La prima giornata del Telefilm Festival prende il via con uno degli incontri più attesi di tutta la kermesse, quello con la bella Morena Baccarin, che interpreta il leader alieno Anna nella nuova serie V - The Series, declinazione contemporanea dei Visitors del 1983. Gli alieni moderni condividono con i predecessori gli intenti, quantomeno quelli dichiarati: mettere a disposizione la propria tecnologia in cambio di alcuni elementi chimici e minerali, abbondanti sulla Terra, ma di cui il loro pianeta natale è ormai sprovvisto. La nuova serie promette però un maggiore approfondimento psicologico dei personaggi, a partire proprio dalla bella Anna, dalla personalità ben più sfuggente e ambigua di quella dell'aggressiva Diana, capo degli alieni originali. Altra novità è costituita dai molteplici rimandi alle problematiche della contemporaneità: la minaccia del terrorismo, l'incertezza della situazione economica mondiale, la generale diffidenza nei confronti del diverso, insieme al bisogno sempre meno eludibile di ritrovare la fiducia e la speranza, fosse anche in un popolo di cui ben poco si conosce.
E' la prima volta che vieni in Italia? Morena Baccarin: E' la prima volta che vengo ad incontrare la stampa, ma sono già stata a Roma e a Venezia in vacanza.
Confermi la leggenda sulle tue origini italiane? Morena Baccarin: Sì, effettivamente ho origini italiane. La mia famiglia proviene dal nord Italia sia da parte di madre che di padre.
E' vero che il personaggio di Anna è stato costruito specificatamente intorno a te? Morena Baccarin: Non sono sicura che sia così, ma sicuramente abbiamo collaborato molto per renderlo quello che è.
Hai visto la serie classica? E cosa ne pensi delle differenze rispetto alla nuova? Morena Baccarin: L'avevo vista da piccola, ma recentemente non l'ho riguardata. Mi ricordo però che ero veramente terrorizzata dagli alieni allora! Per quanto riguarda la nuova serie, credo che sia stato importante adattarla, collegarla a temi più attuali come la paura del terrorismo, le preoccupazioni sulla sanità e l'economia.Quali sono le somiglianze tra il tuo personaggio e la Diana della serie originale? Vedremo presto anche te mangiare dei topolini? Morena Baccarin: Abbiamo fatto un omaggio a questa scena, ma non ne sarò io la protagonista. Chissà cosa succederà in futuro, forse non potrò farla franca per sempre. Tra il mio personaggio e quello di Diana ci sono indubbiamente delle somiglianze, ma Anna ha una personalità più sottile, più manipolatrice.
Diana è stata definita la più grande cattiva della fantascienza, tu pensi di scalfire questo primato? Morena Baccarin: Non so se dovrei rispondere di sì o di no, onestamente! Però lo spero e devo dire che mi sono divertita molto a interpretare questo personaggio, perché nei ruoli da cattiva si ha sempre un po' più di libertà espressiva.
Se dovessi invitare a cena un uomo tra Berlusconi, Obama e Lula, chi sceglieresti? Morena Baccarin: Potendo inviterei tutti e tre, avrei tanto da chiedere a ognuno di loro. Ma dovendo scegliere inviterei Obama, ci sono cose che vorrei discutere proprio con lui.
Ad esempio quali? Morena Baccarin: Innanzi tutto vorrei scoprire come è arrivato dov'è, quali erano i suoi sogni e le sue aspirazioni. Poi vorrei sapere se crede davvero che ci sia spazio per il cambiamento e per la speranza, e quali sono le sue vere intenzioni.
Simpatizzi con Obama? Cosa ne pensi della sua politica sanitaria? Morena Baccarin: Chiariamo questo punto una volta per tutte. Io sostengo Obama, ho votato Obama, ma ho alcune perplessità sulla sua riforma sanitaria. Non ne so abbastanza però per discuterne approfonditamente.
Se durante i Mondiali di calcio dovessero scontrarsi U.S.A. e Brasile, per chi tiferebbe? Morena Baccarin: Questa è una domanda facile, ovviamente tiferei per il Brasile!
Chi è il suo fortunato compagno nella vita? E qual è il suo rapporto con la sua antagonista scenica, Elizabeth Mitchell? Morena Baccarin: Si chiama Austin, e io sono altrettanto fortunata. Elizabeth è fantastica, ci divertiamo molto insieme. Recentemente abbiamo girato una scena molto ricca di tensione, ma la nostra è una rivalità solo sul copione. E' una persona molto professionale, mi piace molto il suo atteggiamento sul set e credo che da lei si possa imparare molto.Il suo personaggi in Firefly era molto caldo e sensuale, qui invece è l'esatto opposto. Come ha gestito questa trasformazione? Morena Baccarin: Questo è un bel complimento, ho davvero cercato di cambiare e sono contenta che questa trasformazione si veda. E' duro spiegare come è avvenuta perché si è trattato di un processo interiore, organico: ho studiato molto il personaggio e ho lavorato tanto per impersonarmi in esso, ma è stato anche un fatto subconscio. Innanzi tutto è molto importante studiare il modo di parlare, Anna è molto controllata e precisa, ma ho dovuto lasciare spazio anche al suo lato sexy e intelligente.
