Il genere medical, all'interno del panorama telefilmico internazionale, ha conquistato negli anni milioni di telespettatori affascinati dalla figura del medico-eroe pronto a tutto pur di salvare la vita ai propri pazienti. Lontano ormai anni luce il periodo d'oro di serie storiche come General Hospital e MASH, o l'epoca dell'irresistibile dottor Ross (George Clooney) di E.R.: Medici in prima linea, col tempo abbiamo imparato ad affezionarci anche a dottori scorbutici e misogini, come il dottor House (Hugh Laurie) nell'omonima serie, piuttosto che a chirurghi estetici "sopra le righe" come quelli di Nip/Tuck.
Nel 2001 il medical ha preso una piega diversa, grazie al fare scanzonato e ironico dei protagonisti di Scrubs; una manciata di anni dopo, esattamente nel 2005, la svolta decisiva arriva con Grey's Anatomy, vero e proprio gioiello nel mondo delle serie tv, ideata e creata da Shonda Rhimes, giunto oggi alla settima stagione e da cui nel 2007 nacque lo spin-off Private Practice.
Girata in un angolo paradisiaco delle Hawaii, già set ai tempi di Lost, Off the Map è ambientata nella ciudad de las estrellas, la "città delle stelle", cittadina caratteristica del Sud America, che ospita la clinica Cruz del Sur, dove un team di integerrimi e coraggiosi dottori si occupa di prestare soccorso sia agli abitanti della zona, troppo poveri per pagarsi delle cure e troppo lontani da veri ospedali, sia ai numerosi turisti che spesso e volentieri si ritrovano vittime delle insidie del luogo, tra serpenti, ponti sospesi sul nulla e impervie scogliere.
A supportare il loro arduo lavoro, arrivano tre giovani reclute in fuga dalla routine quotidiana e da un passato burrascoso: Lily Brenner (Caroline Dhavernas), Mina Minard (Mamie Gummer) e Tommy Fuller (Zach Gilford) giungono quindi alla Cruz del Sur con un forte bagaglio emozionale alle spalle, decisi a ripartire da zero per dimenticare una volta per tutte esperienze profondamente dolorose che hanno segnato il loro cammino.
Sensibile e istintiva, vittima di un destino infausto e crudele che le ha portato via il fidanzato in un tragico incidente pochi anni prima, Lily colpisce dalle prime battute con la sua dolcezza e la sua fragilità, che si scontrano immediatamente con il fare pragmatico e distaccato del dottor Keeton, ancora legato a un passato travagliato che non riesce a superare.
Settimo membro del team, la misteriosa Ryan Clark (Rachelle Lefevre), una ragazza emblematica e affascinante, sentimentalmente legata a Ben e molto simile per certi versi alla dolce Izzie Stevens (Katherine Heigl) di Grey, soprattutto per il coinvolgimento emotivo che la unisce ai suoi pazienti.
Le situazioni al limite in cui i dottori si trovano spesso a dover operare e le disavventure estreme che coinvolgono i pazienti, conferiscono la giusta dose di pathos alla serie, toccando le corde dello spettatore, travolto da una regia veloce e scattante che si sposa perfettamente alla trama coinvolgente e entusiasmante.
Una serie interessante e dall'ottimo potenziale su cui la Abc punta molto, ma che dovrà evitare di cadere nello stereotipo del genere per proseguire e assicurarsi un futuro solido e longevo come quello dei cugini di Grey's Anatomy.