Era chiaro, chiarissimo, fin dall'ultima inquadratura di M3GAN: un sequel sarebbe stato d'obbligo. Poi, il grande successo al botteghino per il film di Gerard Johnstone (su soggetto di Akela Cooper e James Wan), che ha sancito l'ovvio ritorno della bambola mossa da un'intelligenza artificiale che, diremmo, risultava alquanto inquietante. Dunque, forte dei 181 milioni di dollari d'incasso worldwide, non è tardata l'ufficialità di un sequel già in cantiere dal 2022, in quanto il regista anticipò di avere "un'idea di dove i sequel sarebbero poi andati". Da lì, la notizia che Johnstone avrebbe ripreso il timone del marchio, firmando anche la sceneggiatura del sequel che, di fatto, e per ammissione della Blumhouse, apre al M3GAN Cinematic Universe, essendo già in fase di pre-produzione lo spin-off SOULM8TE con Claudia Doumit.
M3GAN 2.0: bambola vs bambola
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Vista l'attesa, per diversi mesi il plot di M3GAN 2.0 è stata avvolta nel mistero. Ora, però, sappiamo qualcosa in più, dopo il rilascio del teaser trailer e dei primi materiali promozionali: sappiamo che il film sarà ambientato due anni dopo gli eventi del primo film. Ritroviamo Gemma (Allison Williams) che, dopo aver inventato la bambola, e dopo aver affrontato la sua furia omicida, si rende conto che l'intelligenza artificiale deve necessariamente essere regolamentata.
Direte voi, argomento strettamente contemporaneo. Ancora più contemporaneo considerando che, nel film, la tecnologia originale di M3GAN viene rubata e sfruttata da un'industria privata che al servizio della Difesa, con lo scopo di creare un robot spia con il nome di Amelia. Allora, se come diceva Sly Stallone in Demolition Man "ci vuole un pazzo per fermare un pazzo", allora l'unica soluzione, da parte di Gemma, è... riaccendere M3GAN. Sarà proprio lei l'arma capace di combattere Amelia.
La necessità di un sequel
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Insomma, amali estremi, estremi rimedi per M3GAN 2.0 che, oltre rivedere nel cast Allison Williams e Violet McGraw, insieme ai comprimari Amie Donald, Jenna Davis, Brian Jordan Alvarez e Jen Van Epps, comprende anche le new entry Ivanna Sakhno, Timm Sharp, Aristotle Athari e Jemaine Clement si uniscono al cast principale. Chiaro che il tema dell'AI, preponderante oggi, è lo spunto necessario per un sequel che, fin dal velocissimo teaser trailer in cui ritroviamo M3GAN (che ripropone il balletto in stile TikTok), appare più ammiccante e spregiudicato.
Secondo Gerard Johnstone, l'idea originale del sequel era diversa dopo il finale del primo film, tuttavia "non così soddisfacente". Il regista ha infatti detto che: "La cosa buona di un sequel? Ti permette di espandere la storia in una narrazione più lunga. James Wan aveva un'idea ottima per un secondo capitolo, e si adattava alla mia. M3GAN 2.0 nasce della fusione di questi due punti di vista". Per Allison Willams, poi, era importante "realizzare film che potessero avere una storia da raccontare", strizzando l'occhio alla saga: "Sono davvero terrorizzata dall'idea di cosa potrebbe diventare il Megan Cinematic Universe".
Lo spin-off SOULM8TE
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A proposito, se per M3GAN 2.0 dovremmo aspettare giugno 2025 per vederlo in sala, lo spin-off SOULM8TE è previsto per l'inizio del 2026. Il film sarà diretto da Kate Dolan, su bozza di sceneggiatura di Rafael Jordan. Lily Sullivan, David Rysdahl e Claudia Doumit saranno gli interpreti (in carne ed ossa) di un film descritto come "un thriller erotico su un individuo rimasto solo, che ordina un androide per sopperire la perdita della moglie". L'androide altro non è che un lovebot che si trasformerà in una letale compagnia assassina. Chiaro che questo è solo l'incipit di un franchise horror (con venature comedy) ancora tutto da scrivere. Un'evoluzione narrativa che, guarda caso, si lega a doppia mandata con l'ispirazione reale. A volte, molto più inquietante della pura finzione cinematografica.