La letteratura di fantascienza ha spesso anticipato i tempi e posto critiche alla società. Credi che la trasposizione televisiva renda meno incisivo questo intento? Morena Baccarin: Penso che la fantascienza sia grande in entrambe le forme, in più amo la creatività permessa dalla televisione, grazie alla quale possiamo muovere critiche in una forma meno convenzionale. Credo che i due mezzi abbiano la stessa forza, è soltanto una differente interpretazione.
Cosa ne pensi della lettura che la stampa ha dato della serie, secondo cui vengono mosse pesanti critiche all'amministrazione Obama? Morena Baccarin: Non è stata nostra intenzione criticarlo, ma è interessante che il mondo abbia interpretato così il nostro lavoro.
Consideri V una serie al femminile, visto che ha due donne come protagoniste? Morena Baccarin: Amo il fatto che due dei personaggi principali siano donne, tra l'altro dalle caratteristiche opposte. Non credo però che V sia rivolta a un pubblico femminile, penso che si rivolga a chiunque. La presenza delle donne in maniera importante è anche un segno dei tempi.
La donna della fantascienza è sempre stata un po' fredda, come il suo personaggio o anche la Numero Sei di Battlestar Galactica. Credi che sia questa la donna del futuro? Morena Baccarin: Penso che nella fantascienza possano esistere anche personaggi sensuali, per esempio come il mio in Firefly. Nel genere sci-fi le donne sono frutto della fantasia dell'uomo, perché quasi sempre la storia è scritta da autori maschi. Non credo che sia un'indicazione del futuro, quanto la visione maschile della cosa.Come reagiresti tu all'arrivo di uno "straniero" che, come Anna, dice di venire in pace? Ti fideresti o lo guarderesti con sospetto? Morena Baccarin: Io sono cresciuta a New York, quindi sospetto sempre! Io poi sono cinica di carattere, tendo a non fidarmi troppo.
Quanto ha contribuito il tuo nuovo taglio di capelli a renderti "aliena"? Morena Baccarin: In realtà avevo già questo taglio quando abbiamo fatto questo casting, quindi non lo si può proprio definire un taglio alieno. E' però un taglio forte, che si adatta bene al personaggio.
Stephen Hawking ha recentemente dichiarato che se davvero esistessero gli alieni sarebbe meglio non incontrarli. Tu credi nell'esistenza aliena, e se si sei d'accordo con lui? Morena Baccarin: Io credo che qualche forma di vita debba esserci, anche se non necessariamente simile a quella che immaginiamo. Anch'io penso che sarebbe meglio non incontrarli, specialmente dopo l'esperienza di V.
Come sei arrivata a recitare in inglese, nonostante le tue origini brasiliane? Morena Baccarin: Io mi sono trasferita a New York a sette anni, quindi mi considero per metà brasiliana e per metà statunitense. Essendo cresciuta in U.S.A., per me è stato naturale iniziare a recitare tra New York e Los Angeles.
Quanto ha influito sulla scelta di recitare il mestiere di attrice di tua madre? E lei cosa ne pensa del tuo recente successo? Morena Baccarin: Non potrebbe esserne più orgogliosa, penso che sia una delle poche madri felici di avere una figlia attrice. La sua carriera non mi ha influenzato, lei non mi ha mai fatto pressioni, ma l'amore per la recitazione deve essere nel sangue della nostra famiglia: oltre a mia madre, ho anche uno zio attore, e perfino uno regista.Quali sono i tuoi gusti televisivi? In quale serie ti piacerebbe apparire come guest star? Morena Baccarin: Amo molto Modern Family e quindi vorrei recitare lì. Mi piace ance Dexter, e anche The Wire, anche se purtroppo non è più in programmazione.
Secondo te a cosa è dovuto il calo degli ascolti di V? E ci sarà una seconda stagione? Morena Baccarin: Per quanto riguarda una seconda stagione, ancora non sappiamo nulla. Un calo degli ascolti è normale, in America si parte sempre con numeri altissimi alle prime puntate, e non è facile riuscire a mantenerli. Poi abbiamo avuto una pausa di tre mesi nella programmazione, e il pubblico ci mette un po' ad appassionarsi di nuovo.
Vedremo i Visitors nel loro vero aspetto? Morena Baccarin: Un pochino si vedranno: un braccio, gli occhi... E verranno svelati sempre di più man mano che la serie avanza. Per mostrare un Visitor intero aspetteremo il più possibile.
Hai dei progetti cinematografici per il futuro? Morena Baccarin: Sta per uscire un film il cui titolo dovrebbe essere Stolen Lives, ma non ne sono sicura perché continuano a cambiarlo. Per il futuro non ho altri progetti al cinema, sono concentrata su V.In V si parla di devozione. Quanto è importante secondo te credere, dopo l'11 settembre e la crisi economica? Morena Baccarin: In generale per me è importante avere fede, non per forza a livello religioso, ma anche nei confronti dell'amore, della famiglia. Credo che quello che rende interessante V sia proprio il suo giocare con il bisogno di fede, un sentimento connaturato ma anche sfuggente per l'uomo.
Nella vita privata ti sei mai trovata a dover essere persuasiva come il tuo personaggio? Morena Baccarin: Sicuramente si, tutti mentiamo, anche nelle piccole cose, e manipoliamo la realtà.