Tutti figli della stessa madre: l'arte dello spettacolo. Una madre ingrata in Giappone. Oshi no Ko, disponibile ora su Netflix, si pone come uno degli anime più sovversivi degli ultimi anni, capace di svelare, con non poche emozioni, il lato più oscuro dell'intrattenimento giapponese. Basato sul manga di Aka Akasaka (Kaguya-sama: Love is War) e Mengo Yokoyari (Scum's Wish), questo anime non si limita a intrattenere, ma smaschera appunto la vera natura dello showbiz nipponico, offrendo un viaggio struggente nella vita delle idol, mettendo a nudo le pressioni, le ipocrisie e le crudeltà di un sistema spesso idealizzato.
Oshi no Ko all'inizio
La prima stagione di Oshi no Ko si apre con Ai Hoshino, una giovane idol luminosa e carismatica che nasconde un segreto incredibile: è incinta di due gemelli. Essere madre per una idol è un taboo. I suoi fan non accetterebbero mai che lei possa avere un uomo con sé, per giunta un compagno e pare dei suoi figli.
Nel corso della prima stagione conosciamo il medico che si prende cura nel riserbo più assoluto della idol e che è segretamente innamorato di lei. Finché una tragedia cambia radicalmente il tono e il corso della storia, mescolando mistero e dramma familiare con una riflessione profonda sull'autenticità in un mondo costruito sulle apparenze.
Velocemente i fari della ribalta spostano l'attenzione sui figli di Ai, Aqua e Ruby, che diventano i veri protagonisti della storia. I due bambini sono specchi opposti del mondo dello spettacolo. Aqua è silenzioso, introverso, introspettivo, un personaggio che incarna il lato oscuro dell'intrattenimento: dominato dalla manipolazione e dall'inganno, che lo porta a confrontarsi con i suoi demoni interiori. Ruby, al contrario, rappresenta una luce di speranza e determinazione, nonostante le difficoltà.
I gemelli non sono solo protagonisti, ma anche metafore delle due anime del mondo dello spettacolo: il sogno e la realtà, la speranza e il sacrificio. Aqua diventerà il simbolo della vendetta e dell'ossessione, mentre Ruby insegue il sogno di diventare una star del pop. I due affrontano l'industria dell'intrattenimento da prospettive opposte, scoprendo i lati oscuri di questo mondo.
In questo modo la prima stagione diventa un viaggio emotivo potente. Con un'animazione straordinaria e dialoghi profondi, riesce a coniugare dramma, mistero e introspezione. Il ritmo serrato e la caratterizzazione dei personaggi catturano subito lo spettatore, anche se alcuni temi risultano volutamente provocatori e disturbanti.
Altri personaggi, come Kana Arima, una talentuosa attrice-bambina, e Mem-Cho, un'influencer vivace, arricchiscono il cast con le loro sfumature, contribuendo a esplorare diversi aspetti dell'industria dello spettacolo. La loro interazione con i protagonisti crea dinamiche intense, dove rivalità, amicizia e collaborazione si intrecciano in modo autentico.
Oshi no Ko, tra critica sociale mascherata da intrattenimento
L'anime è molto più di una semplice storia: è una lente critica sull'ossessione della società giapponese per la purezza delle idol, una pressione che spesso porta a conseguenze tragiche. Attraverso eventi e dialoghi, la serie evidenzia i pericoli del fanatismo, la disumanizzazione delle celebrità e la fragilità delle loro vite personali. Questa critica non è mai predicatoria, ma emerge naturalmente dalla narrazione, rendendo Oshi no ko un'opera profondamente rilevante per il suo impatto socio antropologico.
La seconda stagione si concentra sull'ingresso di Ruby nel mondo delle idol, con lo sviluppo del gruppo B-Komachi, e approfondisce il cammino di Aqua nella recitazione e nel suo piano di vendetta. Vengono esplorati in modo più dettagliato i meccanismi della produzione cinematografica, le lotte interne all'industria e il complesso intreccio delle relazioni tra i personaggi. Anche in quesyo momento della storia si mantiene alta l'intensità narrativa, seppur si adotti un ritmo più riflessivo, in modo da approfondire temi complessi come la manipolazione dei media e l'identità personale. Nonostante un leggero rallentamento della narrazione, la stagione offre momenti memorabili e un'evoluzione coerente dei personaggi.
Tenebre e ancor più mistero
La seconda stagione si addentra ancora di più nel lato oscuro dell'industria dello spettacolo. Aqua scopre nuovi indizi sul passato di Ai e si avvicina sempre più alla verità. Ruby, d'altra parte, inizia a fare i conti con i compromessi morali richiesti per mantenere la sua immagine pubblica. La stagione culmina in un'esplosione di tensioni che mettono a rischio le relazioni familiari e professionali.
Aqua e Ruby si trovano su traiettorie divergenti, con Ruby che abbraccia il glamour del successo idol, mentre Aqua rischia di essere consumato dalla sua sete di vendetta. I conflitti personali si intensificano, portando entrambi i personaggi a confrontarsi con sé stessi e il loro passato. La seconda stagione spinge i protagonisti (e gli spettatori) al limite, affrontando temi come il sacrificio personale e il prezzo del successo. Sebbene alcune sottotrame possano risultare meno incisive, il focus emotivo e l'animazione di altissimo livello non mancano, fino al culmine del finale che lascia un vuoto emotivo e troppe domande a tutti i fan della serie.
L'esperienza emotiva di Oshi no Ko
Visivamente, Oshi no Ko incarna un vero spettacolo con le idol. Le animazioni sono curate nei minimi dettagli, dai movimenti fluidi ai giochi di luce che catturano perfettamente i momenti di tensione emotiva. La palette cromatica varia in base all'atmosfera, passando da toni vivaci e luminosi a sfumature più cupe e malinconiche. La colonna sonora, con l'iconica opening di YOASOBI, si integra perfettamente con la narrazione, amplificando l'impatto emotivo.
Uno dei punti di forza principali dell'anime è infatti la sua capacità di combinare generi diversi in modo armonioso attraverso l'estetica: dramma, mistero, critica sociale e momenti più leggeri convivono in un equilibrio raro. Tuttavia, tutta questa luminosa e sgargiante bellezza può risultare estraniante per alcuni spettatori, soprattutto per chi cerca un'esperienza confortante, ingannato dalle luci dello spettacolo. Ma no, Oshi no Ko dimostra con un sorriso e una canzoncina proprio la più marcia, orrida realtà: non c'è niente di splendente sul palco.
Conclusioni
Oshi no Ko è un anime che non passa inosservato. È un'opera che intrattiene come una idol, ma anche commuove e fa riflettere, spingendo lo spettatore a guardare oltre il luccichio dell'industria dello spettacolo. Un'esperienza visiva ed emotiva che merita di essere vissuta, sia per i fan del genere che per chi cerca storie capaci di lasciare il segno.
Perché ci piace
- Dietro tutti i lustrini e gli occhi scintillanti, c'è un'oscurità senza fine. Decisamente ci piace!
- Colori, musiche e animazioni sono curate e coinvolgenti.
Cosa non va
- La storia, sebbene sia una potente ed efficace critica socio-culturale, è a tratti forse troppo spietata per alcuni, che per questo la ignoreranno.