Inaugurano la giornata due pellicole in concorso, Italy: Love It, or Leave It, della coppia Gustav Hofer-Luca Ragazzi, già premiata per Improvvisamente l'inverno scorso e che qui ripropone la stessa verve irriverente, nel raccontare un viaggio attraverso l'Italia che vale la pena di vivere e anche attraverso quella che vale la pena di dimenticare, e l'ultima proiezione del malese Year Without a Summer. Il pomeriggio offre l'occasione per recuperare altri film in gara per il riconoscimento più ambito: l'emozionante A Still Jacket di Ramòn Giger e Las Malas Intenciones di Rosario García-Montero. In serata è stata invece la volta di Bleak Night di Yoon Sung-Hyun, dramma adolescenziale dipinto con le tinte delicate ma profondamente incisive del cinema coreano, Dernier étage gauche gauche di Angelo Cianci, ritratto dall'interno di una banlieue che non ti aspetti, e El premio di Paula Markovitch.

Tanti gli appuntamenti con la sezione Colpe di Stato: A Bitter Taste of Freedom, dedicato alla vicenda di Anna Politkovskaya e all'ambiguità che ancora circonda motivi e mandanti della sua morte, Pax Americana di Denis Delestrac, un interessante excursus sul mercato dello spazio e sull'importanza strategica di accaparrarsi i migliori punti di osservazione globali e A Look at the Global Militarization di Lara Lee, un brevissimo, ma anche per questo molto incisivo, sguardo sulle dinamiche di uno dei pochissimi settori che non sembra conoscere la crisi, quello del mercato delle armi, senza dimenticare Oil - Secondo tempo di Massimiliano Mazzotta, che segue le rotte commerciali del petrolio, disvelando gli interessi politici che le disegnano.
