"Nascere in un corpo che non senti tuo è un dramma che interessa sempre più persone in Italia". Ce lo spiega, nelle note di regia, Pierluigi Di Lallo, autore del film Nati 2 volte, nelle sale dal 28 novembre in 35 copie, un film che affronta il tema della transizione verso il genere a cui una persona sente di appartenere, e di tutto quello che ne consegue: il pregiudizio delle persone, la burocrazia che non è al passo coi tempi, e anche le proprie insicurezze. Nati 2 volte è tratto da una storia vera. Nel 1989 la famiglia Di Tullio parte dalla cittadina di provincia in cui vive perché teme il giudizio della comunità. Teresa, la loro figlia, non sente suo il corpo da donna in cui è nata e vuole cambiare sesso. La famiglia si trasferisce allora a Milano, una città che non li conosce e non li giudica. Ritroviamo Teresa dopo che ha compiuto la sua transizione di genere "F to M": ora si chiama Maurizio (Fabio Troiano) e ha una nuova vita. Ma è costretto a tornare in provincia a causa della morte della madre. E si troverà a fare i conti di nuovo con il suo passato.
Pierluigi Di Lallo: per raccontare questa storia non mi sono fatto problemi
Ci si chiede subito se sia stato difficile realizzare un film così in Italia dove, ogni volta che si parla di genere e sessualità, succede un finimondo. "Io il problema non me lo sono posto" ha spiegato Pierluigi Di Lallo. "Ho scritto una storia, mi piaceva raccontarla e non mi sono fatto problemi, non ho pensato all'omofobia". Nati 2 volte è l'opera seconda di Di Lallo: la prima, Ambo (il nome di un paese in Etiopia) affrontava un altro tema delicato come quello della sterilità. Di Lallo ha scelto con cura i suoi attori, e ce li ha presentati nella conferenza stampa di Roma della scorsa settimana. "Fabio Troiano è stato una mia scelta" ci racconta. "L'ho visto più volte in teatro, ha portato in scena un personaggio difficile come Maurizio, e mi ha fatto conoscere Euridice Axen che ha portato al film la cordialità della commedia". "Vittoria Schisano è una donna di un coraggio pazzesco" aggiunge il regista. "Le abbiamo chiesto spesso se stavamo facendo i passi giusti".
Nati 2 volte, la recensione: Se, nata nel corpo sbagliato, ti senti nessuno.
Vittoria Schisano: Sono nata in un equivoco, oggi sorrido
Vittoria Schisano, che nel film è Marla, un'amica di Maurizio, che fatto il passaggio opposto, da uomo a donna, nasce come Giuseppe Schisano, ed è il primo attore italiano ad aver intrapreso pubblicamente il lungo percorso di cambio di genere. Il suo coming out in cui ha raccontato il suo percorso per cambiare sesso, è del 2011: Vittoria diventa definitivamente donna nel 2014. Le viene chiesto che cosa cambia dal personaggio di Carla di Un posto al sole a Marla. "Sono due persone molto diverse" risponde l'attrice. "Carla mi ha fatto scoprire una parte di me che non conoscevo: non sono un genitore e mi ha dato un'emotività che ancora non conoscevo, il rapporto genitori figli che è qualcosa che supera qualsiasi barriera. Marla mi ha molto divertita: la mia chiave comica non si era mai vista, ho portato leggerezza in un percorso che non era affatto leggero". Vittoria Schisano è forse la persona che più di ogni altra può farci capire cosa provi il protagonista della storia. "Quando nasci nel corpo sbagliato è uno shock, sono tante le lacrime che versi" confessa. "Quando accetti te stessa dai agli altri la possibilità di amarti per come sei e non per come fingi di essere". "Sono nata in un equivoco e non l'ho scelto io" aggiunge. "Oggi sorrido e lo faccio in modo pieno".
Fabio Troiano: Non ho incontrato il vero Maurizio
A portare sullo schermo la storia di Teresa/Maurizio nel ruolo del protagonista è però Fabio Troiano. Per lui non deve essere stato facile prepararsi a un ruolo simile. "Mi sono preparato come fa un attore con qualsiasi ruolo" spiega. "Mi sono documentato, ho parlato con Pierluigi Di Lallo. Ma non ho incontrato il vero Maurizio per non esserne influenzato, o per non autocensurarmi. Secondo me sarebbe diventato un ostacolo". "Mi sono documentato sul web, dove ci sono molte persone che hanno documentato con dei video la loro transizione" aggiunge. "Ho guardato l'inverso: l'uomo che diventa donna. E ho avuto la fortuna di avere sul set Vittoria, che è stato un grande aiuto. La sera chiacchieravamo a cena e per me è stato un valore aggiunto".
Euridice Axen: Tutto il mondo dovrebbe essere come la mia Paola
È sicuramente un valore aggiunto Euridice Axen, che nel film è Paola, la compagna di Giorgio, che da giovane aveva avuto una storia d'amore con Teresa. L'attrice, che era stata un colpo di fulmine in Lorodi Paolo Sorrentino, qui gioca sui toni della commedia brillante. "Il mio ruolo è delicato all'interno di una commedia" spiega. "Cosa succede a una donna che conosce un uomo che poi scopre essere una donna che è stato un uomo, e anche il primo amore del proprio uomo? In commedia non puoi far finta che ciò non accada, lo shock c'è, ma deve essere messo su un altro piano". "Poi supera la cosa, sia per rispettare i toni della commedia ma anche per il messaggio" continua. "Essendo un film contro il pregiudizio, una volta che scopre questa cosa non la sconvolge profondamente. Ovviamente c'è il fastidio per la bugia. Ma la reazione è quella che dovrebbe avere tutto il mondo: dovrebbero essere tutti come Paola".
I Gatti del Vicolo Miracoli e la vita reale
Una curiosità: nel film compaiono, in due ruoli minori, Umberto Smaila e Ninì Salerno, ovvero il cinquanta per cento de I Gatti del Vicolo Miracoli. "Io nasco con I gatti del vicolo miracoli, per me sono attori straordinari e volevo fare un omaggio a loro" spiega il regista. Ma incontrare il cast di Nati 2 volte vuol dire anche parlare di storie vere, che somigliano a quella di Teresa/Maurizio. A raccontarcela è Daniela Giordano, che nel film è la mamma di Teresa, e che ha conosciuto una ragazza lavorando a un progetto nelle scuole. "Una ragazza è come Teresa" racconta. "Si è annullata il nome. Vuole farsi chiamare solo G. Ha una problematica interna di relazione, dentro ha un inferno e la famiglia non l'accetta, ma è troppo giovane per fare dei cambiamenti, ha 16 anni e dovrà aspettare i 18. L'unico luogo dove riesce ad avere verità è la scuola, tra i compagni e alcuni professori".
Francesco Colangelo: La provincia è meravigliosa, ma anche spietata
Il film è ambientato a Foligno, in provincia. E la provincia ha un ruolo importante in una storia come questa. "Sono nato in un piccolo paese in provincia di Foggia e quando ho voluto scrivere una stesura della sceneggiatura sono tornato nel mio paese" ha spiegato Francesco Colangelo, sceneggiatore insieme al regista e Riccardo Graziosi. "Sono tornato nella piccola provincia italiana per rivivere quelle sensazioni, che sono i limiti che abbiamo volto infliggere ai personaggi. La provincia è meravigliosa, ma anche spietata. Ad ogni personaggio abbiamo voluto cercare di offrire un passaggio per una vita nuova". "Non necessariamente una vita nuova significa una vita diversa, ma anche la stessa vita con occhi diversi" aggiunge Euridice Axen.