Rudy è un ragazzo di origini brasiliane che vive a Newark, in New Jersey. Oppresso da una madre invadente e fidanzato da quattro anni con la ricca - e bianca - Haley, il protagonista ha una grande passione per la musica e per i pupazzi, tanto da esibirsi spesso in metropolitana senza riscuotere però un grande successo. Allo stesso modo latita negli studi e la sua relazione sentimentale sembra ad un punto morto, non soltanto per le pressanti ingerenze della madre ma anche per quelle dei genitori di lei, che vorrebbero un genero più "consono" alla loro famiglia.
Come vi raccontiamo nella recensione di Música, galeotto sarà un negozio che vende pesce: proprio lì Rudy ha modo di conoscere una delle commesse, Isabella, e per lui è un vero e proprio colpo di fulmine. I due iniziano a frequentarsi, ma proprio in quel momento Haley torna alla carica sostenendo di voler provare a salvare il loro legame. Rudy finirà per ritrovarsi in un insolito e complicato triangolo e cercherà al contempo di comprendere quale sia il suo vero scopo nella vita.
Questione di ritmo
In mezzo a tante commedie romantiche tutte uguali l'uno all'altra, fatte con lo stampino e figlie degli algoritmi, ogni tanto emergono delle produzioni capaci di spiccare per verve e originalità e Música è proprio una di queste rare eccezioni. Nuova esclusiva del catalogo di Amazon Prime Video, la pellicola segna l'esordio dietro la macchina da presa dell'attore americano - ma di origini italo-brasiliane - Rudy Mancuso, che si ritaglia su misura anche il ruolo da protagonista, affidando la controparte femminile ad una luminosa Camila Mendes. Sin dal prologo ambientato in un bar scopriamo il particolare stile della messa in scena, con il Nostro ossessionato dalla musica in ogni sua forma, capace di trasformare i singoli suoni che lo circondano in una sorta di danza, un prorompente balletto musical nel quale cambia anche il formato stesso dello schermo, in una sorta di astrazione che coinvolge direttamente anche l'occhio di chi guarda.
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L'ora di crescere
Non è la sola particolarità di una regia sempre varia e pronta a stupire, tra finti split screen e schermi divisi, sfondi dipinti e palcoscenici evolventi che diventano teatro per le vicende reali di Rudy, alle prese con un pur tardivo coming-of-age. L'iconografia di un uomo non del tutto cresciuto, che vive ancora con l'ingombrante figura della mamma e non sa decidersi sulle questioni d'amore, sia per timore di fare del male alle persone lui vicine sia perché schiavo delle proprie insicurezze. Ecco così che il principale confidente diventa quel pupazzo che lo accompagna nelle esibizioni in metropolitana, un interlocutore particolare che imprime un taglio onirico e visionario al racconto, preparando il campo a quell'epilogo dove l'intera storia viene rivissuta in altra forma, a sottolineare ancora una volta come finzione e realtà possano collimare in maniera del tutto inaspettata.
Un gradevole divertissement
La faccia stralunata del protagonista, spesso immobile a fissare il vuoto mentre il mondo intorno a lui continua a girare, e a ballare, è l'ideale per sottolineare questo senso di inadeguatezza che lo opprime sempre più, almeno fino a quella presa di coscienza inevitabile che lo porterà, seppur in modo traumatico, a rimettere in piedi i pezzi della propria tormentata esistenza. Música ha un'anima leggera e coinvolgente, frizzante e dolce-amara, con un romanticismo per niente banale e verosimile anche nelle sue derive potenzialmente più drammatiche, in un ménage à trois che diventa foriero di spunti e sensazioni, esponenti di un mutamento personale che si riflette anche nelle diversificate soluzioni stilistiche che caratterizzano l'ora e mezzo di visione.
Conclusioni
Tutto è Música - con l'accento acuto, in quanto il personaggio principale è di origini brasiliane - per Rudy, che vede il mondo che lo circonda ballare in un impeto di percussioni, dove ogni rumore diventa elemento eufonico ad accompagnarlo in quell'astrazione da una vita che non lo soddisfa pienamente, tra una madre opprimente e una fidanzata che non lo capisce. L'incontro con la bella e dolce Isabella potrebbe forse cambiare tutto, ma dovrà prendere una decisione... Una commedia romantica sui generis, musicale e colorata, frizzante in soluzioni registiche non banali che giocano non soltanto con il sonoro ma anche con le immagini, tra sprazzi visionari e giochi stilistici gestiti con fermezza ed equilibrio dall'esordiente Rudy Mancuso, qui anche stralunato, adorabile, protagonista.
Perché ci piace
- Un cast eterogeneo e perfettamente incanalato nei rispettivi ruoli.
- Una regia varia e frizzante che offre sempre soluzioni nuove.
- Finalmente una storia d'amore che non segue coordinate prevedibili e risulta verosimile anche nei suoi sprazzi più visionari.
Cosa non va
- Almeno una sottotrama rimane inesplorata.