"Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è breve e se ne va via rapidamente" questo è uno stralcio del discorso fatto dall'ex presidente 'contadino' uruguayano Pepe Mujica durante il G20 di Rio de Janeiro del 2012 fonte d'ispirazione, tra le altre cose, anche dell'ultimo lungometraggio di Rocco Papaleo,Onda su onda.
In sala dal prossimo 18 febbraio il terzo film da regista di Papaleo narra le vicissitudini di Gegè (Papaleo), un cantante sui generis che deve raggiungere Montevideo per un concerto che potrebbe (ri)lanciare la sua non fortunatissima carriera, e Ruggero (Alessandro Gassmann) un cuoco avvezzo alla solitudine. Inizialmente tra i due protagonisti di Onda su Onda non corre buon sangue ma poi un evento inaspettato li legherà indissolubilmente soprattutto una volta arrivati a destinazione dove una donna ,Gilda Mandarino (Luz Cipriota), l'organizzatrice dell'evento, li accoglierà.
Nel nome di Paolo Conte e di Pepe Mujica
È una commedia dolceamara quella che Rocco Papaleo ha diretto omaggiando nel titolo la famigerata canzone di Paolo Conte, come ammette lo stesso atto regista "Ho pensato alla sua canzone per il titolo perché è orecchiabile e adatta alla storia. C'è un verso che dice: 'onda su onda, mi sono ambientato ormai, il naufragio mi ha dato quella felicità che tu non mi sai dar'. Parla di un approdo in un Paradiso" e nelle ambientazioni la capitale uruguagia luogo che gli ha ricordato la "sua" Basilicata. "Le rivoluzionarie dichiarazioni dell'ex Presidente dell'Uruguay Josè Mujica - afferma infatti Papaleo -, mi hanno spinto a documentarmi su un paese del quale, mi sono reso conto, sapevo troppo poco. Piano piano, ogni cosa che scoprivo sull'Uruguay, Paese che non avevo mai visitato personalmente, mi affascinava e mi incuriosiva. Questo luogo, stretto tra due colossi come Brasile e Argentina, mi ricordava la mia piccola regione Italiana, la Basilicata che, anch'essa stretta tra due più importanti regioni, ha sviluppato peculiarità e carattere unici ed inconfondibili e le settimane che ho passato a Montevideo e dintorni - continua il regista - per preparare e girare il film hanno confermato le mie sensazioni di un Paese sobrio e orgoglioso, nostalgico e progressista". Anche Alessandro Gassman pare abbia a suo modo un legame con l'Uruguay, come svela durante la conferenza stampa romana del film. "Mio padre ha sempre sostenuto di avermi concepito sulla spiaggia di Mar del Plata - spiega l'attore - ma mia madre in realtà sostiene che non è così perché quella volta non gliel'ha data".
Musica, Maestro!
Rocco Papaleo, oltre ad essere un attore e un regista, ha anche una grande passione per la musica sfociata in un paio di album e che in questo film, più che in ogni altro, è palesata fin da subito. "La musica del film - racconta Rocco- l'abbiamo trovata strada facendo, suonando mentre andavamo per mare o per le location di Montevideo. Poi siamo tornati a casa e l'abbiamo cotta a vapore per ammorbidirla senza farle perdere il sapore originario. Abbiamo la vocazione dei cantastorie, siamo appassionati dell'estemporaneo, ritmo, linee melodiche e contrappunti, capaci di solcare un groove a tempo indeterminato, dateci un giro di accordi, un po' di attenzione, anche distratta, e saremo felici". Onda su Onda, sarà in sala dal prossimo 18 febbraio in 300 copie e come ogni altro lungometraggio dell'attore di Lauria avrà anche una versione teatrale al contempo legata ma indipendente da quella cinematografica.