l'altro è particolare, come ha spiegato la regista, in un'intervista rilasciata per Brut."Ho viaggiato per tutta la Francia, affrontando casting su casting. Ma niente. E poi un giorno ho visto la faccia di Kodi. Era un cane randagio prima di essere salvato e addestrato da un'associazione. Era un cane da circo, sapeva fare cose incredibili" spiega. Sul palco, quando Kodi ha ormai indossato la mitica bandana rossa della Palm Dog, la regista ha detto che "Mi sono innamorato di Kodi, da subito. E il Palm Dog, per me è qualcosa di fantastico, ci permette di considerare i cani come attori". Niente di più vero, considerando quanto i nostri amici cani siano spesso più bravi degli attori umani.