Da Perth in Australia dove è nata, Melissa George ha scommesso tutto per farcela ad Hollywood ed a 16 anni ha lasciato scuola e sport (è stata un eccellente pattinatrice a livello agonistico) per diventare un'attrice internazionale. Spesso non ne è stata la protagonista ma Melissa George può vantare la partecipazione a serie TV e film che hanno fatto la storia della TV e del cinema. Basti nominare solo Mulholland Drive di David Lynch come sua consacrazione cinematografica e serie di culto come Friends, Streghe e Grey's Anatomy. Al Filming Italy Sardegna Festival Melissa George riceve un premio e ci regala un'incursione nei suoi ricordi " seriali" oltre a confessare il suo rapporto particolare con il cinema.
Sean Penn e l'emozione del cinema
Dalla tua filmografia si nota che hai investito spesso in nuove serie TV ed hai prediletto gli show televisivi sui film. Che possibilità pensi offra la serialità per un attore?
Ho fatto una pausa di 3 anni e il mio primo lavoro al ritorno è stato con Sean Penn, è la cosa importante per me non era se avrei lavorato per la TV o il cinema ma contavano la sceneggiatura, il regista e in questo caso, che avrei potuto lavorare con Sean Penn. Le serie TV sono incredibili, hai 10 ore a disposizione per sviluppare una storia che nei film sarebbe ridotta a un'ora e mezza. In una serie puoi approfondire il tuo personaggio e il suo arco narrativo, il suo viaggio, ci lavori per mesi. Per quanto riguarda i film, ne ho appena girato uno con Catherine Deneuve, i film saranno sempre film, non potranno mai perdere di importanza. Allo stesso tempo gli schermi in casa stanno diventando sempre più grandi e il budget e la qualità dei TV show sta aumentando sempre di più e si possono fare serie TV con la stessa qualità di un film. Mi piace vedere un film al cinema ma confesso che mi emoziono così tanto a guardare un film a volte che che non voglio che la gente mi guardi vivere quel viaggio emozionale.In un certo senso quindi, guardare un film sulla TV è anche una cosa personale che mi permette, se lo desidero, di stare anche da sola per tre ore dopo la visione a piangere e riflettere.
Friends e Grey's Anatomy
Hai preso parte alla serie TV per eccellenza, Friends. Ci racconti qualcosa della tua esperienza?
Ero un po' delusa da Hollywood in quel periodo, venivo presa per interpretare la protagonista in qualche serie e venivo anche pagata ma poi la serie veniva cancellata quindi avevo i soldi ma senza veramente lavorare. C'erano le audizioni per il ruolo della sexy tata lesbica in Friends ed ho pensato di andare a fare il casting. Arrivata al provino, mi son ritrovata seduta vicino a una serie di super modelle famose ho pensato: "me me vado". Nessuno se ne va da un'audizione per Friends ma io l'ho fatto. Quindi mi alzo e percorro il lungo corridoio degli uffici della Warner Bros e sento una voce che dice: "Melissa, sei la prossima!". M'hanno beccato proprio mentre cercavo di andarmene. Sono entrata a fare il provino con atteggiamento menefreghista, pensando che non avrei mai avuto la parte. Invece l'ho avuta, proprio perché ero rilassata e mi sono lasciata trasportare.
Friends: i protagonisti ieri e oggi
Ho chiamato mio padre subito dopo l'audizione mentre aspettavo di saperne l'esito, in quel periodo avevo appena finito Mulholland Drive con David Lynch e mio padre mi disse: "Figo il film ma quando ti fai dare una parte in Friends che è il nostro show preferito? Gli dissi: 'papà sto tentando'". Fortunatamente mi hanno chiamato per darmi la parte. Girare Friends è stato fantastico, tutta la settimana provavamo e il venerdì si registrava dal vivo e la sera delle riprese facemmo una festa con tutta la produzione e cast. C'erano birra, vino, sushi, George Clooney era sul set e Brad Pitt ci venne a trovare. Mi ricordo che stava vicino alla macchina del tè e io volevo tanto una tazza di tè ma lui era lì che bloccava. È stata un'esperienza incredibile in ogni senso.
È vero che eri un grande fan di Grey's Anatomy prima di entrare nel cast?
Non lo ero no, non lo seguivo molto ma rispetto Shonda Rhimes. Con lei abbiamo cercato varie volte di farmi entrare nel cast e finalmente è arrivato il ruolo di Sadie. Quando si è presentato il momento di decidere se mantenere il mio personaggio, non si è trovato un accordo e quindi ho lasciato la serie. La mattina dopo la mia scena finale in Grey's Anatomy ho ricevuto la nomination al Golden Globe per In Treatment e Shonda mi ha mandato fiori e un messaggio: "ci dispiace averti perso a Grey ma wow, che bel modo di accelerare la tua carriera con una nomination". Tutto il cast mi ha telefonato, mandato fiori e messaggi.
Grey's Anatomy: perché continuiamo a vederlo?
L'esperienza rivoluzionaria
Un momento della tua carriera che ricordi con piacere e vuoi condividere con noi
Ero sul set in Nuova Zelanda a girare 30 giorni di buio e ho girato un self-tape per il ruolo di Laura in In treatment. Dovevo fare un monologo di 40 pagine perché come sapete ogni settimana c'era un paziente diverso che parlava, essendo in psicoterapia. Mentre ero sul set, mi hanno detto che ero stata scelta per In Treatment, mi hanno messo su un aereo per andare a girare il pilota della serie, ho girato l'episodio con una parrucca per due giorni e poi mi hanno rimesso su un aereo di nuovo per la Nuova Zelanda per finire le riprese di questo film sui vampiri. È stata un'esperienza rivoluzionaria passare dal girare delle scene di solo dialogo tra due persone in una stanza e poi invece ritrovarti dopo poche ore con il trucco prostetico, i capelli biondi a combattere i vampiri nella neve. Questa è stata una delle migliori esperienze della mia carriera.