Qualche settimana di pausa per raccogliere le idee può essere utile agli autori di No Ordinary Family per trovare quello slancio necessario alla serie per passare da un simpatico, leggero disimpegno a qualcosa di più intrigante e gettare le basi per un potenziale prosieguo che vada oltre gli episodi rimamenti per questa prima stagione, che fin qui in USA sta vivacchiando tra i sei ed i sette milioni di spettatori dopo un esordio oltre i dieci.
Un cambio di marcia a nostro parere necessario perchè quanto visto fin qui, fino al decimo episodio No Ordinary Sidekick, non va oltre l'impressione iniziale di un family drama che sfrutta l'aggiunta dei superpoteri acquisiti dai membri della famiglia Powell per giocare con le dinamiche familiari, ma che, nonostante una salutare dose di ironia, rischia di diventare ripetitivo e superficiale nel mettere in scena proprio tali dinamiche, finendo per restare una simpatica sequenza di episodi in cui, di volta in volta, i Powell si trovano a dover affrontare nuovi problemi di diversa natura, ma senza aggiungere molto di più in termini di profondità e spessore. Ed anche l'arrivo di nuovi personaggi secondari, come è accaduto per la visita dei genitori di Stephanie (le guest star Bruce McGill e Cybill Shepherd) in Ospiti fuori dell'ordinario, non è stato sfruttato, almeno fin qui, per cambiare gli equilibri tra i protagonisti.
I rapporti interpersonali tra i regular della serie, i Powell ed i fidati amici/colleghi/aiutanti Katie e George, sono infatti il principale filo conduttore della storia, al quale si affianca quello più forte dal punto di vista mitologico, ma emerso solo a tratti, degli esperimenti portati avanti dal titolare del laboratorio in cui lavora Stephanie, il dottor King.
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Ma non è l'unica evoluzione possibile nell'intreccio: in Un anniversario fuori dall'ordinario, come degna conclusione di una cena andata male per festeggiare l'occasione del titolo, abbiamo visto per la prima volta Jim e Stephanie collaborare nell'affrontare un caso. Questa è un'altra soluzione auspicabile per il futuro di No Ordinary Family, uno sviluppo che ci appare naturale dopo l'inevitabile periodo di assestamento per adattarsi alla sconvolgente novità di avere dei superpoteri.
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Restano efficaci i due protagonisti immediatamente esterni alla famiglia, Katie e George, riusciti come personaggi in sè, ma anche per le opportunità che offrono al livello narrativo: il misto di emozioni che i due provano per la situazione in cui si trovano trova il suo climax nel doppio confronto/scontro con i rispettivi amici nel mid-season finale, che porta da una parte Katie a dubitare della buona fede di Stephanie nel portare alla luce le proprie riserve sul suo rapporto con Will/Joshua, dall'altra George a tuffarsi con fin troppo entusiasmo nelle celebrazioni ricevute dalla cittadinanza quando viene erroneamente giudicato responsabile di un caso risolto dall'amico Jim.
Come si intuisce da quanto detto, alcuni spunti interessanti sono presenti in questa prima parte di stagione di No Ordinary Family e basterebbe aumentare un po' il ritmo per mettere in piedi un prodotto capace di offrire qualcosa in più dell'ora di disimpegno settimanale che ha offerto fin qui. Al rientro dopo la pausa vedremo se ci sarà la volontà di farlo.