Era il 1993 quando in Italia, in seconda serata su Italia, subito dopo il cult degli anni Novanta Beverly Hills, 90210, arrivò lo spinoff di quest'ultimo, Melrose Place, nato da un cross-over generato dalla storia d'amore tra Kelly Taylor e Jake Hanson.
La serie faticò a ingranare inizialmente, colpa di un cast non troppo convincente e di storie eccessivamente intricate per gli adolescenti dell'epoca. Col tempo però, e grazie soprattutto a personaggi di grande spicco come Michael Mancini, Sydney Andrews, Amanda Woodward e Kimberly Shaw (la Bree Van de Kamp delle odierne "casalinghe disperate"), il telefilm prese piede tra il pubblico italiano, sulla scia del successo ottenuto oltreoceano.
Il pubblico di Melrose Place aumentò, i teenager di Beverly Hills furono sostituiti da quelli che nel gergo telefilmico vengono definiti i "twenty-something" (gli over 20 per intenderci) e la serata di Italia1 dedicata a queste due serie entrò negli annali.
Oggi, dieci anni dopo la fine di entrambe, negli States è la CW a ritentare il successo di una volta con la stessa carta vincente: se l'anno scorso il network infatti lanciò il sequel 90210, il 2009 è l'anno di Melrose Place (ribattezzato Melrose Place 2.0 dagli "abitanti" del web), il cui episodio pilota è andato in onda lo scorso martedì in prima serata.
Una scelta alquanto azzardata, vi starete chiedendo?
Considerato lo scarso successo ottenuto da 90210, era davvero il caso di rischiare con un altro sequel palesemente discutibile?
Gli ingredienti base ci sono tutti: un misterioso omicidio ad aprire l'episodio, un cast ricco di attori e attrici di ammaliante bellezza, inganni e tradimenti latenti nell'aria, ambiguità sessuale e prostituzione, oltre a ricatti e vendette d'ogni genere. Nei primi quaranta minuti, infatti, il telefilm irrompe subito con un forte impatto, rivelandosi adatto sicuramente a un pubblico più adulto e disinibito rispetto a quello dei teenager .
Una scelta di target azzeccata, a nostro modesto parere, considerando che per il pubblico più giovane il network vanta serie ormai consolidate che si apprestano a ripartire a breve con le nuove stagioni, come One Tree Hill season 7, Gossip Girl season 3 e Supernatural season 5, oltre a nuovi telefilm attesi con grande trepidazione, come The Beautiful Life: TBL (incentrato sul mondo della moda con la partecipazione della celebre Marissa di The O.C.) e The Vampire Diaries (concepito sfruttando soprattutto il recente successo delle saghe vampiresche pre e post Twilight). A queste vanno aggiunte altre due chicce, Life Unexpcted (una _mid-season _con Jack di Dawson's Creek e Liz di Roswell) e Blonde Charity Mafia, una docu-series ambientata a Washington D.C., che partiranno probabilmente ad autunno inoltrato in prossimità delle vacanze natalizie.
Tornando a Melrose Place comunque, bisogna ammettere che, rivedere dopo tanti anni il lussuoso atrio del celebre civico 4616, per i fan più incalliti, è una forte emozione, così come rientrare in 90210 nel Peach Pit; e ritrovare sullo schermo la rossa Laura Leighton nei panni della perfida Sydney Andrews, oltre a un ringiovanito Thomas Calabro in quelli dell'intramontabile dottor Michael Mancini, non ha prezzo. L'unica nota dolente è che al settimo minuto, inaspettatamente, la bella Sydney ci lascia, volando direttamente in piscina, accoltellata da chi per ora non ci è dato sapere. Un mistero in perfetto stile Desperate Housewives, si direbbe, soprattutto considerando che la stessa Sydney era stata data morta anche undici anni prima.L'omicidio della donna è il filo conduttore di questo primo, intricato episodio, che scorre velocemente davanti ai nostri occhi nei primi quaranta minuti della serie. Seppur superficialmente per ora, è facile fare un identikit preciso di tutti i protagonisti, trovando somiglianze e similitudini con quelli del primo Melrose Place.
A trovare il corpo di Sydney, proprietaria tra l'altro degli appartamenti dello stabile, è la nuova condomina Violet Foster, interpretata dalla cantante Ashlee Simpson-Wentz, diciottenne dagli occhi di cerbiatto e l'aria svampita che pare però nascondere qualcosa sin dall'inizio, e che convalida questa teoria proprio sul finire dell'episodio, quando di sottecchi la vediamo sottrarre la foto della Andrews dall'altarino costruito in sua memoria dagli altri abitanti del residence. A consolare con parole dolci la giovane Violet sconvolta dagli eventi, ci pensa subito Augie Kirkpatrick (Colin Egglesfield, già visto in Nip/Tuck e Una mamma per amica), cuoco di professione e appassionato di surf dal carattere forte e sicuro simile a quello del suo "antenato" nella serie madre, Jake Hanson (Grant Show) .
Antagonista di Augie pare essere, almeno a prima vista, il ricco David Breck (Shaun Sipos, il Trevor di Shark), un bad boy viziato e violento, ex amante di Sydney, nonché l'ultimo ad averla vista viva, e figlio, neanche a dirlo, di Michael Mancini. Ad aiutare David, primo sospettato dell'omicidio, è l'ambigua Ella Simms (Katie Cassidy, Trish Wellington nel recente Harper's Island), pubblicitaria sexy e provocante, dal comportamento diabolico in perfetto stile Amanda Woodward e dai dubbi gusti sessuali, che farà scagionare l'amico mentendo spudoratamente e fornendogli un alibi fittizio. Anche se inizialmente Ella può dar l'impressione di essere interessata a Breck, le focose attenzioni della bella PR sono invece tutte rivolte al buon Jonah Miller, il Seth Cohen della situazione, (Michael Rady, Greek - La confraternita e Slepeer Cell), il venticinquenne vicino di casa, aspirante regista, innamorato perdutamente della fidanzata Riley Richmond (Jessica Lucas, la poliziotta Kimberly nelle ultime puntate di 90210) con la quale condivide l'appartamento che una volta era di Alison e Billy e alla quale chiede, nei primi minuti dell'episodio, di sposarlo. Ultima, Lauren Yung (Stephanie Jacobsen, Terminator: The sarah Connor Chronicles), coinquilina di Ella, studentessa modello e specializzanda in medicina (molto simile al personaggio di Rhonda nel vecchio Melrose) che si ritrova da subito in gravi difficoltà economiche e quindi costretta a scendere a compromessi, in questo caso la prostituzione, per potersi pagare gli studi.
Al termine dei primi quaranta minuti, e con l'omicidio di Sydney ancora irrisolto (gli autori promettono comunque che si risolverà entro breve tempo, al fine di non tirarlo troppo per le lunghe), tutti i protagonisti fin qui presentati sembrano inevitabilmente nascondere qualcosa: una torbida relazione? Un infimo ricatto? O un oscuro mistero? Con il progredire della storia lo scopriremo, coinvolti e attratti senza dubbio dalla spirale di segreti, bugie e tradimenti, tipica di Melrose Place.
E mentre aspettiamo con ansia il ritorno degli altri protagonisti del precedente cast, come Josie Bissett (Jane Mancini) o Daphne Zuniga (Jo Beth Reynolds), vi diamo appuntamento ai prossimi episodi, sperando che questa nuova, accattivante serie, riscuota il successo tanto auspicato.